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AGCM: slitta la chiusura del procedimento per condotte anticoncorrenziali di TIM nel mercato fibra

L’AGCM ha nuovamente differito al 30 Settembre 2019 la chiusura del procedimento sulle condotte di TIM nel mercato di rete fissa. Il procedimento, risalente al Giugno del 2017, era stato aperto per accertare l’esistenza di violazioni della normativa a tutela della concorrenza con riferimento alle gare Infratel e alla copertura in fibra del territorio italiano.

Le segnalazioni all’Antitrust erano pervenute da Infratel, Open Fiber, Wind Tre e Vodafone. L’Autorità aveva esaminato le condotte poste alla sua attenzione, tra le quali emergevano possibili violazioni della normativa in termini di abusi volti ad ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel per ritardare l’ingresso di un nuovo operatore.

Come si leggeva nel documento ufficiale, il provvedimento n. 26656 del 28 Giugno 2017, la strategia di TIM avrebbe potuto “scoraggiare l’ingresso di nuovi operatori di rete, segnatamente Open Fiber, e minare la sostenibilità degli investimenti nelle reti FTTH previsti per le aree bianche, favorendo soluzioni tecnologiche dinamicamente meno efficienti”.

Inoltre, alcune scelte strategiche di TIM avrebbero potuto ostacolare le gare Infratel: è il caso dello spostamento di importanti investimenti dalle aree grigie alle aree bianche, proprio al termine della mappatura realizzata per le gare, oppure dei diversi ricorsi e segnalazioni alle Autorità, che hanno determinato “uno stato di incertezza in merito ai tempi di svolgimento e conclusione delle procedure di gare e, conseguentemente, a quelli di realizzazione degli investimenti in FTTH da parte del concessionario”.

Per finire, è stata evidenziata una possibile strategia abusiva di TIM “volta ad accaparrarsi preventivamente la clientela sul nuovo segmento dei servizi di telecomunicazioni al dettaglio a banda ultralarga”, prevalentemente tramite l’impiego di dinamiche di lock-in dei clienti.

L’Antitrust, nel corso del procedimento, ha poi esteso l’oggetto dell’istruttoria con lo scopo di accertare eventuali altre violazioni della normativa riconducibili a un abuso di posizione dominante. Essenzialmente per questa ragione e per le numerose istanze di proroga delle parti in causa, il procedimento in questione si protrae da ormai quasi due anni.

La chiusura era stata fissata al 31 Maggio 2019, ma con l’ultima delibera del 10 Aprile 2019, l’Autorità ha accolto una nuova istanza di TIM e differito la chiusura del procedimento al 30 Settembre 2019, al fine di garantire l’esercizio del diritto di difesa e il contraddittorio.

Si ringrazia Andrea per la segnalazione.

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