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Vodafone riceve una diffida dall’Agcom per il tethering a pagamento

Vodafone ha ricevuto una diffida dall’Autorità Garante per le Comunicazioni per violazione dell’art.3 commi 1 e 2 del Regolamento 2015/2120, quello che si pone a salvaguardia dell’“accesso a un’Internet aperta”.

Come sancisce la delibera 68/18/CONS, l’atto che sanziona il comportamento dell’operatore, Vodafone ha violato, in primo luogo, mediante la messa a pagamento del servizio di tethering, cioè di accesso al traffico dati mediante un altro dispositivo, il diritto degli utenti:

“di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a internet”.

A ciò si aggiunge anche l’infrazione del divieto degli operatori di “dare luogo a pratiche commerciali che limitano il diritto all’accesso a Internet”. È quanto Vodafone ha fatto mediante le condizioni previste per usare il proprio dispositivo mobile in modalità tethering. Vodafone è l’unico operatore che impone un costo aggiuntivo a quello già previsto per l’offerta del traffico dati per utilizzare in modalità hotspot il proprio terminale mobile permettendo l’accesso ad altri dispositivi.

All’utilizzo di questa modalità infatti i consumatori sono tenuti a pagare 6 euro in più al giorno, a meno che non abbiano attivato l’offerta “Vodafone Exclusive” che al costo di 1,90 euro al mese consente di accedere ad alcuni servizi, tra i quali Vodafone Pass Maps, per utilizzare le mappe senza consumare dati, un ingresso al cinema, valido anche nel weekend, la navigazione in 4G anche in modalità hotspot, il Servizio Clienti dedicato 193, per parlare direttamente con un consulente.

Con le nuove offerte dal 26 Marzo 2018 il servizio hotspot sarà ufficialmente incluso nel prezzo.  Questa novità, per adesso, è valida esclusivamente per le nuove offerte standard e anche per le offerte winback o speciali. Non è escluso che in futuro, dopo questa delibera Agcom, verrà estesa anche alle offerte già attive che non prevedono ancora l’hotspot incluso.

La diffida dell’Agcom impone a Vodafone di dare immediata efficacia a quanto previsto dalle norme del regolamento europeo 2015/2120. Entro trenta giorni dalla notifica della delibera la società deve anche presentare all’Autorità le misure che intende attuare per adeguare le proprie offerte alle disposizioni.

L’iniziativa dell’Autorità è volta quindi ad affermare la libera scelta del terminale con cui accedere ad Internet da parte dell’operatore, ponendo fine alla pratica che il gruppo Vodafone ha condotto esclusivamente in Italia attraverso la filiale Vodafone Italia.

 

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