In Italia, i principali operatori di rete mobile, assumono ognuno dei comportamenti diversi nel caso in cui il cliente non abbia credito sufficiente al momento del rinnovo della propria offerta ricaricabile e si dimentica di ricaricare in tempo la SIM, in alcuni casi anche con i cosiddetti meccanismi di ricarica in ritardo.
Se in passato quasi tutti gli operatori erano soliti bloccare l’utilizzo della SIM in caso di credito insufficiente al rinnovo del canone della propria offerta mensile, da Aprile 2019 i maggiori operatori hanno virato verso una nuova tipologia di servizio, ossia la cosiddetta ricarica in ritardo.
Da Aprile 2019 in poi, infatti, Vodafone, TIM e l’ex brand Wind di WINDTRE hanno cominciato ad adottare i cosiddetti costi di ricarica in ritardo, che sostanzialmente consentono di continuare a chiamare, inviare SMS e navigare su internet temporaneamente ma con dei costi aggiuntivi nel caso in cui l’offerta non sia stata rinnovata a causa di credito residuo insufficiente.
Sebbene questi meccanismi siano stati sanzionati ad inizio 2020 da AGCOM poiché attivi anche in automatico, con la conseguenza di alcuni cambiamenti apportati negli anni scorsi da parte di alcuni operatori o anche la possibilità di disattivarli, i clienti di telefonia mobile italiani che dimenticano di effettuare una ricarica in tempo per il rinnovo dell’offerta potrebbero ancora imbattersi in costi aggiuntivi.
In particolare, se TIM non attiva più di default questo meccanismo sulle sue SIM e Vodafone lo detariffa a molti suoi clienti, WINDTRE continua ancora ad applicare i costi di ricarica in ritardo.
L‘approfondimento che segue permette quindi di effettuare un confronto su cosa succede esattamente in caso di credito insufficiente al momento del rinnovo solo con i principali operatori di rete mobile, ossia TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad.
TIM sospende l’offerta e consente di utilizzare il credito residuo della SIM a consumo
Partendo con TIM, per i clienti dell’operatore che si ritrovano con credito insufficiente al momento del rinnovo il meccanismo è cambiato per tutti i clienti TIM dal 30 Giugno 2021.
In questo modo, attualmente in caso di mancato rinnovo per credito insufficiente, l’offerta TIM viene sospesa fino a un massimo di 180 giorni e il cliente pagherà a consumo secondo il profilo tariffario base e fino ad esaurimento del credito residuo.
In questo modo, il cliente TIM (in assenza di ulteriori offerte attive) può continuare a chiamare, inviare SMS e navigare secondo il proprio profilo tariffario fino ad esaurimento del credito.
Appena il cliente effettua la ricarica necessaria per pagare il rinnovo dell’offerta, quest’ultima si rinnova. L’offerta si riattiva il giorno in cui il cliente effettua la ricarica senza perdere giorni di fruizione dell’offerta.
Il servizio Sempre Connesso, cioè il meccanismo di ricarica in ritardo che era stato adottato da TIM negli anni scorsi, non viene più attivato di default per i nuovi clienti, e inoltre i già clienti che lo avevano attivo possono richiederne la disattivazione.
Se nella linea di rete mobile TIM risulta attivo il servizio Sempre Connesso, in caso di credito esaurito il cliente potrà chiamare, inviare SMS e navigare senza limiti in Italia e nei Paesi UE al prezzo di 0,90 euro al giorno, fino a un massimo di 2 giorni consecutivi, dunque al costo totale di 1,80 euro.
Il suddetto costo sarà addebitato, alla prima ricarica effettuata, per ciascun giorno di effettivo utilizzo. Al termine dei 2 giorni di eventuale utilizzo del servizio, in caso di mancata ricarica, la SIM rimarrà attiva solo per ricevere chiamate o SMS e per effettuare chiamate di emergenza.
Attivando il servizio TIM Ricarica Automatica, i rinnovi mensili avvengono tuttavia automaticamente e l’offerta sarà quindi sempre utilizzabile.
Vodafone ha ancora il meccanismo di ricarica in ritardo, senza costi per alcuni clienti
Nel caso di Vodafone, invece, nel momento in cui al rinnovo dell’offerta non sia presente il credito sufficiente, l’operatore rinnoverà comunque l’offerta al costo mensile previsto, facendo andare il credito residuo della SIM in negativo, che rimarrà così attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.
Di base, i clienti Vodafone con offerte con addebito su credito residuo che non hanno credito a sufficienza per rinnovare e utilizzare l’offerta hanno a disposizione la “continuità di servizio” che consente al cliente di usufruire per 24 ore di chiamate e internet illimitati al costo di 99 centesimi di euro.
Se il credito rimane insufficiente per ulteriori 24 ore verranno addebitati ulteriori 99 centesimi di euro, per un totale dunque di 1,98 euro. I costi vengono addebitati alla prima ricarica utile. Trascorse le 48 ore, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimane attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.
Tuttavia, con la semplificazione tariffaria effettuata da Vodafone negli ultimi anni, molte delle ultime offerte dell’operatore prevedono la detariffazione della continuità di servizio, che è quindi utilizzabile senza l’addebito dei relativi costi.
Inoltre, a partire dal mese di Giugno 2020 Vodafone ha deciso di dare la possibilità di disattivare la continuità di servizio. In precedenza il servizio era attivo di default e non si poteva eliminare.
I clienti Vodafone con addebito su credito residuo che sono riusciti a disattivare tale servizio potranno nuovamente rimanere con credito residuo negativo senza l’applicazione di costi aggiuntivi e con il blocco all’utilizzo dell’offerta.
