Fatturazione mensile: il nuovo punto della situazione sui principali operatori, a seguito del provvedimento dell’Antitrust del 21 Marzo 2018
Il 5 Aprile 2018 è scaduto il termine utile, imposto dalla legge n. 172/2017 sulla fatturazione mensile delle offerte di telefonia fissa e mobile che obbligava gli operatori a convertire le offerte con cadenza di rinnovo ogni 4 settimane su base mensile. Di seguito stiliamo un punto della situazione aggiornato sui principali gestori, a seguito della richiesta agli operatori, della sospensione dell’intesa e della definizione autonoma della propria offerta da parte dell’antitrust.
In pratica, quindi, i servizi e le eventuali promozioni attive sulle proprie SIM ricaricabili o su rete fissa e abbonamenti, hanno subito delle modifiche e si rinnovano mensilmente, non più ogni 4 settimane.
In occasione dell’adeguamento degli operatori di telefonia nel rispetto della legge 172 del 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha comunicato il 21 Marzo 2018 che FastWeb, Tim, Vodafone, Wind Tre sospendano, nelle more del procedimento, l’attuazione della presunta intesa oggetto del procedimento avviato con Delibera del 7 Febbraio 2018, concernente la determinazione del “repricing” comunicato agli utenti, e che, per l’effetto, ogni operatore definisca i termini della propria offerta di servizi in modo indipendente dai concorrenti.
Dopo quest’azione intrapresa dall’Agcm (Antitrust), alcuni operatori telefonici hanno fatto un passo indietro, modificando ulteriormente le condizioni che avevano stabilito precedentemente. Riassumiamo insieme quindi, quali sono ad oggi le novità ufficializzate dai gestori telefonici.
Sottolineiamo che sono stati interessati dalla legge anche gli operatori che offrivano opzioni tariffarie con rinnovo ogni 30 giorni, in quanto anch’essi si sono dovuti adeguare al rinnovo mensile a data certa, significa infatti che adesso la data di rinnovo coinciderà sempre con il giorno di attivazione. Ad esempio, se l’offerta viene attivata il 28 Ottobre, i successivi rinnovi avverranno sempre il giorno 28 di ciascun mese, ossia il 28 Novembre, il 28 Dicembre, il 28 Gennaio e così via.
Nel caso di rinnovi che capitano nell’ultimo giorno del mese, si considera come data certa, l’ultimo giorno di ogni mese successivo, a prescindere che sia il trentesimo o il trentunesimo. Quindi, esemplificando, se è stata attivata un’offerta il 31 Marzo, i rinnovi successivi cadranno in data 30 Aprile, 31 Maggio, 30 Giugno e così via.
In materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi nel campo della telefonia, delle reti televisive e delle comunicazioni elettroniche, la legge sancisce il periodo mensile o i suoi multipli come lo standard minimo nelle condizioni generali di contratto, prevedendo sanzioni e rimborsi da parte degli operatori che dovessero violare le disposizioni della nuova legge (MondoMobileWeb ha già spiegato il contenuto delle nuove disposizioni approvate).
VODAFONE
Vodafone Italia ha ufficialmente iniziato le rimodulazioni delle condizioni dei servizi per i clienti privati ricaricabili dal 25 Marzo 2018 mentre per i clienti privati in abbonamento mobile e rete fissa dal 5 Aprile 2018.
Inizialmente come da noi riportato nel precedente articolo sul punto della situazione della tredicesima delle tariffe, aveva previsto oltre al ripristino del mese come periodo di cadenza del rinnovo delle proprie offerte, anche un aumento dell’importo di ciascun rinnovo dell’8,6%.
Tale aumento in realtà non è stato attuato, infatti Vodafone il 23 Marzo 2018, ha ufficializzato l’assenza di aumenti di prezzo del canone mensile delle offerte di telefonia mobile e fissa.
