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TIM contro lo stop alle Operator Attack chiesto da Iliad: “non condividiamo loro posizione”

L’Amministratore Delegato di TIM, Pietro Labriola, nelle ultime ore ha dichiarato di non essere d’accordo con la richiesta di Iliad Italia di vietare del tutto le “offerte riservate”, ossia le Operator Attack presenti nella telefonia mobile. Inoltre, secondo il dirigente Andrea Rossini, la richiesta sarebbe dovuta ad un calo della crescita di Iliad.

I vertici di TIM hanno così fornito la loro opinione sulla nuova richiesta di Iliad Italia alle istituzioni di introdurre un divieto totale delle offerte di tipo Operator Attack nella telefonia mobile.

Infatti, lo scorso 31 Ottobre 2024Iliad Italia ha presentato al Senato due nuovi studi che riguardano le cosiddette “offerte riservate” nel mercato della telefonia mobile, anche dette Operator Attack, per evidenziare l’impatto che queste hanno sulle dinamiche competitive e sui comportamenti dei consumatorisollecitando anche un nuovo intervento legislativo per vietarle del tutto.

L’operatore italiano del Gruppo Iliad aveva già presentato nel Novembre 2022 uno studio, realizzato dal Gruppo di Ricerche Industriali e Finanziarie della LUISS, che fra le altre cose analizzava proprio il fenomeno delle cosiddette “offerte riservate”, ossia le offerte “underground” commercializzate al di fuori del portafoglio standard degli operatori, che possono essere ad esempio principalmente di tipo “Operator Attack”, ossia per chi richiede la portabilità del numero provenendo da determinati altri operatori, o anche “winback”, cioè tariffe dedicate proposte agli ex clienti.

Nonostante l’entrata in vigore di una specifica disposizione nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, il nuovo studio dei professori Pozzi, Quaglione e Lombardi presentato al Senato il 31 Ottobre 2024 ha rilevato come la normativa attuale sia priva di elementi sufficienti per arginare la pratica delle offerte riservate, che come già raccontato da MondoMobileWeb continua ad essere presente.

I professori hanno infatti sottolineato come la normativa introdotta nel 2024 non abbia censurato del tutto la pratica delle offerte riservate, ma ha soltanto vietato l’utilizzo del dataset dei numeri portati (database MNP), divieto peraltro già esistente nel Codice delle Comunicazioni.

Dunque, lo studio sulle offerte riservate nel mercato della telefonia mobile conclude come sia necessario un ulteriore intervento normativo.

Iliad Italia auspica quindi un intervento deciso, ossia il divieto totale delle offerte di tipo Operator Attack.

A questo proposito, Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad Italia aveva dichiarato: “[…] Ormai è chiaro che non c’è nessuna valida ragione per non vietarle definitivamente, e questo è il mio auspicio”. Inoltre, nell’introdurre le due ricerche, Levi sottolineava che quella delle offerte Operator Attack nella telefonia mobile è una pratica che esiste solo in Italia, e che sta “creando tanti danni”.

Le parole dell’AD Labriola e di Andrea Rossini di TIM sulle offerte Operator Attack

La risposta dei vertici di TIM a questa proposta di Iliad sulle offerte Operator Attack è stata fornita durante la consueta Conference Call del Gruppo TIM che si è tenuta ieri, 14 Novembre 2024, con cui sono stati illustrati i risultati del Gruppo del terzo trimestre 2024 (quindi anche dei primi 9 mesi del 2024), cioè fino al 30 Settembre 2024, approvati dal CdA del 13 Novembre 2024.

Dunque, oltre a parlare dell’ingresso di TIM nel mercato dell’energia che potrebbe avvenire già nei prossimi mesi, come già raccontato da MondoMobileWeb, nel corso della sessione di domande e risposte alla dirigenza di TIM è stato chiesto come viene vista la richiesta di Iliad Italia di abolire le offerte di tipo Operator Attack nella telefonia mobile.

Il primo a rispondere è stato l’AD Pietro Labriola, che ha dichiarato:

È chiaro che ogni player tenta di chiedere ciò che conta di più per la propria strategia.

Se chiedi a me se sono d’accordo, la mia risposta è ‘no, non sono d’accordo’, e penso sia la stessa posizione degli altri operatori principali.

Sulla questione è intervenuto anche Andrea RossiniChief Consumer, Small & Medium Business Market Officer di TIM, il quale ha ricordato come Iliad avesse tentato di portare avanti questa posizione, ossia il divieto totale delle Operator Attack, già lo scorso anno, ma senza successo.

Rossini ha poi aggiunto che Iliad ha avuto un churn (tasso di abbandono) più alto rispetto ai trimestri precedenti, e inoltre sta anche “riducendo massicciamente le aggiunte lorde”, per cui secondo il dirigente di TIM la richiesta di Iliad Italia di divieto delle offerte riservate sarebbe “giustificata dalla loro stessa situazione”, ossia dal fatto che Iliad starebbe perdendo quote di mercato nelle gross adds negli ultimi trimestri.

Andrea Rossini ha quindi ribadito come TIM non condivida la posizione di Iliad Italia sulle offerte Operator Attack, anche perché, secondo quanto dichiarato dal dirigente del Gruppo TIM, il mercato della portabilità si è ridotto di molto.

A questo proposito, Rossini ha dichiarato che il 2024 che è un anno con record negativo di portabilità, il che sarebbe comunque “una buona notizia per i principali operatori”.

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