Via libera del Garante privacy al 730 precompilato
Introdotte precise misure contro l’accesso indiscriminato o abusivo ai dati dei contribuenti. Parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate con il quale sono state individuate le modalità tecniche che consentiranno ai contribuenti o a CAF, sostituti d’imposta e professionisti che siano stati delegati, di accedere al 730 precompilato, mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Il via libera è arrivato dopo che l’Agenzia delle entrate ha introdotto su richiesta dell’Autorità precise misure, anche tecnologiche, per evitare accessi indiscriminati o abusivi ai dati dei contribuenti. Il parere dell’Autorità è stato reso sull’ ultima versione dello schema, trasmessa il 12 febbraio 2015, che tiene conto degli approfondimenti, anche di natura tecnica, avuti tra Ufficio del Garante e Agenzia.
Con l’avvio sperimentale del nuovo servizio, riguardante redditi da lavoro dipendente e assimilati, il contribuente potrà accedere alla propria dichiarazione precompilata direttamente o conferendo una delega ad un CAF, ad un sostituto d’imposta o a un professionista abilitato. Diverse e stringenti, dunque, le misure richieste dal Garante a questi soggetti e all’Agenzia delle entrate per evitare accessi non autorizzati e trattamenti non consentiti dei dati dei contribuenti.
Modalità di accesso
Per poter accedere ad una o più dichiarazioni precompilate, sostituti di imposta, CAF e professionisti, oltre che della delega, dovranno essere in possesso del codice fiscale e di altre informazioni: il reddito complessivo dell’anno precedente; l’importo indicato nel rigo relativo alla differenza di reddito rispetto all’anno precedente; il numero e la data della delega; il numero e il tipo di documento di identità del contribuente delegante. Sostituti di imposta, CAF e professionisti potranno visualizzare esclusivamente le dichiarazioni precompilate richieste. I documenti di delega acquisiti, compresi quelli di identità, dovranno essere conservati e annotati su un registro cronologico. La gestione delle deleghe sarà affidata a uno o più responsabili.
L’accesso alle dichiarazioni dovrà esser preceduto dalla digitazione di un codice di sicurezza.
L’Agenzia delle entrate, oltre a svolgere controlli sull’accesso alle dichiarazioni precompilate, potrà richiedere, a campione, copia delle deleghe e dei documenti di identità indicate nelle richieste di accesso ai 730.
Diritti del contribuente
Il contribuente avrà il diritto di visualizzare l’elenco dei soggetti ai quali la sua dichiarazione precompilata è stata messa a disposizione.
Limiti temporali per l’accesso
E’ stato previsto un limite temporale, fissato al 10 novembre, oltre il quale non sarà più possibile richiedere via web o tramite file la dichiarazione.
Misure di sicurezza a protezione dei dati
Per quanto riguarda la sicurezza dei canali telematici utilizzati, l’Agenzia dovrà tracciare gli accessi all’Anagrafe tributaria da parte di ciascun CAF, sostituto d’imposta e professionista abilitato. Dovrà predisporre strumenti di monitoraggio e analisi periodica degli accessi ai sistemi telematici, attivando specifici alert per individuare comportamenti anomali ed effettuare verifiche periodiche sull’idoneità delle misure di sicurezza adottate da CAF, sostituti d’imposta e professionisti. L’Agenzia dovrà garantire la cifratura dei dati. CAF, sostituti d’imposta e professionisti dovranno trattare solo dati pertinenti e non eccedenti e non dovranno divulgare o cedere a terzi le informazioni acquisite.
Comunicato Stampa Garante Privacy
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