Quindi riassumendo: la spesa complessiva mensile non è cambiata, il numero di rinnovi mensili delle offerte si è ridotto da 13 a 12 ed il bundle delle offerte è rimasto uguale a quello precedente, ma usufruibile per un mese intero e non più per 28 giorni. Tutto ciò, sia per le offerte ricaricabili mobili che per i clienti di rete fissa e i clienti in abbonamento.
Tuttavia, ci sono delle novità ulteriori, infatti dal 27 Maggio 2018 cambiano le condizioni tariffarie di alcune offerte mobili prepagate, le quali subiranno un aumento del rinnovo mensile che varierà da 0,69 euro a 1,49 euro.
Tutti i clienti Vodafone coinvolti da tale nuova rimodulazione riceveranno (o hanno già ricevuto) una comunicazione via SMS. In alternativa è possibile contattare dalla propria SIM il numero gratuito 42590 per conoscere il nuovo prezzo applicato.
Teniamo a sottolineare che le rimodulazioni del 27 Maggio 2018 non colpiranno i nuovi clienti passati a Vodafone dopo il 18 Aprile 2018. Infatti ci è stato comunicato che tutte le nuove linee e le offerte winback Vodafone Special attivate dopo tale giorno non subiranno questa rimodulazione
TIM
Per quanto riguarda la rete mobile, Tim si è adeguata per i nuovi e i già clienti, dal 5 Marzo 2018 mentre, per i clienti di rete fissa dall’1 Aprile 2018.
In questo caso l’adeguamento alle disposizioni della legge n. 172/17 del 4 Dicembre 2017 di Tim, è avvenuto mantenendo invariata la spesa annuale e aumentando il costo di ciascun rinnovo del 8,6% e il bundle di minuti, SMS e giga in maniera proporzionale per garantire gli stessi contenuti annuali delle offerte.
I destinatari di questa iniziativa sono tutti i clienti TIM mobile consumer con attiva almeno un’offerta con rinnovo a 7, 28 o 30 giorni. Tali consumatori possono cosi godere del Rinnovo a data certa.
A seguito pero dell’azione dell’Antitrust, Tim dall’ 8 Aprile 2018, ha ribassato il costo mensile delle offerte mobili dello 0,4%. Ad esempio, Tim Ten Go da 10,86 euro al mese, è passato a 10,816 euro al mese. I contenuti rimangono invariati e le offerte continuano a rinnovarsi con cadenza mensile con rinnovo a data certa, come prevede la legge.
Tale riduzione dello 0,4% è applicata ai prezzi in vigore dal 5 Marzo 2018, consultabili nella propria area clienti all’interno del sito ufficiale dell’operatore (MyTim Mobile).
Inoltre le offerte mobili i cui pagamenti sono addebitati sulla bolletta Tim di rete fissa (come ad esempio TIM Smart Mobile) o associate ad una linea fissa (ad esempio Tim 60+ in bolletta) sono sottoposte a vincoli di approvazione da parte dell’AGCOM. Non appena ottenuta tale approvazione, Tim comunicherà le nuove condizioni di offerta.
Per ulteriori dettagli in merito vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento su “Rimodulazione Tim: riduzione dello 0,4% dall’8 Aprile 2018 per tutte le offerte mobili“.
Per la rete fissa, invece, dal 1° Aprile 2017 le offerte e i servizi sono valorizzati e fatturati su base mensile e non più valorizzati ogni 4 settimane e fatturati ogni 8 settimane. Modifica che non interessa come abbiamo già detto, la spesa complessiva annuale ma che a causa della divisione di essa per 12 anziché per 13, vede maggiorato del 8,6% l’importo di ciascun canone di abbonamento.
In riferimento al provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM – Antitrust) del 21 Marzo 2018, l’operatore ex monopolista, pur contestandone la legittimità, provvederà a differenziare comunque la propria offerta attraverso azioni commerciali autonome. Non si conoscono ancora infatti, i dettagli della nuova rimodulazione perchè Tim sta aspettando la conferma dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
Informazioni più specifiche sono disponibili a “Linea Fissa: Tim conferma per adesso l’aumento del rinnovo dell’8,6%, ma aspetta l’ok dell’Agcom per nuove azioni commerciali dopo il provvedimento dell’Antitrust“.
