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IT-alert, sperimentazione in Sicilia oggi 5 Luglio 2023: come è andato il terzo test

Intorno alle ore 12:00 di oggi, 5 Luglio 2023, si è svolto in Sicilia il terzo test a livello regionale di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, che sfrutta la tecnologia cell broadcast, di cui si sta dotando l’Italia per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

Dopo i primi due test che hanno interessato il 28 Giugno 2023 la Toscana e il 30 Giugno 2023 la Sardegna, quest’oggi toccava alla Sicilia partecipare alla sperimentazione di IT-alert.

Più o meno a mezzogiorno, tutte le persone che si trovavano in Sicilia (con possibile interessamento delle aree limitrofe, in mare a ridosso delle coste dell’isola) hanno potuto ricevere sul proprio cellulare, se acceso e con connessione telefonica, il messaggio di test del nuovo sistema.

Ecco il testo completo del messaggio, ripetuto anche in lingua inglese, che hanno ricevuto le persone che si trovavano in Sicilia oggi 5 Luglio 2023:

IT-Alert

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Il messaggio che viene inviato durante questi test è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

Inoltre, il testo del messaggio sperimentale rinvia alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert, per fornire feedback e segnalare eventuali malfunzionamenti.

Come potuto verificare in redazione da MondoMobileWeb, il messaggio di test di IT-alert con relativo suono è arrivato sulle SIM di vari operatori telefonici, su tutte le reti mobili, quindi TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad, mentre probabilmente in base al modello del telefono e alla versione del sistema operativo ad alcuni la notifica non è arrivata.

In ogni caso, la notifica di IT-alert è arrivata anche su telefoni non recenti: in questo caso, per chi ha ad esempio versioni di Android meno recenti in cui nelle impostazioni non è presente il menu dedicato agli avvisi di emergenza, il messaggio di IT-alert risulta visibile nell’app dei messaggi (ad esempio in quella degli smartphone Samsung).

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende quindi anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

In questi casi, la Protezione Civile invita a compilare l’apposito questionario segnalando le eventuali problematiche riscontrate.

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app. Anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui dispositivi poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

Sicilia

Il sistema IT-alert, attualmente in fase di sperimentazione, quando sarà operativo consentirà con modalità analoghe di mandare un avviso sui dispositivi che si dovessero trovare nella zona interessata da un’emergenza o da un evento calamitoso, con informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Nei giorni scorsi, il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, aveva commentato così la sperimentazione di IT-alert sull’isola:

La Sicilia è tra le cinque regioni italiane che prendono parte a questa iniziativa della Protezione civile nazionale per testare il nuovo sistema di allarme pubblico.

Invito tutti i siciliani a partecipare attivamente alla sperimentazione per consentire il miglioramento dello strumento.

Speriamo di non dovere mai farne uso, ma dobbiamo essere pronti per evitare di farci trovare impreparati in situazioni di estremo pericolo per la popolazione. Partecipare al test è un dovere civico. Per tutti.

Come comunicato il 3 Luglio 2023 sul sito di IT-alert, a seguito dei test svolti in Toscana il 28 Giugno 2023 e in Sardegna il 30 giugno 2023, erano stati compilati circa 280mila questionari.

I dati raccolti, trattati in forma anonima, sono in fase di elaborazione. Una loro analisi preliminare nelle ore immediatamente successive ai test ha, però, già consentito agli operatori di telefonia mobile di avviare le verifiche su alcuni elementi emersi, come il mancato arrivo della notifica su alcuni dispositivi o il continuo suonare su altri.

È stato anche avviato l’approfondimento rispetto all’overshooting, uno dei limiti noti della tecnologia cell broadcast usata per l’invio dei messaggi IT-alert, ovvero l’arrivo delle notifiche su dispositivi che si trovano diversi chilometri al fuori dall’area interessata (ad esempio, a seguito del test in Toscana del 28 Giugno 2023, erano arrivate diverse segnalazioni di ricezione del messaggio dalle aree confinanti dell’Emilia Romagna).

Grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata, le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.

Questo servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.

I test che si stanno svolgendo in questo periodo servono proprio a verificare il comportamento reale della tecnologica usata, delle antenne attivate di volta in volta dai diversi operatori.

IT Alert

Dopo la sperimentazione odierna in Sicilia, come previsto dal calendario i test a livello regionale di IT-alert continueranno poi in Calabria il 7 Luglio 2023 e infine in Emilia Romagna il 10 Luglio 2023, in tutti i casi con invio del messaggio sempre intorno alle ore 12:00.

I test, che entro la fine del 2023 verranno effettuati in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento, hanno come obiettivi principali, oltre a far conoscere IT-alert alla popolazione, quello di verificare il funzionamento di questo nuovo sistema che si sta costruendo in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio.

In Italia, al momento, la Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio nazionale della protezione civile, 6 casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta andrà a integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione: IT-alert non sostituisce tutti gli altri strumenti di informazione d’emergenza, anche e soprattutto a livello locale, ma vi si affianca, nella convinzione che una comunicazione inclusiva e rivolta a tutti non possa che essere multicanale.

Quando sarà attivo, il messaggio IT-alert inviato in caso di emergenza, oltre ad emettere un suono di allarme, nel testo indicherà il mittente, il motivo per cui è stato inviato e le azioni raccomandate con urgenza.

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