IT-alert, oggi in Emilia Romagna con gli ultimi test del 2024: in quali Comuni si svolgeranno
Nella mattinata di oggi, 17 Dicembre 2024, il sistema di allarme pubblico IT-alert entrerà nuovamente in azione in Emilia Romagna, con due nuovi test volti a perfezionare l’utilizzo del servizio per scenari di rischio specifico.
Entrambe le verifiche, stavolta, consisteranno nella simulazione del crollo di una grande diga, prima in alcuni comuni della provincia di Reggio Emilia e poi nei pressi della provincia di Modena.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, i test previsti per le prossime ore fanno parte dell’ultima tornata di test di IT-alert del 2024, annunciata dal Dipartimento della Protezione Civile lo scorso 27 Novembre 2024.
Le prime sperimentazioni del nuovo calendario sono già state effettuate il 3 Dicembre 2024, interessando la Toscana e l’Emilia Romagna, mentre il 5 Dicembre 2024 i test hanno coinvolto solo quest’ultima Regione.
Lo scorso 11 Dicembre 2024, invece, oltre all’Emilia Romagna i nuovi test di IT-alert hanno raggiunto anche le Marche, con due allerte per lo scenario di rischio di incidente rilevante in uno stabilimento industriale e una simulazione di allarme per il collasso di una grande diga.
Inizialmente, si ricorda, le verifiche previste in Emilia Romagna per oggi, 17 Dicembre 2024, si sarebbero dovute svolgere il 9 Dicembre 2024. Dopo aver diramato un’allerta meteo nella Regione il giorno precedente, tuttavia, la Protezione Civile ha poi deciso di rimandare i test.
I test del sistema di allarme che si sono svolti in Emilia Romagna in questi giorni, inoltre, sono gli stessi che erano precedentemente previsti tra Settembre 2024 e Ottobre 2024, poi rinviati a causa dell’intensa ondata di maltempo che ha investito la Regione in quel periodo.
Gli ultimi test IT-alert del 2024 in Emilia Romagna
Le nuove verifiche di IT-alert previste in Emilia Romagna per oggi, 17 Dicembre 2024, prevederanno come sempre nell’invio di un messaggio di allarme sugli smartphone accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno, anche in transito, nelle aree coinvolte.
La notifica, in particolare, riguarderà la simulazione del rischio di collasso di una grande diga, come già detto, prima in alcuni comuni della provincia di Reggio Emilia e poi nei pressi della provincia di Modena, ai seguenti orari:
- Alle ore 10:00, nella Diga di Fontanaluccia (RE) a Baiso, Castellarano, Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Sul Secchia, Toano e Villa Minozzo;
- Alle ore 12:00, nella Diga di Riolunato (MO) a Riolunato, Montecreto, Lama Mocogno, Pavullo Nel Frignano, Sestola e Montese.
La notifica che viene inviata con IT-alert sarà accompagnata da un suono di allarme ad alto volume, seguita in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.
In particolare, il messaggio dedicato allo scenario di collasso di grandi dighe che riceveranno i cittadini nelle aree interessate dai test, a partire dalle ore 10:00, sarà il seguente:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Il messaggio riporta, come ormai di consueto, alla homepage del sito di IT-alert, dove è possibile accedere a una pagina di approfondimento che consente di visionare il testo della notifica che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale.
Dalla stessa pagina è possibile anche raggiungere il questionario, che la Protezione Civile invita a compilare per contribuire a perfezionare il sistema, anche qualora non si dovesse ricevere alcuna notifica.
Si ricorda, come sempre, che per ricevere i messaggi del sistema di allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.
I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.
Se sono spenti o privi di campo, ovviamente, i dispositivi non riceveranno i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.
Si sottolinea, oltretutto, che la notifica del messaggio di IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.
I test dei mesi precedenti, a questo proposito, hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.
Ulteriori info su IT-alert
Il servizio IT-alert, come già raccontato altre volte, funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.
Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.
Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.
Dopo i vari test svolti sui territori, si ricorda, IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo, in particolare, per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.
Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, lo scorso 8 Febbraio 2024, è stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione, che quindi continuerà all’incirca fino al 12 Febbraio 2025.
Come raccontato da MondoMobileWeb, il 9 Dicembre 2024 IT-alert è stato utilizzato per la prima volta fuori dalle sperimentazioni, diramando un messaggio di avviso sugli smartphone dei cittadini che si trovavano nel raggio di 5 km dell’impianto Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, invitandole a non avvicinarsi e a trovare un riparo al chiuso a seguito di un’esplosione proveniente dallo stabilimento.
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