Tim ha anche esteso il diritto di recesso come da noi riportato qui.
WIND TRE
Per la rete mobile prepagata i clienti Wind sono stati interessati dalla rimodulazione dal 3 Aprile 2018. Per la rete fissa e per i servizi in abbonamento dal 5 Aprile 2018 e si è trattato di addebito su base mensile con fatturazione bimestrale. Discorso diverso per chi ha sottoscritto un nuovo contratto di rete fissa dal 22 Gennaio 2018, poichè in questo caso è già avvenuto l’adeguamento.
Nello specifico delle offerte mobili ricaricabili, il costo dei piani tariffari, delle opzioni e dei servizi, si è adeguato in funzione della tipologia di rinnovo:
- Le offerte Wind con rinnovo settimanale hanno subito un aumento indicativo di 4,3 volte rispetto al precedente costo di rinnovo settimanale (ad esempio un’offerta con costo di rinnovo 1,51 euro ogni 7 giorni diventa 6,56 euro al mese), mentre i minuti, gli sms e i Giga inclusi nell’offerta sono stati incrementati indicativamente di 4,4 volte (ad esempio 250 minuti ogni 7 giorni diventano 1100 al mese);
- Le offerte Wind con rinnovo ogni 28 giorni sono state interessate da un aumento dell’ 8,6% del costo di ogni rinnovo rispetto all’attuale (ad esempio, un’offerta con costo di rinnovo 10 euro ogni 28 giorni diventa 10,86 euro al mese).
Per le offerte in abbonamento il discorso è diverso, infatti costo e contenuto delle offerte sono adesso applicati su base mensile, determinando quindi, la riduzione del numero dei rinnovi anche in questo caso, da 13 a 12 e un conseguente riproporzionamento del costo alla nuova durata dell’8,6%. Modifica che non ha comportato nessuna variazione della spesa annuale. E’ stato invece aumentato il bundle di minuti, SMS e giga del 10%.
Anche i clienti con offerta di telefonia fissa dal 5 Aprile 2018 si sono visti modificati sia il costo che il contenuto della propria opzione su base mensile, la riduzione del numero dei rinnovi nell’arco dell’anno ha determinato anche in questo caso, un riproporzionamento del loro costo alla nuova durata, pari all’8,6%. Tale modifica non ha comportato nessuna variazione della spesa annuale.
Per la rete mobile prepagata di Tre si le rimodulazioni sono partite il 24 Marzo 2018 per alcuni clienti e l’1 Aprile per altri.
Ecco con quali criteri:
- Opzioni con rinnovo ogni 28 giorni: il costo di rinnovo è stato incrementato dell’8,6% rispetto al precedente (ad esempio, un’offerta di 10 euro ogni 28 giorni diventa 10,86 euro al mese), mentre le soglie sono state incrementate del 10% (ad esempio 800 minuti ogni 28 giorni diventano 880 minuti al mese);
- Opzioni con rinnovo ogni 7 giorni: il costo di rinnovo ha subito un incremento indicativo di 4,3 volte rispetto a prima, e rinnovo settimanale (ad esempio un’offerta con costo di rinnovo 1,25 euro ogni 7 giorni diventa 5,43 euro al mese), mentre le soglie sono state incrementate indicativamente di 4,4 volte (ad esempio 250 minuti ogni 7 giorni diventano 1100 al mese);
- Opzioni con soglie giornaliere la variazione corrisponde ad un adeguamento proporzionale alla nuova durata mensile;
- Opzioni con rinnovo superiore al mese solare: il costo nominale di rinnovo è stato suddiviso in 12 addebiti e riproporzionato alla nuova durata, mentre le tariffe agevolate previste dall’opzione non sono cambiate.
Per i clienti con offerta 3FIBER/ADSL il noto brand a decorrere dal 5 aprile 2018, addebita il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi su base mensile e la fatturazione avviene con cadenza bimestrale.
