Reti e Frequenze

Rete e Coronavirus: per la Berec il traffico inizia a stabilizzarsi, GSMA apre fondo di innovazione

La BEREC, l’Autorità europea per la Regolamentazione delle Comunicazioni Elettroniche, ha oggi pubblicato una nota in cui rende noto che la capacità di rete resta ancora sufficiente a garantire connettività a tutti i cittadini europei.

Nel suo nuovo Report, l’Autorità ha evidenziato come un numero crescente di Paesi stiano riportando adesso una stabilizzazione del traffico medio rispetto ai primi giorni di epidemia.

Ciò è dovuto alle misure prese dalle varie Autorità nazionali, spesso in attuazione dei Decreti Governativi, come nel caso italiano. Nello specifico, la BEREC sta raccogliendo i dati monitorati dai diversi Paesi, con statistiche giornaliere o settimanali che evidenziano una maggiore stabilità.

Nel Report c’è spazio anche per l’Italia: la BEREC evidenzia infatti che l’AGCOM ha adottato un primo pacchetto di misure per ridurre l’incremento di traffico, spingendo gli operatori a fare nuovi sforzi per superare lo stato di emergenza e pubblicando anche i documenti di lavoro del tavolo tecnico lanciato nelle scorse settimane.

Tale meccanismo, insieme agli sforzi dei singoli operatori sul fronte dell’incremento del traffico dati e dell’offerta di contenuti gratuiti, stanno permettendo a numerosi cittadini di continuare a operare da casa in smart working. In tal senso, la maggior parte delle misure considerate rilevanti dalla BEREC sono già state adottate in Italia, incluso il traffic management per ridurre la congestione delle reti.

SIM

Tra le altre cose, nella giornata di ieri GSMA ha aperto un fondo di innovazione per favorire l’adozione del traffico dati mobile nei territori in cui questa tecnologia non ha ancora manifestato una grande penetrazione. È il caso, ad esempio, di numerosi Paesi in Africa e in Asia.

Il fondo sarà supportato dall’associazione stessa, dai suoi membri, dal Dipartimento del Regno Unito per lo sviluppo internazionale e dal BMZ tedesco.

Di seguito, il parere di John Giusti, Chief Regulatory Officer di GSMA, in merito all’iniziativa:

“Gli operatori di rete mobile hanno investito quasi 1 trilione di dollari nelle infrastrutture di rete negli ultimi 5 anni, rendendo la copertura mobile disponibile per il 91% della popolazione mondiale. Nonostante ciò, 3,3 miliardi di persone non stanno ancora utilizzando i servizi di rete mobile. Adesso, è il momento di trovare modi innovativi per risolvere questo gap”.

Il fondo in questione curerà partnership per lo sviluppo degli accessi alla rete mobile permettendo così a un numero più elevato di persone di partecipare alla vita sociale ed economica dei loro Paesi.

Nel dettaglio, il fondo si concentrerà sull’accessibilità (partendo dall’impiego di dispositivi mobili in grado di connettersi alla rete) e sullo sviluppo delle digital skills basilari, sempre con un occhio alla sicurezza e alla privacy dei cittadini.

Così, secondo quanto riportato dall’Associazione, start-up e piccole e medie imprese avranno la possibilità di presentare i loro programmi più innovativi che possano significativamente contribuire all’incremento del potenziale di crescita in Asia e Africa.

GSMA è l’associazione che cura anche il Mobile World Congress, che si dovrebbe tenere a Barcellona dal 1° al 4 Marzo 2021, dopo l’annullamento dell’evento annuale a causa del Coronavirus. L’associazione ha infatti reso noto di aver rinnovato l’accordo per altri 4 anni, fino al 2024.

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Tra i partner di GSMA, c’è anche il colosso Ericsson, che la settimana prossima renderà noti i risultati finanziari del primo trimestre del 2020.

Intanto, l’azienda ha reso noto di essere costantemente al lavoro per monitorare gli effetti dell’epidemia sulla sua rete e sul suo business. Anche Ericsson ha infatti confermato un picco di traffico dati, con incrementi rilevanti nelle aree suburbane e residenziali, come risultato del lockdown e della ridotta mobilità dei cittadini di tutto il mondo.

Nel complesso, secondo i dati di Ericsson sono incrementate sia le chiamate che il traffico dati, con una rapida crescita per quanto concerne le videochiamate e tutti i servizi necessari per lo smart working e per l’e-learning.

Nonostante ciò, Ericsson stima di poter continuare a offrire i suoi servizi senza alcun impatto per i clienti durante tutto il secondo trimestre dell’anno, coprendo gli aumenti della domanda già previsti e prendendo in considerazione tutte le misure per ridurre i rischi in questo contesto di emergenza reti.

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