Codici: segnalati messaggi truffa inviati sfruttando la guerra in Ucraina
Neanche in periodi moralmente duri si allontanano le truffe. Nonostante la guerra in Ucraina destabilizzi il mondo intero, l’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) ha ricevuto numerose segnalazioni di messaggi trappola inviati da finti enti umanitari con il solo scopo di mettere in atto una frode.
In una tragica situazione di emergenza sono parecchie le iniziative solidali attive in sostegno dell’Ucraina. Chiunque sta rispondendo alle richieste d’aiuto e vari enti lo fanno organizzando una raccolta fondi.
In Italia, ad esempio, Croce Rossa Italiana, UNHCR e Unicef ne hanno avviata una con la quale si può donare tramite il numero 45525.
Nel dettaglio, è possibile donare 2 euro inviando un SMS da cellulare con operatore telefonico WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali; oppure 5 o 10 euro con una telefonata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali; o ancora 5 euro chiamando da numeri fissi TWT, Convergenze e PosteMobile.
Ciononostante bisogna mettere in chiaro che tra i tanti enti riconosciuti se ne nascondono altri falsi che approfittano della situazione di allarme per lucrare sulla gente caritatevole.
Negli ultimi giorni è infatti cresciuta la quantità di messaggi ingannevoli legati a presunte manifestazioni di vicinanza nei confronti della popolazione ucraina, vittima del conflitto armato scoppiato nell’ultima settimana di febbraio 2022.
Nello specifico, si parla di finte raccolte fondi promosse da associazioni non certificate che chiedono donazioni sotto forma di denaro, prodotti alimentari o farmaci. Una volta ottenuti i soldi, gli impostori spariscono intascando il ricavato.
Oltre che nella tradizionale maniera fisica, le truffe avvengono anche online e consistono in SMS ed email contenenti mendaci richieste d’aiuto con annesso link per effettuare donazioni. Dopo aver cliccato e pagato non si saprà mai che fine hanno fatto i fondi dati in dono.
A tal proposito il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, non si mostra sorpreso e dichiara:
Vorremmo dire che quanto sta accadendo ci sorprende, ma purtroppo non è così, perché i truffatori approfittano proprio di queste situazioni in cui le persone sono particolarmente vulnerabili.
Proprio per questa ragione Codici si è già attivata segnalando i fatti alle autorità competenti per supportare coloro i quali cadono vittima di questi tranelli correlati alla guerra in Ucraina.
Nel frattempo l’associazione nata per tutelare i diritti dei cittadini stila una lista di consigli utili a tenere alla larga le frodi fiscali.
In primo luogo, quando si va incontro a una raccolta fondi bisogna prima verificare l’autenticità dell’ente che la promuove cercando dove ha sede, chi lo rappresenta e se si è già occupata di iniziative simili in passato.
Secondariamente, in caso di messaggio telefonico o email, è fondamentale capire chi si cela dietro al mittente e scoprirne la veridicità; in tal senso si può cercare sul web il nome dell’ente e altre informazioni utili a conoscerlo. In certe situazioni eventuali refusi o errori di testo interni al messaggio dovrebbero far storcere il naso in partenza.
Infine, di fronte a richieste d’aiuto di questo genere, Codici suggerisce di rimanere razionalmente lucidi pur di non far prevalere il lato umano ed emotivo.
Anche per questo è essenziale affidarsi a metodi di pagamento che garantiscono un alto grado di sicurezza e protezione dei dati personali. Questo, infatti, permetterebbe di bloccare ogni tentativo di raggiro.
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