IT-alert: dal 3 Dicembre 2024 nuovi test periodici nelle Regioni Lazio ed Emilia Romagna
Lo scorso 27 Novembre 2024, il Dipartimento della Protezione Civile ha annunciato una nuova serie di test del sistema di allarme pubblico IT-alert, con nuove sperimentazioni previste per i prossimi giorni sugli scenari di rischio di incidente rilevante in uno stabilimento industriale e collasso di grandi dighe, che interesseranno stavolta le Regioni Lazio ed Emilia Romagna.
Proseguono, dunque, i test periodici del servizio di allerta dotato di tecnologia cell broadcast, con questa nuova tornata di verifiche, l’ultima del 2024, che secondo quanto riportato dalla Protezione Civile è finalizzata a perfezionare l’uso del sistema e mantenere alta l’attenzione della popolazione sui rischi ai quali è esposta.
Le ultime sperimentazioni di IT-alert, si ricorda, si sono svolte tra Ottobre e questo mese di Novembre 2024, coinvolgendo la Toscana, la Lombardia e le Province Autonome di Bolzano e Trento, in particolare il 23 Ottobre 2024, il 30 Ottobre 2024, il 5 Novembre 2024 e il 20 Novembre 2024.
Anche la nuova tornata di test, annunciata dalla Protezione Civile nei giorni scorsi, prevedrà in totale quattro giornate di verifiche, che si svolgeranno in particolare dal 3 all’11 Dicembre 2024. Oltre che nel Lazio, i test del sistema di allarme pubblico si svolgeranno anche in Emilia Romagna, dove erano già previste altre sperimentazioni tra Settembre 2024 e Ottobre 2024, poi rinviate a causa dell’intensa ondata di maltempo che ha investito la Regione in quel periodo.
Nuovi test di IT-alert in Toscana ed Emilia Romagna
Secondo quanto indicato sul sito di IT-alert, dunque, nei prossimi giorni sono previsti un totale di quattro test, che si svolgeranno dal 3 all’11 Dicembre 2024 nelle Regioni Lazio ed Emilia Romagna.
Il 3 Dicembre 2024, in particolare, si comincerà con delle simulazioni di incidenti industriali rilevanti prima nel Lazio e poi in Emilia Romagna, secondo il seguente calendario:
- Alle ore 9:00, nel Lazio, nello stabilimento A.C.R.A.F. ad Aprilia (LT);
- Alle ore 10:00, in Emilia Romagna, nello stabilimento Yara Italia S.p.a. a Ravenna;
- Alle ore 11:00, in Emilia Romagna, nello stabilimento Marig Esplosivi Industriali S.r.l. a Novafeltria (RN);
- Alle ore 12:00, in Emilia Romagna, nello stabilimento Yara Italia S.p.a. a Ferrara.
Il 5 Dicembre 2024, poi, si proseguirà con due simulazioni di allerta per il crollo di una grande diga, che coinvolgeranno in questo caso solo l’Emilia Romagna:
- Alle ore 10:00, nella Diga di Mignano (PC) ad Alseno, Besenzone, Castell’Arquato, Cortemaggiore, Fiorenzuola D’Arda, Lugagnano Val D’Arda, San Pietro In Cerro, Vernasca e Villanova Sull’Arda;
- Alle ore 12:00, nella Diga di Santa Maria del Taro (PR) a Bedonia, Tornolo e Varese Ligure.
Si continua il 9 Dicembre 2024, sempre in Emilia Romagna, con altre due simulazioni di collasso di una grande diga, previste per i seguenti orari:
- Alle ore 10:00, nella Diga di Fontanaluccia (RE) a Baiso, Castellarano, Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Sul Secchia, Toano e Villa Minozzo;
- Alle ore 12:00, nella Diga di Riolunato (MO) a Riolunato, Montecreto, Lama Mocogno, Pavullo Nel Frignano, Sestola e Montese.
I test, infine, si concluderanno l’11Dicembre 2024, con due ultime allerte rispettivamente per gli scenari di rischio di incidente rilevante in uno stabilimento industriale e crollo di una grande diga, entrambe sempre in Emilia Romagna:
- Alle ore 10:00, la simulazione di un incidente rilevante nello stabilimento Brenntag S.p.a., a Bentivoglio (BO);
- Alle ore 12:00, la simulazione del collasso della Diga di Ridracoli (FC) a Bagno Di Romagna, Bertinoro, Civitella Di Romagna, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Ravenna e Santa Sofia.
Allo stesso modo delle volte precedenti, anche queste nuove sperimentazioni prevedranno l’invio di un messaggio di test sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree in target.
Il messaggio che viene inviato con IT-alert è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.
In particolare, per quanto riguarda la simulazione di incidenti industriali rilevanti, il testo della notifica che riceveranno i cittadini nell’area interessata dal test sarà il seguente:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Di seguito, invece, si riporta il messaggio dedicato allo scenario di collasso di grandi dighe:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Nei giorni dei test, direttamente dalla homepage del sito di IT-alert, sarà possibile accedere a una pagina di approfondimento dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio, nonché le informazioni sul caso specifico.
Inoltre, sempre dalla homepage o dalla pagina di approfondimento, sarà possibile raggiungere il questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a perfezionare il sistema.
Come precisato dalla Protezione Civile, le date dei test potrebbero subire variazioni, nel caso in cui i sistemi di Protezione Civile Regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza.
Come funzionano i messaggi di IT-alert
Il sistema IT-alert, si ricorda, funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.
Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.
Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.
Per ricevere i messaggi del sistema dei allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.
I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.
Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi ovviamente non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.
La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.
I test dei mesi scorsi hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.
Dopo i vari test svolti sui territori, come già raccontato da MondoMobileWeb, IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.
Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, lo scorso 8 Febbraio 2024, è stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione, che quindi continuerà all’incirca fino al 12 Febbraio 2025.
IT-alert, dunque, è già operativo per i rischi oggetto delle nuove sperimentazioni. La Protezione Civile, che si occupa di gestire il servizio di allerta, ha comunque sottolineato che ciò non mette fine alle alle attività di test, che al contrario continueranno a svolgersi periodicamente, per avere la sicurezza che, nell’eventualità di una reale emergenza, i messaggi verranno effettivamente trasmessi dalle celle telefoniche e ricevuti dai dispositivi presenti nelle aree interessate.
Editing Mattia Castro
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