Il Ministro Di Maio sulla rete: investimento pubblico nelle telecomunicazioni con fibra e 5G
Nella puntata di ieri, 23 Giugno 2020, di Porta a Porta su Rai1, il Ministro Di Maio ha citato la situazione della connettività italiana, auspicando un investimento statale per una società con 5G, banda ultralarga e rete mobile.
Per certi versi, Di Maio ha ripreso la recente proposta di Grillo, che nel commentare pubblicamente l’esperimento Open Fiber, aveva parlato di “un’unica società integrata di rete mobile, 5G e banda ultralarga” per superare i ritardi italiani evitando che due soggetti con partecipazioni statali “si facciano la guerra”.
Nel dettaglio, nella fase conclusiva della trasmissione è stato domandato al Ministro degli Esteri cosa ne pensi dell’idea di far crescere la quota di Cdp dentro TIM.
A tal proposito, Di Maio non ha risposto direttamente, ricordando che il tema è molto delicato in quanto Cassa Depositi e Prestiti è una quotata il cui azionista è il Governo. Con riferimento però all’idea di Grillo, Di Maio ha affermato:
“E’ sicuramente imprescindibile, a livello globale, che se uno Stato vuole fare l’investimento nelle telecomunicazioni deve avere una società che abbia dentro il 5G, la banda ultralarga con la fibra, la rete mobile e la vecchia rete non mobile. Se non si ha una visione del genere è difficile si riesca a fare strategie di telecomunicazioni come Paese.”
Secondo Di Maio, dunque, una strategia di telecomunicazione per il rilancio del Paese dovrebbe passare per una società che, oltre alla rete in fibra ottica, detenga anche il 5G, per cui gli operatori mobili privati hanno investito nell’Asta del 2018 in totale circa 6,5 miliardi di euro.
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Il tema della rete unica è rimbalzato in politica negli ultimi giorni dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo, con dichiarazioni da parte di diversi esponenti politici.
Il Presidente Conte stesso ha confermato che quella di Grillo sulla partecipazione statale in TIM è una buona idea, uno dei percorsi da valutare e una delle modalità sperimentabili per raggiungere gli obiettivi del piano BUL.
Il Movimento 5 Stelle si è mostrato immediatamente vicino alle parole di Grillo, con Davide Serritella che ha parlato della necessità di individuare forme adeguate di coordinamento con le amministrazioni locali ed Emanuele Dessì che ritiene l’idea molto chiara, dichiarandosi pronto a sostenerla anche in Parlamento.
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