Giurì comanda la chiusura dello spot Vodafone One per pubblicità ingannevole

Il Giurì, dopo la segnalazione di FastWeb e secondo la pronuncia 9/2018 del 13 Febbraio 2018, dello IAP, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, ha stabilito la cessazione della pubblicità ““Nasce Vodafone One, Iperfibra, 4.5G per tutta la famiglia e Vodafone TV. Tutto incluso” – “Scegli la tua combinazione a partire da 29,90 euro”” perché ingannevole per i consumatori.

Il Giurì, secondo il quotidiano online La Repubblica, è arrivato alla conclusione che la pubblicità Vodafone One era ingannevole nella sostanza, perché il costo, 29,90 euro, “non corrisponde mai al prezzo dovuto dal consumatore“, a causa di vari extra da pagare non esplicitati da Vodafone.

Vodafone trasforma il costo di attivazione in un costo rateizzato “mensile”, di 4 euro, mentre si arriva a 5 euro se si prevede l’attivazione di una nuova linea, inoltre dopo 12 mesi ci sono 5 euro di canone addizionali per la velocità fibra ottica; la permanenza minima contrattuale, secondo Vodafone One, è di 24 rinnovi da 4 settimane, con un corrispettivo pari a 45 euro in caso di recesso anticipato, da sommarsi al normale costo di disattivazione di 35 euro nel caso di migrazione ad un altro operatore o ai 41 euro nel caso di cessazione della linea. Il Giurì, recita la pronuncia, “non può ammettere comunicazioni che nascondano voci di costi assolutamente fisiologici e addirittura ineliminabili: quali anzitutto i costi di attivazione del servizio, che l’utente non può in alcun modo evitare e che non sono minimamente calcolati nella voce di prezzo minimo. I profili di ingannevolezza sono accentuati dall’espressione tutto incluso”.

L’espressione “Tutto Incluso”, farebbe pensare ai clienti di aver incluso nel pacchetto anche NowTV, che invece è usufruibile solo versando un contributo extra di 9,20 euro al mese. Il Giurì pertanto afferma che l’offerta Vodafone “include al più la linea fissa e mobile e non l’offerta televisiva che pure è indubbiamente pubblicizzata. E a ben vedere nemmeno include l’Iperfibra, che nessuna decodifica del messaggio potrebbe ritenere esclusa dall’offerta al prezzo minimo e che invece dopo dodici rinnovi deve essere pagata a parte”.

Fonte: La Repubblica

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