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Fatturazione 28 giorni: in attesa dei rimborsi automatici, ecco tutte le iniziative degli operatori

Prima che la recente sentenza del Consiglio di Stato confermasse la validità della delibera AGCOM che obbliga gli operatori a “risarcire” i clienti coinvolti dalla fatturazione a 28 giorni, TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb hanno proposto diverse soluzioni di ristoro alternative al rimborso in fattura.

Dopo Fastweb che aveva proposto per primo questo tipo di alternativa, gli altri operatori di linea fissa hanno reso note le proprie iniziative nel periodo seguente il pronunciamento del Consiglio di Stato del 21 Maggio 2019, dove l’organo giudiziario aveva respinto l’ordinanza cautelare, considerando “non più grave o attuale l’esigenza avanzata dalle società ricorrenti”.

La compensazione tramite servizi o sconti alternativi al rimborso in fattura rientra infatti fra le misure previste dalla delibera AGCOM 269/18/CONS, il provvedimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che è stato confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato (che ha anche confermato la restituzione dei giorni erosi).

Va precisato che, accettando una delle misure di compensazione alternativa, si rinuncia automaticamente al diritto a pretendere la restituzione dei giorni erosi, secondo quanto previsto dalla delibera AGCOM 269/18/CONS.

Di seguito, dunque, in attesa che arrivino i rimborsi automatici, ecco un riepilogo di tutte le misure di compensazione alternative al ristoro in fattura, alcune delle quali ancora in corso, proposte dagli operatori di rete fissa coinvolti.

TIM aveva reso noto le sue iniziative di compensazione tramite una comunicazione pubblicata i primi giorni di Giugno 2019 sul suo sito ufficiale nella sezione “News – Comunicazioni Importanti”, dedicata alle informative per i clienti. Inoltre, i clienti TIM di rete fissa hanno ricevuto anche una comunicazione sulla loro fattura a partire dal 20 Giugno 2019.

Nella comunicazione, TIM specificava che possono richiedere uno dei servizi di compensazione tutti i clienti di rete fissa coinvolti dalla fatturazione a 28 giorni che hanno attivato un’offerta prima del 31 Marzo 2018.

Ci sarà tempo fino al 31 Ottobre 2019, salvo cambiamenti, per scegliere fra uno dei seguenti servizi, che si avranno gratis per 6 mesi dall’attivazione:

TIMVISION, la TV on demand di TIM con diversi contenuti a disposizione; servizio “Chi è”, per visualizzare il numero del chiamante sul display del telefono di casa; Extra Voice, opzione per ottenere le chiamate illimitate verso tutti i numeri di rete fissa e mobile nazionali; Voce Internazionale, per ottenere le chiamate illimitate verso i telefoni fissi di Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale; opzione Max Speed, che consente di aumentare la velocità della propria connessione in Misto Fibra Rame FTTC (XDSL) da 30 Mbps fino a 100 Mbps.

Si potrà scegliere solo fra uno di questi servizi che non sono già attivi sulla linea. Per farlo, si potrà chiamare il Servizio Clienti al numero 187, recandosi presso un negozio TIM o accedendo alla propria area privata sul sito TIM.

Al termine dei 6 mesi di validità, il servizio verrà disattivato automaticamente, senza alcun costo aggiuntivo.

Se non si è interessati all’attivazione di uno dei servizi sopra elencati, TIM specifica che è comunque possibile effettuare una richiesta di restituzione dei giorni erosi con la fatturazione a 28 giorni attraverso i canali conciliativi.

Vodafone

Le misure di compensazione di Vodafone sono state rese disponibili dal 14 Giugno 2019, quando sono cominciate le comunicazioni via SMS, newsletter e direct mail ai clienti coinvolti, i quali dovrebbero averle ricevute entro il 10 Luglio 2019.

Vodafone aveva quindi previsto inizialmente due benefici diversi per i clienti consumer Vodafone di rete fissa, i quali potevano ottenere 5 voucher e la promozione 50 Giga per un mese (50 Giga Free) su SIM mobile o sulla SIM dati della Vodafone Station.

