Call Center licenzia 30 interinali a L’Aquila: Cisal Comunicazione chiede incontro al Ministero del Lavoro
A l’Aquila, l’azienda Customer 2 ha licenziato trenta lavoratori interinali dopo due anni di attività. Il coordinatore nazionale del settore call center di Cisal Comunicazione e presidente di Lavoriamo per l’Aquila, Venanzio Cretarola, si è espresso sull’accaduto, condannando l’operato del call center.
Secondo le parole di Venanzio Cretarola, riportate in un comunicato stampa, la notizia del licenziamento dei trenta impiegati è stata accolta dal silenzio e dall’indifferenza delle maggiori associazioni cindacali.
Customer 2, che aveva rilevato oltre 250 licenziati di GLOBNET, con mandato Wind Tre, ha deciso di interrompere il lavoro interinale di trenta lavoratori senza rispettare, secondo Cretarola, la legge sulla clausola sociale che garantisce la continuità occupazionale in caso di cambio di gestore del servizio.
Inoltre, stando esclusivamente alle dichiarazioni del Coordinatore Nazionale, quasi 200 altri lavoratori dell’azienda hanno visto un aumento del proprio orario di lavoro, che potrebbe fare pensare a un bilanciamento complessivo con i trenta interinali licenziati nei giorni scorsi.
Secondo Cretarola, quanto fin qui accaduto costituisce un campanello d’allarme che non può non essere ascoltato: esisterebbe infatti anche “un evidente rischio di delocalizzazione surrettizia del lavoro finora svolto a L’Aquila”. In tal senso, sembrerebbe infatti che si stia procedendo ad assumere circa 80 nuovi lavoratori nel comune di Battipaglia, in provincia di Salerno. Ma non ci sono evidenze di altro genere a sostegno di questa affermazione.
A nome quindi di Cisal Comunicazione, il Coordinatore Nazionale chiede l’immediato reimpiego in somministrazione di tutti i lavoratori interessati. In caso contrario, continua Cretarola, si lederebbero i diritti di continuazione occupazionale con il nuovo gestore.
Inoltre, è stato reso noto che CISAL Comunicazione ha già provveduto a inviare alcune richieste di incontro urgente e delle diffide a Customer 2 e a Wind Tre, in quanto committente, oltre che al Ministero del Lavoro, alla Regione Abruzzo e al Comune dell’Aquila, al fine di garantire il pieno rispetto dell’articolo 1, comma 10, della legge 11/2016 e dell’accordo sindacale Asstel– Cgil Cisl Uil sottoscritto in data 30 Maggio 2016.
Tale accordo è stato sottoscritto proprio con lo scopo di gestire il personale in tutti i casi di cambio appalto per le attività di call center in outsourcing svolte per il medesimo committente, come nel caso in questione.
Per finire, in assenza di risposte immediate, è stata già annunciata una mobilitazione pubblica dei lavoratori che solleciteranno la partecipazione di tutti i colleghi ed ex colleghi, anche di altri call center del territorio. Non è al momento giunta alcuna risposta ufficiale da parte dell’azienda Customer 2.
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