iliadReti 5G

Rilevazione Agcom sulla distribuzione delle bande: quale trasformazione per le frequenze radiomobili con l’arrivo di Iliad?

La rilevazione della distribuzione delle frequenze fra gli operatori titolari che l’Agcom ha pubblicato negli ultimi giorni di Gennaio 2018 ha mostrato quale sia il grado di diversità nel panorama della telefonia nei prossimi mesi, includendo altresì la presenza del prossimo nuovo gestore Iliad.

A meritare un focus particolare è la distribuzione delle frequenze sotto i 3GHz, tradizionalmente impiegate per i servizi radiomobili, tra cui bisogna fare riferimento alle frequenze da 700 MHz, che saranno destinate al 5G e soggette a bando per l’aggiudicazione.

L’autorità Garante ha a tal riguardo illustrato la distribuzione delle frequenze tra i quattro operatori del mercato italiano, comprese quelle assegnate alla prossimo nuovo quarto operatore Iliad.

 

Come sostenuto dalla stessa rilevazione, la situazione in esame gode di una sostanziale parità relativamente alle bande al di sotto dei 2 Ghz. Fino a questa banda Iliad avrà uno spettro di 30 Mhz, tenuto conto della valenza che possono avere le aste per le frequenze 5G previste in Italia per il resto del 2018. Grazie alle caratteristiche di bande inferiori, le frequenze da 700 Mhz potrà garantire una maggiore capacità di propagazione e quindi una maggiore copertura. La maggiore dotazione di Wind nelle frequenze maggiori è frutto anche della fusione tra Wind e Tre.

Lo studio dell’Agcom si pone l’obiettivo di comparare le differenze fra i Paesi fra i titolari del diritto all’uso delle bande al di sotto ai 3 Ghz, rendendole ben visibile attraverso i grafici:

Da tale situazione l’Agcom ha perciò elaborato un coefficiente di variazione con il quale misurare la differenza fra le frequenze in possesso dei titolari del diritto all’uso, distinguendo in un altro grafico in blu i Paesi con 3 operatori e in arancione i mercati con 4 operatori. I Paesi la cui rappresentazione statistica è indicato con il giallo si riferiscono invece a situazioni in cui gli operatori sono 4, ma solo tre sono dotati di licenza per l’utilizzo delle frequenze (in virtù di joint venture presenti):

A giudicare dai risultati statistici è possibile constatare che l’Italia detiene una situazione di sostanziale equa distribuzione rispetto alle altre realtà europee, con un coefficiente di variazione inferiore alla media dei paesi con 4 MNO (Mobile Network Operator) titolari delle licenze di uso delle frequenze.

In questo quadro nazionale dovrà svolgersi la trasformazione del mercato della telefonia in Italia nei prossimi mesi. Le frequenze tradizionali giocheranno senz’altro un ruolo importante ancora per molto, ma importante sarà capire anche cosa riserverà il mondo delle bande di nuova generazione, quelle della rete 5G.

Per una maggiore consultazione vi invitiamo a leggere il documento ufficiale dell’AGCOM.

Unisciti al canale Telegram dedicato agli appassionati di telefonia e a chi vuole scoprire le migliori offerte per risparmiare. Clicca qui per entrare tramite il link di invito.

Per rimanere aggiornato sulle novità della telefonia seguici su Google News cliccando sulla stella, Telegram, Facebook, X e Instagram. Condividi le tue opinioni o esperienze nei commenti.

Ti potrebbe interessare

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Caro Lettore, grazie per essere qui. Ti informo che con un blocco degli annunci attivo chi ci sostiene non riesce a mantenere i costi di questo servizio gratuito. La politica è di non adottare banner invasivi. Aggiungi mondomobileweb.it tra le esclusioni del tuo Adblock per garantire questo servizio nel tempo.