Tuttavia non sarà più possibile continuare a chiamare o navigare, per cui sarà necessaria una ricarica utile a far tornare positivo il credito della SIM così da poter tornare a usare la propria offerta.
WINDTRE continua ad utilizzare il meccanismo di ricarica in ritardo
L’operatore WINDTRE, in caso di credito insufficiente al rinnovo, azzera il credito presente sulla SIM, addebitando solo parzialmente il costo del rinnovo mensile in base alla quantità credito residuo disponibile.
L’importo rimanente verrà addebitato alla prima ricarica utile, lasciando intanto il credito a 0 e rendendo comunque impossibile utilizzare la propria offerta, lasciando la SIM attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.
Tuttavia, per le offerte WINDTRE con addebito su credito residuo, in caso di credito insufficiente per il rinnovo, si applica il meccanismo in caso di ricarica in ritardo utilizzato originariamente dall’ex brand Wind.
In questo modo, il traffico incluso viene reso disponibile in anticipo per 1 giorno solare fino alle 23:59, al costo di 0,99 euro. Inoltre, se il giorno successivo il credito fosse ancora insufficiente, il traffico incluso sarà nuovamente disponibile per ulteriori 4 giorni, al costo di 1,99 euro.
Il meccanismo dell’anticipo del traffico di WINDTRE prevede quindi un costo massimo di 2,98 euro che verrà addebitato nella prima ricarica utile, in aggiunta a quello di rinnovo dell’offerta o costo di attivazione.
Al termine dei giorni in cui il traffico incluso è reso disponibile anticipatamente, nel caso in cui il credito fosse ancora insufficiente, la SIM rimarrà attiva in ricezione o per effettuare chiamate di emergenza.
L’anticipo del traffico, disponibile più volte al mese e solo se sono stati corrisposti anche addebiti precedenti, viene applicato anche nel caso in cui il credito vada a zero dopo il pagamento di un costo di attivazione o di un qualunque altro prezzo periodico, ad eccezione dei costi relativi alle offerte roaming.
In ogni caso, con questo meccanismo gli importi non vengono applicati se il cliente ha attivato il servizio di Autoricarica.
Al momento WINDTRE non ha quindi cambiato o rimosso il suo meccanismo di ricarica in ritardo, così come hanno invece fatto TIM e Vodafone dopo le sanzioni di AGCOM, ma anzi dal 26 Luglio 2021 ha aumentato il costo e i giorni del secondo gettone di anticipo del traffico.
In una sanzione nei confronti di WINDTRE resa nota a Novembre 2021, l’AGCOM ha anche sottolineato la recidività e la mancata volontà dell’operatore di cessare una condotta già censurata dall’Autorità.
Per tornare a sfruttare la propria offerta i clienti WINDTRE dovranno quindi effettuare una ricarica utile a coprire il costo residuo del rinnovo mensile e anche del costo del meccanismo di ricarica in ritardo.
Per evitare costi aggiuntivi i clienti WINDTRE con offerte su credito residuo devono quindi ricordarsi di ricaricare in tempo prima dell’effettivo rinnovo dell’offerta.
Con Iliad la SIM rimane utilizzabile a consumo
Infine, il quarto operatore di rete mobile Iliad, pur non avendo mai utilizzato meccanismi in caso di ricarica in ritardo (criticati dallo stesso CEO Benedetto Levi), fin dal lancio prevede un meccanismo che non blocca l’utilizzo della SIM in caso credito insufficiente al momento del rinnovo.
Infatti, quando i clienti Iliad non hanno credito sufficiente per il rinnovo, l’offerta attiva non verrà rinnovata e dunque il credito residuo rimarrà invariato, senza essere azzerato o in negativo.
In questo caso l’utilizzo della SIM non viene bloccato e il cliente Iliad potrà generare traffico in uscita con il piano tariffario base a consumo, il quale che prevede un costo di 28 centesimi di euro per ogni minuto di conversazione sia verso rete fissa che rete mobile, 28 centesimi di euro per ogni SMS e 90 centesimi di euro ogni 100 Megabyte di internet, che corrispondono a 9 euro per ogni Giga utilizzato. Il costo di ogni MMS, non incluso nell’offerta, è di 49 centesimi di euro ciascuno. Non sono previsti canoni aggiuntivi per utilizzare il piano tariffario base a consumo.
Il cliente Iliad viene comunque avvisato tramite SMS. Quindi se il cliente Iliad non si accorge di stare utilizzando la tariffa a consumo nei giorni successivi può ricevere durante le chiamate il seguente SMS “Attenzione, stai per esaurire il tuo credito” e poi successivamente “attenzione, credito esaurito“. Oltre agli SMS, Iliad avvisa i propri clienti anche tramite email.
Per evitare di pagare costi a consumo e ritornare ad utilizzare i bundle previsti dalla propria offerta, i clienti Iliad dovranno quindi effettuare una ricarica utile a coprire il costo del rinnovo.
Si ricorda che in questo caso, dopo aver effettuato la ricarica, cambierà la data di rinnovo dell’offerta che avviene ogni mese effettivo, assumendo quella riferita alla data di riattivazione dell’offerta così da non pagare giorni “a vuoto”. Invece, la data di rinnovo dei contatori dei bundle di minuti, SMS e Giga dovrebbe rimanere quella precedente.
Dunque, in generale, per evitare costi aggiuntivi si consiglia sempre, se possibile, di tenere a mente la data di rinnovo della propria offerta, magari inserendo un promemoria a cadenza mensile sul calendario del proprio cellulare, così da ricordarsi di effettuare una ricarica sufficiente prima della scadenza della stessa.
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