Apple fa shopping: acquista Shazam ma l’Antitrust UE indaga sul caso
L’acquisto di Shazam da parte di Apple, annunciato durante il mese di Dicembre 2017, è stato bloccato dall’Antitrust di Bruxelles, dopo varie segnalazioni arrivate lo scorso Febbraio, da parte di differenti paesi alla Commissione europea, come: Austria, Francia, Norvegia, Svezia, Spagna, Islanda ed anche Italia, accusando Apple di voler ottenere troppo potere e di andare contro le regole di giusta concorrenza con l’acquisizione diretta dell’applicazione. Questi, sono i temi principali che hanno spinto l’Antitrust ad analizzare bene la situazione, cercando di comprendere se i dubbi sulla futura partnership, sono fondati ed eventualmente risolverli, anche con la possibilità di dover bloccare l’ipotetica fusione.
L’applicazione che permette agli utenti di trovare la canzone desiderata con un semplice gesto, sviluppata dalla Shazam Entertainment, fondata nel 1999 da Chris Barton, Philip Inghelbrecht, Avery Wang e Dhiraj Mukherjee, con sede a Londra, è stata posta al centro dell’attenzione, dopo la conferma d’acquisto dell’app da parte di Apple, arrivata da Cupertino, sede dell’industria statunitense, fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne.
Si parla di un accordo di oltre 400 milioni di dollari, secondo affare importante concluso dall’industria di Cook, dopo quello fatto nel 2014 di Beats.
Tuttavia, Shazam è già stato inserito all’interno del mondo della mela, tramite Siri. Inoltre, nel corso degli anni, ha raggiunto un elevato numero di utenti, permettendo la ricerca di vari brani musicali, registrando un frammento della canzone interessata da qualsiasi fonte, diventando un’app effettiva il 10 Luglio 2008, quando ha fatto ingresso nel mondo dell’App Store, arrivando due mesi dopo su Android. Ad oggi gli ultimi dati, confermano che sia stata scaricata più di un miliardo di volte.
Il desiderio di cooperazione con Shazam, è riscontrabile anche in Italia, dato che recentemente, è stato chiuso un accordo con MusixMatch, un catalogo composto da testi di canzoni, fondato da Massimo Ciociola nel 2010, con sede a Bologna. L’azienda appena citata, ha effettuato la collaborazione, così da poter rilevare la canzone, tramite le funzionalità offerte da Shazam, collegando l’utente direttamente al testo. Tim Cook, amministratore delegato dell’industria statunitense, ha colto la necessità di effettuare anch’esso una coesione vantaggiosa con la discussa app musicale, dichiarando: “Siamo entusiasti del fatto che Shazam e il suo talentuoso team si uniranno ad Apple”.
L’esaltazione di Cook ed il suo team, è stata obbligata a mettere un freno sulla questione, a causa dell’indagine avviata dall’Antitrust di Bruxelles, contenente le varie preoccupazioni sollevate dalla Commissione Europea, quali: la possibilità di ridurre e danneggiare la concorrenza del mercato musicale, a scapito di varie applicazioni come Youtube e Spotify ed infine, i vantaggi che Apple potrebbe ottenere da questa partnership.
Infatti, l’acquisizione di dati sensibilmente importanti, permetterebbero all’industria statunitense, di condizionare i clienti, limitando l’accesso ad altri servizi avendo l’esclusiva, creando una sorta di “reazione a catena” : una volta rilevata la canzone scelta, l’utente sarà direttamente collegato ai servizi Apple quali iTunes ed Apple Music.
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