Open Fiber a Cardeto: terminati i lavori per cablare circa un centinaio di unità immobiliari
Open Fiber ha terminato i lavori di realizzazione della nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga nel comune di Cardeto, in provincia di Reggio Calabria.
La nuova rete, le cui attività di realizzazione sono state coordinate da Infratel (società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico), con la supervisione della Regione Calabria, coprirà circa un centinaio di unità immobiliari attraverso la modalità FTTH, dotata di una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo.
A tal proposito, queste le parole del sindaco di Cardeto, Daniela Arfuso:
La disponibilità della banda ultralarga permette alla nostra cittadinanza, in particolare a quella finora scoperta finanche dalle linee di telecomunicazione mobili, di guardare al futuro con maggiore fiducia.
La pandemia ci ha del resto costretto a rivedere il nostro stile di vita, imponendo di ricercare nuove soluzioni e nuovi modelli per reggere l’impatto che il Covid ha sull’esistenza di ognuno di noi.
In questa sfida un ruolo decisivo lo gioca proprio la digitalizzazione: dalle grandi città ai piccoli centri, non devono esserci più differenze nell’accesso ai servizi di rete, l’unica differenza la devono fare le competenze.
Iniziative come quella portata avanti col Piano BUL da Open Fiber, rappresentata dal field manager Giuseppe Crupi che intendo ringraziare per la collaborazione e la disponibilità, contribuiscono perciò a raggiungere obiettivi di sviluppo divenuti ormai imprescindibili.
I cittadini di Cardeto potranno utilizzare i servizi relativi alla nuova rete facendone richiesta agli operatori partner dell’azienda wholesale only.
Una volta aperti i servizi di connettività, infatti, per usufruirne, è necessario: verificare sul sito di Open Fiber la copertura del proprio indirizzo; scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per iniziare a navigare.
Nel dettaglio, le aree comunali interessate dall’intervento sono le contrade Capitano, Rinazza, Sclanò e Mannarella. Si specifica, infine, che le risorse stanziate non gravano sul bilancio del comune, poiché l’infrastruttura è finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica.
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