Dunque, i clienti avevano diritto ad entrambi i benefici offerti dall’operatore (5 voucher e promozione) se accettavano la proposta ricevuta.

Nel caso di accettazione della proposta, tramite risposta alla comunicazione ricevuta via SMS o autenticandosi sulla pagina voda.it/voucher, dove sono presenti anche ulteriori informazioni sull’utilizzo dei voucher, il cliente riceve una conferma con i codici voucher e l’indicazione dell’attivazione della promo dati entro 72 ore.

In dettaglio, i 50 Giga sono validi per un mese sulla SIM mobile, in caso di offerte convergenti, o sulla SIM dati associata all’offerta di rete fissa. Se il cliente non dovesse avere a disposizione la SIM dati associata all’offerta di rete fissa può ritirarla gratuitamente in un Vodafone Store.

Invece, i voucher offerti dall’operatore, che si potevano richiedere ed utilizzare entro il 25 Agosto 2019, erano i seguenti:

  • sconto 120 euro su Nespresso, sull’acquisto di un pack composto da Nespresso Lattissima One, 100 capsule e il Descaling Kit, con spesa finale di 179 euro anziché 299 euro;
  • 10 euro su SaldiPrivati, su una spesa minima di 50 euro;
  • Sconto Nike del 20%;
  • 25 euro su Philips su una spesa minima di 80 euro;
  • Un anno di abbonamento alla rivista Traveller.

Inoltre, Vodafone aveva predisposto anche una misura apposita per i clienti di rete fissa a marchio TeleTu, i quali potevano ricevere i 5 voucher appena elencati e anche tre mesi di chiamate illimitate gratuite verso i numeri mobili nazionali, oppure verso i fissi e mobili internazionali dalla loro linea fissa. L’opzione verrà selezionata da Vodafone in base alle caratteristiche dell’offerta attiva.

In questo caso, dunque, il cliente TeleTu che è anche cliente mobile Vodafone riceve anche un SMS in cui sarà già indicata l’opzione offerta tra chiamate internazionali o verso numeri mobili.

Come raccontato da MondoMobileWeb, a partire dal 26 Luglio 2019 alcuni clienti che avevano deciso di rinunciare al rimborso per attivare le misure di ristoro alternative offerte da Vodafone, hanno ricevuto tramite SMS degli ulteriori codici sconto da utilizzare nei Vodafone Store per l’acquisto di smartphone scontati, su NOW TV e negli UCI Cinemas.

Ecco il testo del messaggio che hanno ricevuto alcuni clienti Vodafone:

Sconto smartphone nei Vodafone Store fino al 31 Ottobre 2019, sconto NOW TV su nowtv.it/vodacis valido fino a 31 Agosto 2019, voucher UCI valido nei cinema aderenti fino al 15 Ottobre 2019
Sconto Smartphone: XXXXXX; Sconto NOW TV: XXXXXXXXXXXX; Voucher UCI: XXXXXX

Nel messaggio venivano dunque indicati i codici sconto da riscattare e le rispettive date di scadenza degli stessi (31 Ottobre 2019 per lo sconto smartphone, 31 Agosto 2019 per lo sconto NOW TV e 15 Ottobre 2019 per il voucher UCI Cinemas).

A partire dal 18 Luglio 2019, Vodafone ha reso disponibile sul suo sito ufficiale anche il modulo da compilare per richiedere la restituzione dei giorni erosi dal 23 Giugno 2017 al 5 Aprile 2018, sulla base della delibera AGCOM 269/18/CONS.

Nella pagina dedicata, il cliente coinvolto dovrà inserire il proprio nome e cognome e il numero di rete fissa legato alla fatturazione a 28 giorni. Inoltre, è richiesto il Codice Cliente, reperibile in fattura, un indirizzo email e un numero di telefono che servirà per essere ricontattati da un addetto.

Fatto ciò, sarà sufficiente autorizzare Vodafone al contatto telefonico richiesto selezionando la voce “Invio”. A questo punto, dopo qualche giorno si dovrebbe ricevere un contatto telefonico da parte dell’operatore con i dettagli della proposta.