Ma ATTENZIONE, a causa del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM – Antitrust) del 21 Marzo 2018, Wind Tre dal 16 Aprile 2018, ha introdotto una modifica che riguarda tutti i clienti Wind e 3 di rete mobile e rete fissa che sono stati coinvolti dall’aumento del costo di rinnovo del 8,6% sopra descritto.
Questo cambiamento consiste nel fatto che la variazione del costo nominale, ove prevista, non sarà più del +8,6% come precedentemente annunciato ma del +8,3%, con una conseguente diminuzione della spesa annuale.
Ciò significa che se la propria opzione si rinnova entro il 15 Aprile 2018, il cliente riceverà in automatico la differenza di quanto addebitato in eccesso.
Noi di MondoMobileWeb vi annunciamo che a partire dal 20 Aprile 2018, Tre ha iniziato ufficialmente la sua campagna SMS rivolta ai clienti che hanno ricevuto il passaggio alla fatturazione a mese solare, le cui opzioni sono passate al rinnovo mensile tra il 24 marzo e il 15 aprile 2018.
Dopo Tre, anche i clienti Wind, a partire dal 2 Maggio 2018, hanno ricevuto (o riceveranno) SMS informativi, che estendono il diritto di recesso a causa dell’incremento mensile, dapprima fissato all’8.6%, e poi rettificato all’8.3% da parte di Wind, in seguito all’intervento dell’Antitrust contro l’intesa tra operatori.
Il cliente potrà quindi godere, per via dell’estensione del suo diritto di recesso, di altri 30 giorni, che inizieranno a decorrere dal giorno di ricezione dell’SMS in questione.
Inoltre Wind Tre ha comunicato per i clienti 3 che riaccrediterà automaticamente la differenza tra l’importo addebitato e la suddetta variazione migliorativa per i rinnovi effettuati dal 24 Marzo al 15 Aprile 2018. Rimane invece invariato l’eventuale incremento del +10% di minuti, sms e Giga.
La procedura di rimborso partirà già nel mese di Maggio 2018 e l’operatore cercherà di gestire le operazioni per tutti i clienti nel più breve tempo possibile. Tutte le informazioni sono anche pubblicate sul sito ufficiale di Tre, nella sezione Avvisi.
Per informazioni più dettagliate è disponile l’approfondimento dedicato.
FASTWEB
Sul suo sito ufficiale, Fastweb aveva informato i consumatori che, a partire dal 26 Marzo 2018, il costo di tutte le offerte mobili ricaricabili sarebbe stato calcolato su base mensile, e cosi è stato. Lo stesso discorso vale per le offerte fisse e mobili in abbonamento, con la differenza che in questo secondo caso le rimodulazioni sono partite dal 5 Aprile 2018.
Precisiamo che questa variazione delle condizioni non ha comportato ulteriori oneri per i clienti e che il costo dell’offerta annuale non ha subito modifiche, semplicemente l’importo è calcolato mantenendo fisso l’attuale costo annuale per i servizi compresi nell’abbonamento e dividendo tale importo per dodici mensilità, invece di 13 rinnovi ogni 28 giorni.
Inoltre i clienti che usufruiscono di un’offerta fissa o mobile in abbonamento, dal 5 aprile, ricevono il Conto Fastweb il primo giorno di ogni mese, gratuitamente sulla propria e-mail e non devono più pagare i due canoni anticipati.
Per ulteriori dettagli in merito vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento su “Fatturazione Mensile: Fastweb si adeguerà a partire dal 26 Marzo 2018 per la telefonia mobile“
COOPVOCE
L’operatore in questione ha sempre fatturato le proprie offerte su base mensile e di conseguenza non ha avuto bisogno di adeguarsi alla nuova legge. Le opzioni tariffarie non hanno subito quindi alcuna modifica e come già avveniva, le offerte hanno continuato a rinnovarsi automaticamente lo stesso giorno del mese successivo alla data di attivazione come previsto dalla legge.
