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Vodafone, il subentro o cambio intestatario della SIM diventa a pagamento

A partire da oggi, 12 Dicembre 2022, i clienti Vodafone di rete mobile che intendono effettuare il subentro o il cambio dell’intestatario della SIM dovranno pagare un nuovo contributo ai rivenditori per concludere l’operazione, che in precedenza era gratuita.

Infatti, nei negozi Vodafone in queste ore è stato introdotto nuovo contributo di 10 euro (IVA inclusa) per le operazioni di cambio intestatario e subentro delle SIM.

La richiesta di questo contributo da parte di Vodafone arriva anche a causa dell’aumento delle richieste di cambio intestatario che i punti vendita devono gestire con l’introduzione della delibera 86/21/CIR dal 7 Novembre 2022, che sostanzialmente impone che qualsiasi operazione di portabilità del numero mobile (MNP) verso altro operatore o di sostituzione della SIM sia effettuata personalmente soltanto dall’intestatario della scheda telefonica.

In questo modo, dal 14 Novembre 2022 (o dal 7 Novembre in alcuni casi), ad esempio, se un minore con una SIM intestata ad un genitore ha intenzione di effettuare la portabilità verso altro operatore, dovrà prima richiedere al proprio attuale operatore il cambio di intestatario per poter effettuare personalmente la MNP.

Lo stesso vale per qualsiasi altra situazione in cui chi utilizza la SIM non è la persona a cui è intestata il contratto, sia per la portabilità che per le operazioni di sostituzione e cambio SIM.

Secondo fonti verificate da MondoMobileWeb, salvo eventuali cambiamenti, il nuovo contributo di 10 euro nei negozi Vodafone non sarà richiesto in caso di cambio intestatario effettuato contestualmente all’acquisto di un device a rate, o anche per le richieste di addebito del costo mensile dell’offerta mobile su un metodo di pagamento automatico.

Da anni Vodafone differenziava l’intestatario del contratto dal reale utilizzatore della SIM, che poteva essere cambiato anche dall’area clienti Fai Da Te del sito Vodafone. Invece, dal 7 Novembre 2022 con le nuove regole questa procedura non è più possibile, in quanto il reale utilizzatore e l’intestatario della SIM devono coincidere.

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Come funziona il cambio di intestatario della SIM con le nuove regole

Come già raccontato in dettaglio nell’approfondimento di MondoMobileWeb, secondo le nuove regole introdotte dal 7 Novembre 2022 per le operazioni di subentro e cambio intestatario della SIM, è necessario che entrambi i soggetti, ossia l’attuale titolare della SIM e il nuovo intestatario subentrante, siano fisicamente presenti in negozio e muniti dei loro documenti d’identità, fra cui anche il Codice Fiscale, insieme alla SIM oggetto dell’operazione, che dovrà essere attiva e funzionante. Se il cliente non ha con sé la SIM, non sarà possibile procedere.

Il rivenditore dovrà acquisire la copia dall’originale del documento di identità e del Codice Fiscale di entrambi i soggetti, che dovranno apporre data e firma. Il Codice Fiscale non è richiesto per stranieri che non ne dispongono.

Nel caso in cui si richieda il subentro su una SIM intestata ad una persona deceduta, dal 7 Novembre 2022 è richiesto anche il documento del certificato di morte e un’autocertificazione dell’erede che si assume la responsabilità della richiesta di subentro (il subentrante dichiara di essere erede dell’intestatario della SIM e di avere l’assenso a procedere da parte di eventuali coeredi).

Una volta identificate le due persone, è previsto l’invio, sul numero oggetto di cambio intestatario, di un SMS che contiene un codice OTP (One Time Password), che dovrà essere mostrato al rivenditore per confermare la richiesta di subentro o di cambio dell’intestatario e che la SIM è attiva e funzionante.

Si ringraziano D. e S. per le segnalazioni.

Aggiornamento del 19 dicembre 2022

Secondo fonti verificate da MondoMobileWeb, rispetto alla comunicazione iniziale, Vodafone ha inviato giovedì 15 Dicembre 2022 una nuova comunicazione alla sua forza vendita, specificando che il contributo di 10 euro deve essere pagato dal cliente anche nel caso in cui il cambio intestatario sia correlato a flussi di attivazione di device a rate e/o di richieste di pagamento del costo dei pacchetti tariffari su un metodo di pagamento automatico.

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