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Iliad: investimenti previsti per oltre un miliardo di euro tra frequenze Wind Tre, 1800 Mhz e sviluppo del 5G

Il Sole 24 Ore ha riportato le ultime dichiarazioni di Benedetto Levi, il giovane ceo di Iliad Italia, che parla di enormi investimenti nel nostro Paese, addirittura superiori al miliardo di euro, al fine di guadagnare importanti quote di mercato.

 

Secondo Levi, in Italia vi sono tutte le condizioni per l’ascesa di Iliad, compreso un market share molto interessante, i cui numeri però il manager trentenne preferisce non approfondire. Invece, per quanto concerne la data dell’effettivo avvio commerciale di Iliad in Italia, Levi continua a ripetere che l’approdo nel nostro Paese è previsto entro l’estate.

Al momento, l’operatore è concentrato nella realizzazione di una rete propria, che ha reso necessaria la costituzione di una decina di uffici in tutta Italia per seguire da vicino il progetto.

Concentrandoci sull’investimento da un miliardo di euro, il Sole 24 Ore ha ricostruito i movimenti della società in Italia, a partire dal 2017, per tracciarne la mole finanziaria.

Nella fine dell’anno scorso, Iliad ha investito 314 milioni, di cui 50 per l’acquisto delle frequenze di Wind Tre e ben 220 per il rinnovo delle frequenze 1800 Mhz fino al 2029.

Quest’anno, invece, Iliad dovrà pagare a Wind Tre 190 milioni di euro, e altri 210 milioni nel 2019, per un totale di 450 milioni di euro. Successivamente, si penserà all’asta 5G.

In tal senso, Benedetto Levi conferma che Iliad parteciperà, in quanto seriamente interessato a restare in Italia nel lungo termine, investendo in tutte le tecnologie più innovative necessarie per mantenere una quota di mercato che si prospetta già interessante.

Benedetto Levi, Ceo di Iliad Italia

Benedetto Levi si concentra ancora una volta nel definire Iliad un operatore infrastrutturato che ricerca in Italia un margine per tagliare i prezzi e semplificare l’offerta, garantendo una più alta qualità e rigettando la definizione di low cost dedicatagli da alcuni esperti del settore. Il tutto, viene confermato ancora una volta, esclusivamente nel settore mobile, almeno per il momento. Inoltre, Iliad potrebbe proporre la propria rete ad operatori virtuali, ma attualmente non sembra esservi alcun interesse verso tale manovra, preferendo sviluppare il miglior servizio possibile per i propri futuri clienti, sia online che nei negozi fisici.

L’ultima parte della discussione non può non vertere sulla trasparenza degli operatori italiani, spesso criticata in maniera molto aspra da Iliad, che ha promesso da subito tariffe chiare e sicure.

In un mercato in cui gli operatori detengono quote pressoché simmetriche, Iliad potrebbe raggiungere un break even point anche con quote di mercato inferiori al 10%, il che non sembra un obiettivo particolarmente arduo da raggiungere: secondo il giovane ceo, la struttura di Iliad è molto più snella rispetto alla concorrenza, soprattutto per via del canale online, e ciò sarà indubbiamente un punto a favore nel mercato italiano.

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