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Tribunale di Ivrea condanna Vodafone per la fatturazione a 28 giorni. Accolta azione collettiva di Movimento Consumatori

Domani 5 Aprile 2018 sarà ufficialmente in vigore la nuova legge 172/2017 sulla fatturazione mensile. Vodafone ha comunicato, alcuni giorni fa, che a  partire dalla prima fattura emessa dopo il 5 Aprile 2018, per i clienti abbonamento di rete mobile e fissa, i servizi e le promozioni attive subiranno una modifica della periodicità dei rinnovi che diventeranno mensili anziché ogni 4 settimane e saranno fatturati su base bimestrale anziché ogni 8 settimane. Il prezzo di ogni singolo rinnovo, il contenuto dei servizi e delle promozioni resterà invariato.

Quindi dopo la modifica dei rinnovi mensili del 25 Marzo per i clienti prepagati di rete mobile, domani 5 Aprile 2018 sarà il turno per gli abbonamenti. In precedenza, prima del provvidimento dell’AGCM, la modifica unilaterale prevedeva un aumento del costo del rinnovo del 8,6%.

Intanto, il Movimento Consumatori, tramite un suo comunicato stampa, ha voluto informare i lettori di MondoMobileWeb, sito interattivo dei consumatori italiani sulla telefonia, che il Tribunale di Ivrea il 29 Marzo 2018 ha accolto la richiesta della stessa associazione di inibire a Vodafone ogni sistema di fatturazione ogni 28 giorni nella telefonia fissa e inoltre ha affermato che le clausole che da Giugno 2017 hanno consentito questa tipologia di fatturazione sono nulle e che l’applicazione di questo sistema è una pratica commerciale scorretta che gravamente danneggiato i consumatori.

Il tribunale di Ivrea, secondo quanto affermato da Movimento Consumatori, ha condannato Vodafone a pubblicare il dispositivo dell’ordinanza sulla pagina principale del sito ufficiale dell’operatore, sui quotidiani La Repubblica, La Stampa e il Corriere della Sera e ad inviare agli abbonati una comunicazione per informarli che la fatturazione a 28 giorni è illegittima, che verrà nuovamente riportata alla cadenza mensile e che hanno diritto alla restituzione delle somme indebitamente corrisposte.

Alessandro Mostaccio, Segreterio Generale del Movimento Consumatori, ha dichiarato:

E’ ora che finisca il braccio di ferro tra le compagnie telefoniche, i consumatori e l’Autorità. Ora Vodafone restituisca subito quanto indebitamente percepito. In caso contrario la nostra associazione promuoverà un’azione di classe per tutelare milioni di cittadini ingiustamente danneggiati“.

Gli avvocati Paolo Fiorio e Corrado Pinna, che hanno assistito il Movimento durante la causa, hanno dichiarato: “Questi provvedimenti fanno finalmente chiarezza sui diritti dei consumatori, in linea con la l. 172/2017 che ha imposto la fatturazione mensile e con la decisione del Tar che ha confermato la delibera dell’Agcom che, per i contratti relativi alla telefonia fissa, imponeva la fatturazione su base mensile”.

Il Movimento Consumatori il 25 Gennaio 2018 aveva diffidato Vodafone sulla modalità di comunicazione ai clienti riguardo il ritorno alla fatturazione mensile.

Intanto dal 5 Aprile 2018 la fatturazione per gli abbonati Vodafone ritornerà mensile con lo stesso prezzo dell’attuale canone ogni 28 giorni. Quindi per esempio se pagavano 29,90 euro ogni 4 settimane, pagheranno 29,90 euro al mese.

Nessun nuovo aggiornamento sembra esserci in riferimento alla rimodulazione che Vodafone effettuerà tra Giugno e Luglio 2018 per le offerte con SIM dati, ricaricabili e in abbonamento, e per alcune offerte di rete fissa. L’aumento mensile sarà compreso tra i 1,50 e i 2 euro a seconda del tipo di tariffa (per maggiori informazioni consulta questo link).

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