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Nuova Inwit: la fase di trasferimento di Vodafone Towers inizierà a Dicembre 2019

I sindacati SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL si sono incontrati a inizio mese con Vodafone per discutere sugli aggiornamenti dell’accordo raggiunto nel mese di Aprile 2019. Nel corso dell’incontro si è discusso anche di Vodafone Towers, del piano di condivisione delle infrastrutture di rete con TIM e della nascita della nuova Inwit.

Vodafone ha infatti comunicato ai sindacati che su Vodafone Towers la prima fase di trasferimento inizierà nel mese di Dicembre 2019, mentre la seconda fase di partnership con TIM presumibilmente entro la fine del prossimo fiscale, dunque entro Marzo del 2020.

Vodafone Towers, tiene a sottolineare Vodafone, è stata costituita come una S.r.l. solo con lo scopo di “rendere l’operazione a regime la più funzionale e semplice possibile anche rispetto a tutti gli iter burocratici e di autorizzazioni necessarie”. La nuova società fondata per la fusione avrà infatti solo caratteristiche di transitorietà.

Vodafone Towers

Si ricorda che l’accordo tra TIM, Vodafone e Inwit prevede che Vodafone faccia confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società incorporata in Inwit. Al termine della fusione, i due operatori avranno la medesima partecipazione nel capitale, pari al 37,5% ciascuno.

Nello specifico, secondo quanto descritto in una conferenza congiunta di TIM e Inwit nella giornata della presentazione dell’accordo, Inwit acquisirà una quota per 2,1 miliardi di euro in cash ed emetterà 360 milioni di azioni per Vodafone, così da offrire una parità di quota alle due aziende.

Sempre secondo le prime stime diffuse, la nuova Inwit dovrebbe riuscire a generare un incremento dell’EBITDA per 200 milioni di euro, oltre a 75 milioni per la partecipazione di TIM.

Non sono stati invece comunicati ad oggi (nemmeno nell’incontro con i sindacati) dettagli aggiuntivi circa il processo regolatorio e le Autorità nazionali o internazionali coinvolte.

Vodafone Towers

Nell’incontro con i sindacati, Vodafone ha anche comunicato che ad oggi sono uscite dall’azienda 473 persone, che costituiscono secondo il giudizio dell’operatore rosso un numero consistente di uscite volontarie. Per favorire altre eventuali uscite, Vodafone ha inoltre deciso di posticipare l’uscita volontaria a 36 mesi, mentre il processo di reskilling è in itinere, con un target attuale del 51% rispetto al totale. Già dal 21 Ottobre 2019 il processo partirà da Padova, per poi passare a Napoli.

Per finire, si è discusso del Fondo di Solidarietà, che secondo i sindacati vedrà esaurito il suo capitale residuo, pari a 3,6 milioni di euro, entro due anni. Il fondo, composto anche da Ericsson e Comdata, sarà quindi oggetto di trattazione nei successivi incontri con tutte le aziende coinvolte per trovare delle proposte tecniche utili alla risoluzione del problema.

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