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Anche Xiaomi collabora al progetto Android Q Beta con il Mi 9 e il Mi MIX 3 5G

Anche Xiaomi inizia a collaborare al progetto Android Q Beta, permettendo agli sviluppatori e ai tester di sperimentare l’ultima versione di android su due suoi modelli, ovvero lo Xiaomi Mi 9 e lo Xiaomi Mi MIX 3 5G.

La notizia è stata diffusa dall’azienda con un comunicato ufficiale, in cui si evidenziano le principali specificità del nuovo sistema operativo, che permetterà di rafforzare la privacy e la sicurezza per gli utenti, abilitando anche numerose altre funzioni per la produttività e la personalizzazione.

Il nuovo Android Q offre infatti la possibilità di selezionare un tema scuro, che modifica totalmente l’interfaccia permettendo anche di risparmiare batteria.

Inoltre, sarà introdotta una navigazione nel menù tramite gesture, per avvantaggiare i proprietari di dispositivi borderless con schermi particolarmente generosi in termine di dimensioni.

Anche sul fronte delle notifiche, Android Q andrà ad aggiornare quanto fatto con le ultime versioni del sistema operativo, permettendo di scegliere a quali tipi di notifiche associare un suono o una vibrazione e quali invece rendere silenti fino allo sblocco del telefono.

Inoltre, secondo quanto riportato da Google, Android Q aggiungerà anche una piattaforma di supporto per il 5G, permettendo di sviluppare o modificare le app per intercettare la rete di nuova generazione.

Xiaomi Android Q
Lo Xiaomi Mi Mix 3 5G è uno degli smartphone che supportano la beta di Android Q.

Xiaomi ha predisposto una pagina del suo sito ufficiale per il programma Android Q Beta, con la possibilità di scaricare il materiale necessario. L’azienda suggerisce però, prima di iniziare, di effettuare un backup dei dati salvati nel primo dispositivo. Sarà poi sufficiente scaricare la versione beta relativa al dispositivo Xiaomi prescelto ed eseguire un fastboot update.

L’azienda segnala che la versione di Android Q disponibile sul suo sito non è quella definitiva e che diverse caratteristiche sono ancora essere in fase di sviluppo, dunque potrebbero non funzionare come ci si attenderebbe.

Nello specifico, per la beta dello Xiaomi Mi 9, l’azienda cinese segnala diversi problemi ancora non risolti. Ad esempio, la sveglia potrebbe non funzionare con il telefono spento, il dispositivo potrebbe riavviarsi improvvisamente quando si seleziona l’opzione “wireless display” e potrebbe riuscire impossibile aggiungere una nuova impronta digitale per lo sblocco. Inoltre, alcune applicazioni potrebbe smettere di funzionare in determinate situazioni.

Chiaramente, anche la variante per Mi Mix 3 5G non è ancora perfettamente ottimizzata. Al momento, i problemi riscontrati sono simili a quelli riportati per il Mi 9, a cui si aggiunge il possibile crash dell’app Impostazioni se viene attivata la modalità di regolazione automatica della luminosità. Xiaomi ricorda che è comunque possibile ritornare alle impostazioni di fabbrica sempre tramite fastboot.

Come è possibile leggere sulla pagina dedicata del progetto, la versione beta ufficiale del nuovo aggiornamento è già disponibile anche per i seguenti dispositivi: Asus ZenFone 5Z, Essential Phone, Huawei Mate 20 Pro, LG G8, Nokia 8.1, OnePlus 6T, OPPO Reno, realme 3 Pro, Sony Xperia XZ3, TECNO SPARK 3 Pro, Vivo X27, Vivo NEX S, Vivo NEX A, Google Pixel 3, Google Pixel 3 XL, Google Pixel 2, Google Pixel 2 XL, Google Pixel e Google Pixel XL.

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