Wind Tre collabora al progetto 5GCity per la definizione dei requisiti di rete dei servizi multimediali
Wind Tre sta collaborando al progetto 5GCity, il programma europeo per la rete di nuova generazione, con lo scopo di sviluppare servizi di quinta generazione in Italia. Il contributo di Wind Tre si concentrerà sulla definizione dei requisiti di rete 5G per i nuovi servizi multimediali.
È quanto reso noto da un comunicato dell’operatore, che sottolinea la valenza del progetto internazionale, finanziato dalla Commissione Europea all’interno di Horizon2020, il Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione.
Nello specifico, 5GCITY è un’iniziativa coordinata dal centro di ricerca spagnolo chiamato i2CAT, con lo scopo di costituire una piattaforma aperta in grado di estendere il modello cloud centralizzato al fine di supportare lo sviluppo di una serie di soluzioni e tecnologie dedicate alle cosiddette Smart Cities in Europa.
5GCITY implementa il modello Neutral Host che permette di ottimizzare i costi e le funzionalità della rete: con questo modello, il proprietario della singola infrastruttura offrirà porzioni di capacità di rete ai diversi possibili service provider del 5G. Lo scopo è quello di creare dei network di telecomunicazioni che possa garantire un maggiore riutilizzo delle infrastrutture già esistenti. Per fare ciò, è di rilevante importanza l’apporto delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese locali.
Sono anche previste delle dimostrazioni finali, a Barcellona, Bristol e Lucca, volte a valutare attentamente gli ecosistemi 5G. Il comunicato stampa di Wind Tre si sofferma sull’evento del Lucca Comics and Games, in cui il progetto 5GCITY sta testando soluzioni in grado di garantire massima copertura e connettività in spazi caratterizzati da un’elevata concentrazione di soggetti connessi alla rete.
Sempre a Lucca, continuerà il testing anche in occasione di altri eventi internazionali, come il Lucca Summer Festival, Photolux e il Forum Europeo Digitale.
Come accennato, il contributo di Wind Tre si sofferma sulla definizione dei requisiti di rete che permettono di creare servizi innovativi riguardanti la fruizione di contenuti multimediali, come l’Ultra HD, i video 360 gradi, la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e le immagini a supporto di servizi per la sostenibilità ambientale.
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