Luigi Di Maio è il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico
Con l’insediamento del Governo di Giuseppe Conte dello scorso venerdì 1° Giugno 2018, Luigi Di Maio ha assunto la carica di Ministro dello Sviluppo Economico.
Come pubblicato anche nel sito www.sviluppoeconomico.gov.it:
Luigi Di Maio ha giurato il 1° Giugno 2018 al Quirinale come Vicepresidente del Consiglio e come Ministro dello Sviluppo economico e Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il 31enne di Avellino è il capo politico del Movimento 5 Stelle, forza politica che ha contribuito a formare il nuovo governo insieme con la Lega Nord di Matteo Salvini. L’accordo politico che ha portato alla nascita del governo battezzato “del cambiamento” si basa su linee programmatiche comuni concordate sulla scorta dei programmi elettorali presentati da ciascuno prima del voto del 4 Marzo 2018.
“Il Ministero si occupa, in materia di telefonia, di temi quali i numeri a sovrapprezzo, la gestione delle risorse di numerazione e l’evoluzione della telefonia mobile e delle sue applicazioni”, si legge sul sito sul portale del Ministero dello Sviluppo Economico riguardo alle competenze che esso ricopre in materia di telefonia.
Proprio a tal riguardo sarebbe ancora aperta in questi giorni la partita per la delega alle telecomunicazioni del Ministero. Quest’ultima è oggetto di una delle più aspre contese fra il Movimento e la Lega nei giorni che precedono la nomina dei 43 tra viceministri e sottosegretari. Di Maio, secondo l’Huffington Post, vorrebbe mantenere la delega per sé, ma la Lega potrebbe ottenerla affidandola ad Armando Siri e cercando così di attenuare le preoccupazioni di Silvio Berlusconi.
Altra questione che colpirà il mondo della telefonia sarà l’assegnazione della presidenza di Cassa depositi e prestiti, società a partecipazione statale comproprietaria di Open Fiber. Il favorito secondo Adnkronos sembra essere Massimo Tononi.
Da capo di un Ministero che si occupa anche dello sviluppo tecnologico delle comunicazioni il leader del Movimento 5 Stelle dovrà rifarsi ai punti contenuti nel programma elettorale in questo campo. Analizzando quanto proposto, il Movimento è a favore della partecipazione e della gestione pubbliche della rete nazionale, dell’agevolazione dell’accesso di tutti i fornitori alle aste per la rete 5G e della creazione di strumenti per sviluppare le conoscenze digitali tra le categorie più disagiate.
A ciò si aggiungono anche la realizzazione di una governance digitale unificata, con la creazione di un unico organismo che diriga le scelte in questo settore, e la diffusione delle nuove tecnologie nel mondo bancario e finanziario.
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