Secondo alcune testimonianze, alcuni clienti Vodafone che hanno compilato il modulo sono stati ricontatti con la proposta di un rimborso in fattura oppure, in alternativa, uno sconto sul costo della massima velocità di FTTC o FTTH più sconti e voucher (come ad esempio NOW TV).

Si sottolinea che nel form citato non si fa nessun riferimento o distinzione tra clienti o ex clienti, dunque un codice di un cliente che non è più in Vodafone potrebbe non essere accettato.

Wind Tre

Wind Tre, intorno a metà Giugno 2019, ha predisposto un catalogo di compensazioni alternative al rimborso in fattura per i clienti che hanno subito la fatturazione a 28 giorni. Rispetto agli altri operatori, Wind Tre è stato anche il primo a permettere di richiedere il rimborso in fattura e di conoscerne l’importo esatto.

I clienti Wind Tre di rete fissa troveranno nella home page della propria area clienti, oltre al riepilogo della propria offerta e allo storico delle fatture, anche un riquadro dedicato alla delibera 269/18/CONS di AGCOM, con la seguente dicitura:

Accedi per conoscere le Soluzioni che Wind Tre propone con riferimento alla delibera AGCOM 269/18/CONS relativa alla cadenza mensile di rinnovo delle offerte e fatturazione della telefonia fissa e convergente.

Sotto a questo testo, è presente il tasto “visualizza catalogo”, che rimanda ad un sito dedicato di Wind Tre (ecco il link diretto) dove è presente il catalogo delle compensazioni alternative al rimborso in fattura predisposte dall’operatore. Il sito è visibile solo se si effettua l’accesso tramite l’area clienti di Wind Tre.

È dunque possibile richiedere una delle compensazioni alternative del catalogo messo a disposizione da Wind Tre.

Wind Tre sottolinea come, in alcuni casi, queste soluzioni di compensazione potrebbero anche essere di valore superiore rispetto al rimborso previsto in fattura.

La lista, che ha visto inclusi sconti sull’acquisto di smartphone, buoni spesa o scontri per centri benessere, può variare nel tempo ed è soggetta a disponibilità limitata o ad esaurimento. Inoltre, alcuni degli sconti o delle promozioni potrebbero variare in base al brand, ossia se si è clienti Wind (ex Infostrada) o Tre.

Ad esempio, ai clienti Wind viene proposta la possibilità di attivare 100 Giga ogni mese a tempo indeterminato da condividere con altri numeri Wind, situazione differente per i clienti Tre che avranno l’opportunità di attivare l’opzione Giga Unlimited, che permette di avere Giga illimitati a tempo indeterminato sul proprio numero.

È possibile scegliere solo una delle soluzioni alternative di ristoro (per ciascuna fattura, anche se relativa a più linee) e una volta richiesta non si potrà cambiare idea.

Una volta eseguita la propria scelta cliccando sul tasto “Accetta” si riceverà, alla mail precedentemente confermata o inserita, tutte le istruzioni per beneficiare di quanto scelto. In alcuni casi si dovranno utilizzare voucher o codici coupon. La mail sarà inviata entro 72 ore con tutte le opportune informazioni.

Come anticipato, è anche possibile scegliere di richiedere il rimborso in fattura, potendo già conoscere l’importo esatto destinato alla propria linea.

Per accedere al rimborso, è necessario cliccare sul link presente nella parola “ristoro” all’interno del testo in cui Wind Tre spiega le modalità di rimborso nel suo sito dedicato. Una volta cliccato, verrà aperta la pagina che informa dell’importo destinato alla propria linea e anche delle modalità con cui verrà accreditato. Ecco il testo:

“L’importo del tuo ristoro è pari a euro XX,XX. Il ristoro sarà accreditato sul primo Conto Telefonico utile, emesso a partire dal bimestre successivo a quello di richiesta. Sarà visibile nella sezione ALTRI COSTI E ACCREDITI, con la causale Delibera 269/18/CONS – Ristoro da te scelto. Il ristoro considera tutte le linee con contratto fisso e mobile incluse nella stessa fattura e sarà dilazionato fino ad un massimo di 24 accrediti.”

