Recovery Fund: il Report di Vodafone Institute sul ruolo del digitale per i cittadini europei
Vodafone Institute ha condotto insieme a Kantar un sondaggio sulle priorità del Recovery Fund per i cittadini europei e italiani, da cui emerge l’attenzione per lo sviluppo di nuove opportunità di business e la generazione di nuove posizioni lavorative anche tramite il digitale.
L’indagine commissionata da Vodafone Institute su un campione di 15.000 cittadini europei ha visto gli italiani esprimere una priorità per il supporto ai servizi pubblici digitali (80%), alle digital skills (78%) e all’impiego di internet a banda ultralarga (77%).
Complessivamente, contando l’intero campione sottoposto a sondaggio, emerge invece in primo luogo la necessità di focalizzarsi con il Recovery Fund sul settore sanitario (92%), a cui segue lo sviluppo delle piccole aziende (88%), la creazione di nuovi posti lavorativi (86%) e la necessità di porre in essere misure per conservare i posti lavorativi e combattere efficacemente la pandemia (85%).
Secondo quanto mostrato, inoltre, in totale l’80% degli europei è a conoscenza dell’esistenza del Recovery Fund.
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Nel complesso, il 75% degli intervistati ritiene che il digitale sia un aspetto fondamentale per trainare la ripresa dei loro Paesi. La consapevolezza dell’importanza del digitale risulta però sensibilmente diversa all’interno dell’Unione Europea, stando ai risultati del sondaggio.
Infatti, secondo quanto riportato i valori più elevati (che indicano la maggiore consapevolezza dell’impatto della digitalizzazione) sono quelli della Romania e del Portogallo, mentre Paesi Bassi e Regno Unito ritengono il digitale sensibilmente meno rilevante nel contesto del Recovery Fund.
Inoltre, circa i due terzi del campione è fiducioso che il Recovery Fund possa permettere ai Paesi europei di uscire più agevolmente dalla crisi innescata dalla pandemia di Coronavirus, con particolare riferimento ai Paesi del Sud.
Nonostante ciò, Vodafone Institute ha evidenziato un certo scetticismo, emergente dal fatto che circa un intervistato su tre si mostra preoccupato per l’effettiva implementazione delle misure da parte dei singoli governi centrali, che potrebbero portare a un impiego improprio del Recovery Fund.
Nello specifico, il 48% dei cittadini greci, il 43% dei tedeschi, il 41% degli spagnoli e il 39% degli ungheresi ritengono he i loro rispettivi governi si concentreranno su misure diverse rispetto a quelle attese. Per quanto concerne invece i cittadini italiani, uno su tre risulta scettico per le medesime ragioni.
Di seguito il commento di Inger Paus, Managing Director di Vodafone Institute:
“Il sondaggio Digitising Europe Pulse evidenzia che i cittadini guardano ai loro governi nazionali per risolvere l’acuta crisi economica e sanitaria e dimostrano il valore che assegnano alla connettività. La Commissione Europea può giocare un ruolo fondamentale per assicurarsi che le voci dei cittadini siano sentite e che il Recovery Fund venga allocato”.
Anche Joakim Reiter, Presidente di Vodafone Institute ed External Affairs Director di Vodafone Group, ha evidenziato come i risultati dell’ultima ricerca mostrino il ruolo dell’Unione Europea nel combattere attivamente la crisi. In questo contesto, Vodafone “resterà concentrata nel suo ruolo volto a mantenere la società connessa, con accesso ai servizi digitali critici e alle digital skills”.
In tal senso, Joakim Reiter ha anche ricordato che Vodafone si mantiene pronta a collaborare con la Commissione Europea e i governi locali per creare una digital society veramente inclusiva e sostenibile per tutti gli europei.
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