Wind rimborsa i clienti che avevano pagato il costo del rinnovo delle offerte con la percentuale dell’8,6% anzichè 8,3%

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In riferimento al riproporzionamento del costo di rinnovo delle offerte a 28 giorni verso il mensile e alla recente modifica della percentuale applicata, per i soli rinnovi effettuati dal 3 al 15 aprile 2018, l’operatore di telefonia mobile Wind sta iniziando a restituire, tramite credito telefonico, la differenza tra quanto addebitato nel precedente rinnovo e il costo calcolato applicando la nuova percentuale del +8.3% anzichè +8,6%.

Secondo quanto riportato dall’Assistenza Clienti Wind e da altre fonti verificate, il riaccredito verrà arrotondato a favore del cliente a 10 centesimi, per tutti gli importi inferiori a questo valore. Il periodo dei rimborsi iniziano oggi 19 Aprile 2018 e termineranno il 2 Maggio 2018.

Tutti i clienti Wind coinvolti riceveranno il seguente sms informativo: “Gentile Cliente ti ricordiamo che le offerte si rinnovano su base mensile. Ti informiamo inoltre che, per le opzioni originariamente a 28gg, dal prossimo rinnovo la variazione del costo nominale passera’ dal +8,6%, precedentemente comunicato ed eventualmente già applicato, al +8,3% con conseguente diminuzione della spesa annuale. Ti abbiamo appena riaccreditato sul credito telefonico la differenza relativa al rinnovo precedente. Verifica l’accredito sull’App MyWind o sull’area clienti di wind.it

Ricordiamo che i clienti di rete fissa e gli abbonati di Wind saranno informati direttamente nella prima fattura mensile. Con la partenza degli SMS, l’Area Clienti del sito ufficiale dell’operatore, l’IVR 155 e le App associate sono state aggiornate con i nuovi costi e la nuova comunicazione.

Questa decisione di Wind nasce dopo la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), che aveva comunicato il 21 Marzo 2018 che, FastWeb, Tim, Vodafone, Wind Tre dovevano sospendere, nelle more del procedimento, l’attuazione della presunta intesa oggetto del procedimento avviato con Delibera del 7 Febbraio 2018, concernente la determinazione del “repricing” comunicato agli utenti, e che, per l’effetto, ogni operatore deve definire i termini della propria offerta di servizi in modo indipendente dai concorrenti.

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