Come spiegato da Wind Tre, il rimborso in fattura potrà essere dilazionato fino ad un massimo di 24 accreditiL’importo indicato in questa pagina è calcolato a partire dal 23 Giugno 2017 e fino al momento in cui è stata ripristinata la fatturazione mensile sulla propria linea. Questo periodo è quello stabilito dalla delibera AGCOM 269/18/CONS.

Infine, come detto, Fastweb è stato il primo operatore di rete fissa che ha proposto già da Dicembre 2018 una misura di compensazione alternativa.

In quel caso si trattava della sottoscrizione in promo gratuita a tempo indeterminato del servizio cloud WOW Space, che nel caso fosse stato attivato dai clienti di rete fissa impattati dalla fatturazione a 28 giorni sarebbe stato considerato come una misura di compensazione, e dunque questi clienti non avrebbero più potuto pretendere il rimborso.

Questo meccanismo sull’attivazione di WOW Space per i già clienti Fastweb coinvolti da fatturazione ogni 28 giorni, che era esplicitato all’interno dell’articolo 8 delle condizioni generali di contratto del servizio, è stato attivo per le richieste di sottoscrizione del servizio effettuate entro il 30 Aprile 2019, quando è scaduta la promo con il costo gratuito a tempo indeterminato.

Chi ha attivato il servizio cloud di Fastweb successivamente a questa data ha quindi ancora diritto a pretendere il rimborso in fattura.

Si ricorda che WOW Space è la piattaforma cloud dell’operatore che permette ai clienti fissi e mobili di archiviare e conservare immagini, video, file audio, musica e documenti, nel formato originale e con spazio di archiviazione illimitato.

Altre compensazioni alternative potrebbero comunque essere disponibili, anche in questo periodo, accedendo alla propria area clienti MyFastweb.

28 giorni

Con la sentenza positiva del Consiglio di Stato, la cui trattazione nel merito è avvenuta il 4 Luglio 2019, i clienti che non hanno riscattato nessuna delle proposte appena elencate, potranno ricevere il rimborso dei giorni illegittimamente erosi da parte degli operatori con la fatturazione ogni 28 giorni.

A questo proposito, si ricorda che la delibera AGCOM 269/18/CONS confermata dal Consiglio di Stato prevede un ristoro, in maniera automatica, tramite la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi.

Il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri clienti dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 Giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione da 28 giorni a base mensile.

Non si tratterebbe quindi di un vero e proprio accredito diretto in fattura, ma di un cambiamento nel periodo di fatturazione della bolletta, a cui verrebbero aggiunti i giorni illegittimamente erosi, senza che questi vengano fatti pagare.

Invece, alcuni operatori stanno già proponendo ai propri clienti di richiedere (quindi non in maniera automatica) un rimborso in denaro da accreditare direttamente in fattura.

Questa modalità, adottata principalmente da Vodafone e Wind Tre, è stata criticata da Federconsumatori, che aveva sottolineato come condotte del genere siano fuorvianti, poiché il CdS ha definitivamente respinto i ricorsi e confermato la delibera AGCOM.

Anche nell’intervista di MondoMobileWeb all’avvocato Paolo Florio, rappresentante del Movimento Consumatori, quest’ultimo si era espresso a tal proposito affermando che gli operatori dovrebbero sempre fare presente al cliente che il suo diritto a ottenere il rimborso è automatico e non richiede alcuna azione.

Si ricorda infine che sia le misure di compensazione che i rimborsi coinvolgono solo i clienti di rete fissa (non di rete mobile) che hanno subito la fatturazione a 28 giorni e che sono ancora clienti del proprio operatore.

La questione del rimborso per gli ex clienti coinvolti dalla fatturazione a 28 giorni che nel frattempo hanno cambiato operatore, come spiegato dall’avvocato Paolo Florio, risulta ancora aperta e bisognerà attendere per comprendere esattamente quale sarà la disciplina adottata.

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