La settimana scorsa, il 5 Febbraio 2021, l’AGCOM ha ufficialmente annunciato il blocco di default obbligatorio dei servizi a sovrapprezzo (VAS) attivati tramite SMS, MMS e traffico dati, pubblicando apposita delibera.
I servizi a sovrapprezzo, detti anche “premium” o “a contenuto”, sono servizi a pagamento offerti da terze parti tramite SMS e connessione dati, che offrono ad esempio oroscopi, giochi, video e musica in streaming, notizie, previsioni meteo, suonerie o altri servizi tramite pagamento una tantum o con un abbonamento periodico.
Le nuove regole per il blocco sono state approvate in seguito alla consultazione pubblica che era stata avviata nel mese di Agosto 2020 con la delibera numero 401/20/CONS e in cui l’Autorità richiedeva a tutti gli interessati di fornire valutazioni in merito allo schema di provvedimento volto a tutelare i consumatori da attivazioni involontarie.
La delibera dell’AGCOM, la numero 10/21/CONS, è distinta in tre articoli: il primo riguarda il blocco e l’attivazione dei servizi premium in abbonamento, il secondo si concentra sull’acquisizione della prova del consenso e il terzo sulle disposizioni finali per l’entrata in vigore delle modifiche.
Partendo con l’articolo 1, la Delibera sancisce innanzitutto il blocco all’attivazione dei servizi premium in abbonamento, sia per le nuove SIM che per tutte quelle già attive, per tutti i servizi che prevedono l’erogazione di contenuti digitali forniti sia tramite SMS ed MMS (su decade 4) che tramite connessione dati su reti mobili.
Il blocco vale sia per i servizi offerti da terzi, che per quelli offerti dall’operatore di accesso, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione. Risultano esclusi dal cosiddetto barring solo determinati servizi, ovvero quelli di televoto, quelli per le donazioni solidali e ai partiti politici, i servizi bancari, quelli di mobile ticketing per trasporto pubblico e parcheggi, i servizi postali privati e rientranti nel servizio universale postale, servizi elettronici di recapito certificato e servizi di posta elettronica certificata.
Il paniere composto da tali servizi esclusi può comunque essere rivisto su istanza degli operatori di accesso e dei serving provider.
Per quanto riguarda le tempistiche di blocco, viene stabilito dall’AGCOM che il blocco debba essere attivato di default dall’operatore sulle nuove SIM, inviando anche un SMS a cadenza periodica per informare il cliente delle nuove funzionalità dei suoi canali di contatto, in particolare dell’App ufficiale e dell’area di Self Care, che permettono gratuitamente e in tempo reale di selezionare quali categorie di servizi premium bloccare o sbloccare tra quelle forniti dall’operatore o da terzi.
L’SMS dovrà anche contenere un riferimento alla pagina dedicata che dovrà essere presente su tutti i siti web degli operatori di accesso, per informare i clienti della politica di barring dei servizi VAS.
Per quanto concerne invece i già clienti, il blocco sarà attivato dopo 30 giorni dalla ricezione dell’SMS informativo in questione, se l’utente non deciderà di comunicare una diversa volontà.
Il cliente sarà comunque informato di ciò nella comunicazione stessa che annuncerà il barring e che sarà inviata nuovamente cinque giorni prima dell’attivazione, a tutti i clienti che hanno servizi premium attivi e che non abbiano manifestato alcuna volontà.
Infine, la richiesta del cliente di rimuovere o attivare il blocco, indipendentemente dal canale utilizzato, dovrà essere seguita dall’invio di un SMS contenente un’informativa sulla volontà espressa.
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Il secondo articolo si concentra, come accennato, sull’acquisizione della prova del consenso. A tal proposito, l’attivazione dei servizi premium in abbonamento avverrà mediante l’inserimento del numero di cellulare seguito da una One Time Password (OTP) di almeno cinque cifre, che il cliente dovrà inserire manualmente nella landing page per dare prova del suo consenso esplicito.
Infine, le disposizioni finali prevedono che gli operatori si conformano alle disposizioni entro 45 giorni dalla data di pubblicazione della delibera (5 Febbraio 2021) per quanto concerne il barring ed entro 120 giorni per quanto concerne il procedimento di attivazione con OTP.
In caso di violazioni delle disposizioni, l’AGCOM ha stabilito che si applicheranno le sanzioni previste dall’articolo 98, comma 16, del Codice, che varia dai 58.000 euro ai 580.000 euro.
Si ricorda che alcuni operatori prevedevano già il blocco di default dei servizi a sovrapprezzo (VAS); è il caso di Iliad (tra gli operatori di rete), Kena Mobile, ho. Mobile, Very Mobile e altri operatori virtuali.
Inoltre, in seguito ai procedimenti sanzionatori dell’Autorità stessa, TIM e WindTre avevano fornito la proposta definitiva di impegni volta ad adottare misure idonee a prevenire l’attivazione di servizi premium senza consenso dei clienti interessati.
Chiaramente, anche per questi operatori dovranno comunque entrare in vigore tutte le disposizioni previste dall’Autorità, secondo le modalità ed entro le tempistiche indicate.
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