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TIM: sindacati soddisfatti per l’accordo con Google Cloud, ma servono certezze sul tema Open Fiber

TIM ha incontrato nuovamente le segreterie nazionali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL per discutere su livelli di contrattazione, accordo con Google Cloud e sistemi informatici.

Quello della sicurezza e della gestione dei sistemi informatici è attualmente un tema molto rilevante: per la sicurezza aziendale e dei dati dei clienti, TIM ha realizzato un sistema, denominato SecOLO, in ottemperanza alla Delibera AGCOM 396/18/CONS, che opera una criptazione dei dati personali dei clienti OLO nel momento in cui vengono acquisiti nei sistemi TIM.

Per diffondere il nuovo sistema, TIM si impegnerà a svolgere un’attività di formazione a tutti i lavoratori interessati, con lo scopo di precludere accessi non autorizzati a monte. Il sistema in questione registrerà infatti tutti gli accessi e le visualizzazioni di anagrafica e recapito telefonico del cliente effettuati dal personale.

Il tracciamento del personale verrà svolto nel rispetto dei limiti di legge, dunque i dati potranno essere forniti dagli Amministratori di sistema solo all’Autorità Giudiziaria o alla Polizia Giudiziaria e non saranno utilizzati per verificare l’adempimento della prestazione lavorativa. Il loro tracciamento avrà una durata di 5 anni.

TIM Presto Vodafone Google sindacati

Per quanto concerne invece l’accordo con Google Cloud, i sindacati hanno commentato con entusiasmo la nuova partnership, definendola “un ulteriore passaggio importante verso una definizione sempre più netta della visione del proprio futuro che TIM sta costruendo negli ultimi mesi”.

I sindacati giudicano estremamente positivo, inoltre, che la partnership si traduca anche nello sviluppo di nuova occupazione basata su professionalità legate alla costruzione di nuovi processi tecnologici. Per tutte queste ragioni, l’accordo viene definito come uno stimolo importante per perseguire l’obiettivo del reskilling e dell’acquisizione di nuove competenze della forza lavoro.

Tuttavia, i sindacati ricordano che per avere un quadro definitivo e ben delineato delle linee di sviluppo aziendale occorrerà prima che si concluda favorevolmente la trattativa con Open Fiber. A riguardo, Luigi Gubitosi nell’ultima call conference di TIM non ha voluto commentare i confronti attualmente in atto, ricordando di essere vincolato da vincoli di segretezza.

Secondo quanto ha recentemente riportato Reuters, invece, Franco Bassanini, il Presidente di Open Fiber, ha ribadito che l’integrazione delle reti in fibra rappresenterebbe la soluzione migliore per offrire al Paese un’infrastruttura competitiva al più presto.

Sul secondo livello di contrattazione, invece, TIM ha proseguito il suo confronto con i sindacati inizialmente criticato per “l’insufficienza delle aperture” su diversi aspetti come la reperibilità, il lavoro festivo e notturno o l’eliminazione del Premio annuo per i nuovi assunti.

Dopo gli ultimi incontri del 6 e 7 Novembre 2019, i sindacati hanno però comunicato di aver riscontrato una maggior apertura, che potrebbe riuscire a far decollare la trattativa, in quanto “a fronte dei temi inaccettabili si registra una esigenza di riflessione da parte aziendale che permetta di rimuovere dal tavolo quelli che sono gli ostacoli non superabili.”

Per concludere, i sindacati hanno nuovamente espresso le loro perplessità sul controverso progetto Footprint, richiedendo un nuovo incontro nazionale per discutere più approfonditamente la questione.

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