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Rimodulazioni TIM fisso: 2 euro in più al mese e adeguamento per inflazione ad alcuni clienti

Per alcune sue offerte di rete fissa non più in commercio, ma ancora attive nella linea di alcuni suoi clienti, in queste ultime ore TIM ha annunciato una nuova rimodulazione con aumento del costo mensile. A partire dal 1° Aprile 2024, inoltre, sarà previsto un ulteriore aumento annuale in base all’inflazione.

Nel dettaglio, le offerte coinvolte da queste nuove modifiche contrattuali sono TIM Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium.

Per informare i suoi clienti su queste novità, l’operatore sta inviando una comunicazione direttamente in fattura. Inoltre, nella pagina “News e Modifiche contrattuali” del suo sito ufficiale, oggi 16 Gennaio 2023 sono state inserite due nuove informative dedicate.

Aumento di 2 euro al mese dal 1° Marzo 2023

Come riporta TIM nelle sue nuove comunicazioni in fattura e sul sito, il costo mensile delle offerte coinvolte aumenterà a partire dal 1° Marzo 2023, nello specifico di 2 euro in più al mese (IVA inclusa).

Secondo l’operatore, questa variazione viene introdotta “per esigenze economiche dovute al mutamento del contesto di mercato, anche connesse alla necessità di continuare a investire sulle reti di nuova generazione”.

Ad ogni modo, nonostante l’aumento del costo mensile, TIM specifica che eventuali promozioni in essere non subiranno comunque alcuna variazione.

A questo proposito, si evidenzia che ciascun cliente può verificare le condizioni economiche applicate alla propria offerta nella sezione “Dettaglio dei Costi” della fattura TIM, accedendo all’area riservata MyTIM (previa registrazione) o chiamando gratuitamente il Servizio Clienti 187.

Come detto, l’aumento di prezzo sarà applicato dal 1° Marzo 2023, ma ogni cliente ha comunque il diritto di esercitare il recesso, senza costi né penali, entro il termine del 31 Marzo 2023.

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Adeguamento annuale per l’inflazione dal 1° Aprile 2024

Come raccontato da MondoMobileWeb, per le nuove attivazioni di alcune offerte di rete fissa e rete mobile effettuate dal 27 Novembre 2022, TIM ha introdotto la nuova clausola con cui è previsto un adeguamento annuale del costo mensile in base all’andamento dell’inflazione.

Fino ad ora, le offerte coinvolte da questa nuova misura erano principalmente quelle del portafoglio standard dell’operatore, in ogni caso esclusivamente per le nuove attivazioni.

Adesso invece, insieme all’annuncio di questa nuova modifica contrattuale con aumento di 2 euro al mese, è stato annunciato anche l’adeguamento in base all’inflazione per alcuni già clienti, in particolare sempre le offerte di rete fissa TIM Senza Limiti Premium, Tutto Senza Limiti Premium, Tutto Premium e Smart Premium.

Come succede già per le nuove attivazioni, anche per queste offerte non più in commercio il canone mensile sarà incrementato, con cadenza annuale, in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali.

Ad ogni modo, l’incremento percentuale annuo del canone mensile dell’offerta, dato dalla somma dell’IPCA e di detto coefficiente di maggiorazione, non potrà complessivamente superare il valore del 10%.

Anche in questo caso, la variazione del canone mensile delle offerte avrà decorrenza dal 1° Aprile di ciascun anno, con riferimento al valore dell’indice IPCA rilevato per l’anno solare precedente. Questa variazione sarà effettuata una sola volta per ciascun anno solare, con un primo aumento a partire dal 1° Aprile 2024.

Per giustificare l’introduzione di questa nuova clausola per i già clienti coinvolti, TIM specifica come di seguito:

I cambiamenti dello scenario macroeconomico recentemente intervenuti, con particolare riferimento ai costi energetici e delle materie prime, incidono negativamente sull’equilibrio economico dei servizi forniti da TIM, rendendo quindi necessario, così come avvenuto in altri settori dell’economia italiana, prevedere un meccanismo predeterminato di adeguamento annuale dei prezzi praticati ai clienti finali.

Con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla data di applicazione dei nuovi prezzi, l’operatore pubblicherà sul proprio sito ufficiale uno specifico avviso, recante l’indicazione del valore percentuale dell’aumento che sarà applicato con le modalità sopra riportate.

Inoltre, la variazione del canone mensile dell’offerta sarà comunicata, per ciascun anno di riferimento, mediante apposito messaggio sui canali digitali (SMS, e-mail o app MyTIM) comunicati dal cliente stesso, o in mancanza anche tramite messaggio in fattura.

Diritto di recesso gratuito con TIM

Per i clienti di rete fissa TIM che non intendano accettare le variazioni contrattuali sopra indicate, come accennato è previsto comunque il diritto di recedere dal contratto o di passare ad altro operatore, senza penali né costi di disattivazione.

Per usufruire di questa possibilità, il cliente deve darne comunicazione entro il 31 Marzo 2023, chiamando il Servizio Clienti 187, facendone richiesta dall’Area Clienti MyTIM (previa registrazione), scrivendo all’indirizzo TIM – Servizio Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma) o tramite PEC all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it, o anche recandosi in un negozio TIM.

Per l’invio tramite posta o PEC, anche se intende passare ad altro operatore, è necessario anche allegare una fotocopia del documento d’identità del titolare del contratto, specificando come oggetto della comunicazione “Modifica delle condizioni contrattuali”.

Se sulla linea sono in corso pagamenti rateali per l’acquisto di apparati o servizi (come ad esempio telefoni, modem, TV o contributo attivazione), il cliente potrà continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza contrattualmente prevista o decidere di saldare l’importo ancora dovuto in un’unica soluzione, specificando quest’ultima richiesta nella comunicazione di recesso o anche in un momento successivo, contattando il Servizio clienti 187.

TIM ricorda inoltre che, se il cliente ha apparati in noleggio o in comodato d’uso, dovrà restituirli secondo quanto previsto dalle condizioni economiche e contrattuali sottoscritte al momento dell’adesione all’offerta.

Nel caso in cui l’offerta abbia un vincolo temporale di permanenza, gli importi contrattualmente previsti in caso di cessazione anticipata non verranno addebitati.

Si ringrazia Alessandro per la segnalazione.

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