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Enel cede la sua quota in Open Fiber: conclusi i contratti con Cdp e Macquarie

Enel ha annunciato la cessione del 50% del capitale di Open Fiber, concludendo i contratti con Macquarie e Cdp, le cui relative operazioni erano state annunciate già diversi mesi fa.

Così, Enel si prepara a uscire ufficialmente da Open Fiber, cedendo la sua intera quota (pari al 50% delle quote totali dell’operatore wholesale only) per un corrispettivo di 2,65 miliardi di euro.

Precisamente, come già anticipato in più occasioni, i contratti di cessione prevedono la vendita del 40% del capitale di Open Fiber a Macquarie Asset Management (il fondo australiano noto anche come MIRA) per un corrispettivo di 2,12 miliardi di euro. Invece, a CDP Equity di Cassa Depositi e Prestiti sarà ceduto da Enel il rimanente 10% del capitale di Open Fiber ancora in suo possesso, per un corrispettivo di 530 milioni di euro.

Entrambi i contratti prevedono per Enel il riconoscimento degli earn-out legati a eventi futuri e incerti.

Enel trasferirà inoltre l’80% della sua porzione dello shareholders loan concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, a Macquarie Asset Management, mentre il restante 20% spetterà a Cdp.

Le parti hanno reso noto che il perfezionamento dell’operazione è atteso per l’ultimo trimestre del 2021 e risulta subordinato a diverse condizioni, come l’ottenimento dei waiver da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber e l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative, inclusa quella dell’Antitrust UE e della presidenza del Consiglio dei Ministri italiano (Golden Power).

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Francesco Starace, AD di Enel

La cessione del 50% di Open Fiber da parte di Enel a Macquarie e Cdp era slittata rispetto ai piani iniziali (la prima data era quella del 30 Giugno 2021) e ciò aveva fatto scattare dei meccanismi di interesse, calcolato al 9% su base annua, che faranno salire il prezzo a carico dei compratori fino alla data di effettiva chiusura dell’operazione.

L’operazione per la cessione del 50% di Open Fiber da parte di Enel aveva iniziato a concretizzarsi dopo l’offerta vincolante da parte di Macquarie che prevedeva un corrispettivo di circa 2,65 miliardi di euro, al netto dell’indebitamento.

Nello specifico, il fondo MIRA ha però rilevato il 40% di Open Fiber invece del 50%, per un importo complessivo di 2,12 miliardi di euro.

Con la proroga del suo accordo sui tempi di prelazione, infatti, Cassa Depositi e Prestiti è riuscita a stabilire l’acquisizione del 10% della quota di Enel ottenendo così il controllo di Open Fiber, con il 60% delle quote totali contro il 40% del fondo infrastrutturale australiano.

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