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I programmi dell’AGCOM per il futuro: scorporo rete TIM, tecnologia 5G e maggiore trasparenza

Nella giornata di ieri, l’AGCOM ha presentato la sua relazione annuale per il 2019. In un periodo in cui il mercato delle telecomunicazioni sta subendo una forte spinta competitiva, sono numerosi i traguardi raggiunti dall’Autorità. Adesso, per l’immediato futuro, l’AGCOM continuerà ad attenersi al piano strategico 2017-2019.

L’AGCOM continuerà a regolamentare il mercato dei servizi di telecomunicazione. principalmente con lo scopo di promuovere la concorrenza infrastrutturale e l’adozione dei servizi a banda ultra-larga in più strati della popolazione italiana.

Proseguirà dunque l’attività di definizione di regole per le infrastrutture di nuova generazione di rete fissa, ovvero FTTC, FTTB e FTTH, e di rete mobile, vale a dire LTE e 5G.

Sempre con riguardo alle questioni infrastrutturali a livello settoriale, si ricorda che l’AGCOM sarà impegnata nel concludere l’analisi dei mercati dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa e nel valutare attentamente il progetto di separazione societaria della rete di accesso di TIM, che è stato già notificato.

Inoltre, per facilitare la migrazione tra operatori di clienti su reti in fibra, verranno definite delle nuove procedure di passaggio per utenti che utilizzano di fatto le reti FTTH di operatori wholesale diversi da TIM.

Sempre in tema di infrastrutture, l’Autorità continuerà a sviluppare e ad aggiornare la piattaforma per la mappatura delle reti a banda larga, anche in collaborazione con il BEREC, l’Autorità Europea per le comunicazioni.

trasparenza AGCOM rete TIM

Per quanto concerne invece lo spettro radio allocato, l’Autorità ha intenzione di favorire la destinazione di nuove risorse frequenziali per le telecomunicazioni anche grazie a più strette collaborazioni con il Radio Spectrum Committee e altri organismi europei.

Chiaramente, gli sforzi si concentreranno principalmente sulla nuova tecnologia 5G, per la quale l’Autorità e il MiSE mirano a promuovere uno sviluppo rapido e sostenibile, come stabilito dal Piano d’azione per il 5G della Commissione europea.

Entrando più nel dettaglio, l’AGCOM lavorerà sulle modalità di sincronizzazione nell’impiego della banda 3400-3800 MHz e sulle modalità di accesso in leasing alla banda 3600-3800 MHz. Grande attenzione sarà rivolta anche alla condivisione delle frequenze a 26 GHz.

Per finire, il report dell’AGCOM si concentra sugli interventi direttamente rivolti a tutelare l’utenza, soprattutto in termini di maggiore trasparenza. In primo luogo, verranno monitorate le azioni degli operatori per adeguarsi alle nuove linee guida in materia di costi per la dismissione o il trasferimento dell’utenza e al Regolamento sul modem libero.

Nell’ambito del servizio universale, invece, saranno definiti i nuovi criteri di distribuzione sul territorio delle postazioni di telefonia pubblica e verrà monitorata l’applicazione della delibera sulle agevolazioni per non udenti e non vedenti, con la possibilità di estendere la platea dei destinatari.

Inoltre, verrà sviluppata una piattaforma web gratuita per misurare la qualità istantanea della connessione a internet e verranno revisionati tutti i regolamenti della piattaforma di risoluzione delle controversie online, Conciliaweb, con lo scopo di renderla meno macchinosa e più accessibile ad alcune categorie di utenti con conoscenze informatiche poco spiccate.

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