Iliad: Gasparri interroga i Ministri sulla possibile violazione della normativa italiana per la difesa nazionale dal terrorismo
Giovedì 26 Luglio 2018 il senatore del gruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha avviato al Senato un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Di Maio (Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali) e al Ministro Salvini (Interno), chiamandoli ad approfondire la questione “lavoro” nell’ambito del nuovo quarto operatore nazionale Iliad.
Un periodo molto particolare per Iliad, dopo l’interrogazione parlamentare di Annamaria Parente del PD sull’applicazione delle normative vigenti in materia di antiterrorismo, ora arriva anche quella di Maurizio Gasparri.
Nello specifico Gasparri afferma che, qualche tempo fa l’attuale Amministratore delegato di Iliad, Benedetto Levi, in un’intervista aveva parlato di circa 200 persone impiegate nella società, prefiggendosi l’obiettivo di arrivare nei prossimi anni a un migliaio di lavoratori, alcuni dei quali agganciati con contratti a progetto.
Ed è proprio in merito a queste dichiarazioni che Maurizio Gasparri, alla 27° seduta pubblica della 18° legislatura, tenutasi Giovedì 26 Luglio 2018, ha avanzato la sua intervista, per chiarire il suo dubbio sul numero effettivo di lavoratori attualmente impiegati nel settore vendite di Iliad, che se uguale a quello di cui parla Levi, sarebbe troppo esiguo, specialmente se messo in confronto con il numero di occupati degli altri operatori concorrenti.
Il senatore di FI chiede quindi di sapere se i Ministri sopra citati, ciascuno per le proprie competenze, sappiano “degli investimenti della nuova azienda in termini occupazionali, nonché delle iniziative che Iliad Italia SpA intenda porre in essere per garantire adeguati livelli occupazionali sul territorio nazionale“. Aggiungendo inoltre se secondo loro sarebbe opportuna l’attivazione di un’indagine che abbia lo scopo di accertare eventuali violazioni di Iliad della normativa italiana sulla difesa nazionale dal terrorismo.
Nella stessa giornata è però arrivata, attraverso un comunicato stampa, la risposta del gruppo francese con il quale si è così espresso: “Iliad ha già creato in Italia circa 1500 posti di lavoro, tra diretti e indiretti. È presente su tutto il territorio italiano con 12 uffici per continuare il lavoro di sviluppo della propria infrastruttura di rete.“
Come già detto, soltanto il giorno precedente, ovvero Mercoledì 25 Luglio 2018, l’operatore Iliad era stato giò tirato in ballo dai senatori: Parente, Margiotta,Giacobbe, Alfieri, Cucca, Garavini e Astorre in un’altra interrogazione parlamentare al Ministro Luigi Di Maio delle norme che disciplinano l’articolato processo di identificazione del soggetto che acquista una SIM.
Anche in quella occasione, l’operatore aveva ribadito la sua posizione, affermando che nessuna SIM viene attivata se non dopo che venga convalidata l’identità degli acquirenti.
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