Telecomunicazioni

AGCOM fa il punto sulla distribuzione delle cabine telefoniche sul territorio italiano

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica per la revisione della gestione degli impianti di telefonia pubblica. Questa consultazione pubblica è corredata da un’analisi della copertura delle postazioni di telefonia pubblica, vale a dire le cabine telefoniche, nel territorio nazionale, la densità con la quale esse sono presenti nei vari comuni e uno studio sulla domanda ed offerta delle cabine telefoniche relativo agli usi che i residenti in Italia ne fanno.

Dallo studio portato avanti da AGCOM emergono dei dati volti all’incontro tra domanda ed offerta in relazione ai servizi di telefonia pubblica. Per quanto riguarda l’offerta pubblica dei servizi telefonia, dal 2010 al 2017 vi è stata una riduzione di oltre il 55% delle cabine telefoniche, che sono passate da circa 43.000 a 19.000 unità, mentre il numero di chiamate effettuate dalle PTP si è ridotto di circa l’80%, con i minuti di chiamate che hanno subito una riduzione, in linea con il numero di chiamate effettuate, dell’85%.

La riduzione del numero di chiamate che passano da 96 milioni a poco più di 18,6 milioni ed il numero di minuti delle chiamate prese in considerazione da 128 milioni di minuti a 20 milioni, è da tenere conto se confrontato invece con il numero di chiamate di emergenza effettuato dalle PTP. Il numero di chiamate d’emergenza infatti è diminuito in misura inferiore rispetto a questi ultimi dati, con una riduzione del 65% delle chiamate d’emergenza. Se si considera una percentuale delle chiamate d’emergenza rispetto a quelle di natura ordinaria, la percentuale di esse sta al 2,3% delle chiamate totali nel 2017, un numero che è doppio rispetto ai dati del 2010.

La riduzione del numero di PTP ha anche comportato un numero crescente di opposizioni accolte dall’AGCOM per la dismissione delle postazioni. Dal 2010 al 2017 infatti ogni lotto di PTP da rimuovere ha riscontrato la presenza del 6% di opposizioni relative alla rimozione delle postazioni, ad eccezione dell’anno 2017 in cui le opposizioni sono state in numero superiore al 22% rispetto al lotto di riferimento.

Ogni anno aumenta anche il numero di opposizioni accolte dall’AGCOM, che passa dal 20,7% del 2010 fino ad un picco dell’83% registrato nel 2015, evidenziando come la progressiva diminuzione del numero delle postazioni porti ad un aumento delle cabine che effettivamente non possono essere smantellate e da qui il numero crescente di opposizioni accolte.

In questa analisi viene preso in considerazione non solo il numero di cabine, di chiamate e minuti da esse effettuate, ma anche la copertura delle postazioni nel territorio italiano. La distribuzione delle PTP risulta essere molto disomogenea, con la maggior parte delle postazioni collocate nei maggiori comuni d’Italia per popolazione, con particolare densità in tutti quei comuni ad alta urbanizzazione.

La distribuzione delle cabine telefoniche vede il 47,1% delle postazioni collocate nel Nord Italia, il 19,1% al Centro Italia ed il 33% nel Sud e nelle Isole. I Comuni italiani ad avere delle cabine sono in totale 2720, a fronte dei 5258 che invece ne risultano sprovvisti. Questi dati sono ulteriori indici di disomogeneità nella distribuzione territoriale delle PTP quando si evidenzia come l’80% delle postazioni si trovi all’interno di soli 548 Comuni, con i primi 10 Comuni italiani che contano la presenza del 27% delle postazioni totali.

La distribuzione pro capite media delle PTP è di una postazione ogni 3200 persone, ma questi sono numeri altamente generici se si considera che la media non riflette come ad una maggiore popolazione dei comuni corrisponda un numero più alto di postazioni. La correlazione tra numero di abitanti e numero delle cabine telefoniche è rafforzata dalla distribuzione geografica delle postazioni: dalle analisi infatti emergono dei dati che evidenziano come il 65% delle cabine si trovi ad una distanza media di meno di 250 metri l’una dall’altra, mentre l’80% di esse si trovi ad una distanza media di meno di 500 metri.

I dati di distribuzione geografica confermano come i comuni ad alta urbanizzazione siano più coperti dalle cabine telefoniche, che sono distribuite in maniera molto concentrata nella maggior parte dei casi, dato appunto non solo il tasso di urbanizzazione ma anche la distribuzione disomogenea delle postazioni nei maggiori comuni italiani per popolazione residente. I dati presi in analisi dimostrano infine come la copertura delle cabine sul territorio nazionale, data la natura disomogenea della distribuzione territoriale, si estenda soltanto al 43,5% della popolazione italiana.

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