Telecomunicazioni: incontro tra MiSE, Asstel e operatori di settore su 5G e banda ultralarga
Ieri, 26 luglio 2021, si è tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) l’incontro sulle telecomunicazioni (banda ultralarga e 5G), presieduto dal ministro Giancarlo Giorgetti e dalla sottosegretaria Anna Ascani e a cui hanno partecipato anche Asstel e i rappresentanti degli operatori del settore.
Nello specifico, in relazione alle risorse finanziarie messe a disposizione nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), Giorgetti ha manifestato ad Assotelecomunicazioni e ai singoli operatori la necessità di favorire lo sviluppo di reti in fibra, 5G e nuove tecnologie, attraverso il suddetto investimento pubblico e la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori del settore.
Il ministro dello sviluppo economico ha definito l’evento “un incontro positivo“, sottolineando che l’obiettivo comune deve essere quello di far andare al massimo lo sviluppo del sistema delle telecomunicazioni per il futuro del digitale, tenendo comunque in considerazione le aspirazioni di crescita delle imprese e il raggiungimento di benefici per la collettività.
Queste, invece, le parole di Massimo Sarmi, Presidente di Asstel Assotelecomunicazioni, in merito alla questione:
La Filiera TLC sta attraversando una fase di profonda trasformazione, da qui la necessità che si riattivi il circuito virtuoso tra competenze, innovazione, investimenti, servizi, generazione e ridistribuzione della ricchezza.
Le imprese di Telecomunicazioni sono pronte a raccogliere la sfida dell’innovazione e per rafforzare la capacità di generare valore economico in un mercato sempre più competitivo, è necessario assicurare la disponibilità di reti VHCN, ovvero FTTH, FWA e 5G nei tempi previsti per la realizzazione dei progetti di trasformazione digitale contemplati dal PNRR stesso, ovvero entro il 2026 anche alla luce del Piano Italia a 1 Giga compreso nel progetto Reti Ultraveloci
Per accelerare questo processo è necessario eliminare i gap rispetto agli altri paesi europei che determinano un ritardo nello sviluppo della digitalizzazione del Paese.
L’Associazione con le sue imprese ha, infatti, aderito pienamente al Piano Italia a 1 Giga, nonostante la perdurante contrazione dei ricavi, che ha fatto registrare nel 2020, -5% rispetto al 2019 e che dal 2008 al 2020 ha determinato una perdita di quasi 8 miliardi di euro, pari al 24 % del valore iniziale e, a fronte di ciò, la Filiera ha puntato sull’innovazione e continuerà a investire in maniera significativa.
A supporto, servono tuttavia interventi mirati, ad esempio: il completamento del procedimento di semplificazione in corso per snellire la fase autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, la revisione e la rateizzazione dei versamenti degli importi offerti in asta per l’assegnazione diritti d’uso delle “frequenze 5G”, il sostegno economico che acceleri la piena operatività del Fondo di Solidarietà Bilaterale per la Filiera di TLC per incentivare i percorsi di formazione permanente e certificata, per sostenere le nuove assunzioni vitali in un comparto in rapida evoluzione.
Sarmi ha dichiarato, inoltre, che nel corso dell’incontro è stata posta attenzione al settore CRM-BPO, con la formulazione di proposte volte a favorirne le condizioni di sostenibilità e il miglioramento dell’innovazione di servizio, della produttività del lavoro e dello sviluppo del capitale umano.
Durante la riunione, sono state anche prese in esame le anticipazioni dei risultati del rapporto Asstel 2021 sulla filiera delle telecomunicazioni in Italia, per avere una prima idea di quali siano le azioni e gli strumenti a disposizione per la cooperazione e la convergenza sugli obiettivi di sviluppo e sugli investimenti legati al PNRR.
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