Per ulteriori dettagli cliccate su: “Fatturazione Mensile: tutte le offerte di CoopVoce prevedono già il rinnovo con data certa. In più “Servizio Restart” per far ripartire la propria offerta prima della scadenza“
POSTEMOBILE
In questo caso l’operatore virtuale del gruppo di Poste Italiane, per l’adeguamento dei clienti mobili, ha optato per aspettare l’ultimo giorno utile previsto dalla legge, ovvero il 5 Aprile 2018. E’ da allora infatti, che i piani tariffari si rinnovano su base mensile con data certa, garantendo per i piani con rinnovo ogni 28 giorni un risparmio annuale dell’8,6%.
In particolare il costo mensile del piano e delle opzioni è pari al prezzo attuale con rinnovo ogni 28 o 30 giorni ed è addebitato ogni mese lo stesso giorno.
I clienti di rete fissa PosteMobile Casa sono stati interessati dalla rimodulazione a partire dal 25 Marzo 2018, quando la loro spesa annuale si è ridotta. Poichè il canone adesso si rinnova una sola volta al mese anzichè ogni 28 giorni e sempre allo stesso prezzo.
Qui il nostro approfondimento: “PosteMobile: dal 5 Aprile 2018 torna alla fatturazione mensile senza aumenti“
KENA MOBILE – NOITEL MOBILE – RABONA MOBILE
Kena Mobile, NoiTel Mobile, Rabona Mobile e tutti gli operatori virtuali che utilizzano la piattaforma di Nòverca Srl hanno rimodulato le proprie offerte in base alla Legge 172/17 dal 5 Marzo 2018.
Kena Mobile, prima dell’adeguamento, offriva già rinnovi a 30 giorni, ma con copertura complessiva di 360 giorni. Dal giorno 5 Marzo 2018, invece, la spesa totale, che rimane invariata, copre l’intero anno solare di 365 giorni.
TISCALI
Anche l’operatore virtuale Tiscali ha rinnovato le proprie offerte dal 5 Marzo 2018, esse infatti sono state convertite su base mensile con data certa, e non più a 28 giorni, a prezzi invariati, garantendo quindi ai propri clienti un risparmio dell’8,6%.
Invece nella rete fissa non ha subito alcun cambiamento poichè l’operatore prevedeva già il costo delle sue offerte con rinnovo ogni mese solare e con fatturazione ogni 2 mesi.
“Lunedì 5 Marzo 2018 Tim, KenaMobile e Tiscali si adegueranno alla legge 172/2017 con rinnovo a data a certa” è l’approfondimenti dedicato dove trovate notizie anche su Tim.
1MOBILE
Anche 1Mobile ha introdotto il rinnovo mensile a data certa senza cambiare il prezzo delle proprie offerte attive. Infatti adesso in ottemperanza a quanto stabilito dalle nuove disposizioni contenute nella Legge n 172/17 del 4 dicembre 2017, le offerte e le opzioni 1Mobile (precedentemente a 28 o 30 giorni) si rinnovano su base mensile e con data certa. A differenza degli altri operatori, 1Mobile ha deciso di mantenere sin da subito lo stesso prezzo e contenuto sulle offerte ed opzioni attive sulle SIM dei clienti.
Ciò significa che la spesa annuale del cliente diminuisce con il passaggio alla fatturazione su base mensile e data certa, dal momento che il numero di rinnovi nel corso dell’anno solare si riduce da 13 a 12.
LYCA MOBILE – ERG MOBILE – DIGIMOBILE
LycaMobile non ha ancora condiviso alcuna notizia in merito, sul proprio sito ufficiale, dove peraltro appaiono ancora oggi offerte con rinnovo ogni 30 giorni, nonostante il termine utile del 5 Aprile 2018 imposto dalle legge, sia decorso. Attendiamo ulteriori sviluppi.
Diverso il discorso per DigiMobil ed Erg Mobile che sul loro sito ufficiale offrono pacchetti e offerte con rinnovo mensile.
Questo articolo vuole essere una guida aggiornata per tutti sulla famosa “Tredicesima dei Consumatori”.
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