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Mi Manda Rai Tre: puntata dedicata ai “Rimborsi in Arrivo” e contro i “Costi Nascosti” della telefonia

Oggi, 19 Marzo 2018, alle 10 circa, a “Mi manda Rai Tre” una trasmissione televisiva, in onda su Rai Tre, condotta da Salvo Sottile, si è parlato dei “rimborsi in arrivo” e dei “costi nascosti in bolletta”. Il tema della trasmissione, riprende quello di un’altra puntata di “Mi manda Rai Tre” del 7 Marzo 2018, di cui noi di MondoMobileWeb abbiamo già parlato.

All’inizio della trasmissione si è parlato delle delibere dell’Agcom relative ai “Rimborsi in arrivo, riguardanti la fatturazione a 28 giorni per la telefonia fissa, che sono circa 20,6 milioni di cui 16,4 milioni con accesso internet, mostrando delle videate, da fonte “Altroconsumo”, che riportavano che per calcolare i rimborsi “si contano i giorni pagati in più dal 23 Giugno al 5 Aprile, 2 o 3 giorni al mese in più che si sottraggono dal canone mensile”.

Inoltre, discutendo in studio sui rincari in atto, si stima che da una spesa annua totale di 12,35 Miliardi di euro, ogni famiglia paga in media 605 euro l’anno, con un aumento di circa 34 euro in più a famiglia in un anno. Agcom, sul ritorno alla fatturazione mensile, ha diffidato le compagnie telefoniche , per mancanza di trasparenza dei costi, mancato rispetto del diritto di recesso gratuito e impossibilità di recedere con ogni forma.

In studio, parlando di “costi nascosti in bolletta”, una signora di nome Dora interviene, comunicando di essersi trovata un aumento giustificato da Tim con “campagna promozionale, un anomalia, che si chiama Flat day Free”, di cui la signora lamenta non aver avuto, a priori avendo solo chiesto la sostituzione della sim senza nessuna variante delle condizioni, alcuna comunicazione dell’attivazione di questo servizio, e di aver subito, di fatto, un cambio unilaterale di condizioni. Inoltre, la signora, chiedendo il rimborso a Tim, ha ricevuto una lettera di rifiuto, da parte del gestore, motivata da risposte poco chiare.

Il conduttore, Salvo Sottile, interviene dicendo che “succede spesso che noi magari abbiamo un contratto con una compagnia telefonica e poi una serie di servizi, come oroscopo o segreteria telefonica, che non abbiamo chiesto, ma che però paghiamo all’interno della bolletta“.

Ivo Tarantino, di Altro Consumo, dichiara, che nella sua indagine su Tim, ha scoperto che “Tim, come tutti gli altri operatori, nasconde ai consumatori nel momento di sottoscrizione di un contratto, una serie di costi e di servizi preattivati sulla sim. E che, come diceva la signora Dora, si va dai servizi di attivazione della sim, che costa 5 euro, ai servizi di segreteria telefonica, 1 euro e 50 centesimi a chiamata,  ai servizi come il richiamami e a un servizio che, nel caso di Tim, si chiama Prime Go, che è un opzione attivata senza neanche chiedere al consumatore, ai costi extra soglia, e infine i costi per il recesso anticipato che non viene comunicato in alcun caso”.

In realtà, TIM Flat Day è la tariffa a consumo di default preattivata su tutte le sim ricaricabili consumer dell’operatore che si attiva esclusivamente in assenza di un’offerta dati attiva sulla propria linea e il costo giornaliero di 4 euro viene addebitato solo nei giorni di effettivo utilizzo al primo evento di connessione internet.

I costi aggiuntivi, nel caso di Tim, da fonte AltroConsumo, sono il costo di attivazione, 5 euro, Prime Go, 2,11 euro al mese, Lo Sai e Chiama Ora, 1,90 euro ogni 2 mesi, segreteria telefonica, 1,50 euro, extra soglia tariffa Tim Base New che ha scatto alla risposta 0,20 euro, chiamate 0,23 euro al minuto, messaggi 0,19 euro per sms e il costo di recesso anticipato che è 34 euro.

In realtà, quando si attiva una nuova sim ricaricabile Tim dall’8 Marzo 2018 l’offerta prevede l’attivazione di default il profilo tariffario “Tim Base e Chat” con un costo di 2 euro al mese. Il costo mensile di “TIM BASE e Chat” non è previsto per i clienti che attivano le offerte con dati della gamma TIM Senza Limiti, Tim Senza Limiti Young, Tim Senza Limiti Junior, Tim Senza Limiti International e Tim Smart Mobile. I servizi SMS di reperibilità “Lo Sai” e “Chiama Ora” si attivano solo su richiesta. Il cliente in qualsiasi momento può cambiare piano gratuito verso Tim Semplice o Tim a Secondi che non prevede nessun costo di attivazione. Il costo di recesso anticipato si applica solo se c’è credito residuo presente nella SIM.

La trasmissione “Mi Manda Rai Tre” ha voluto evidenziare che quando un consumatore si accorge dei costi nascosti, le reazioni delle compagnie telefoniche sono “molto particolari”, andando in diversi negozi Tim, per esempio, chiedendo se “in una tariffa a 12 euro è tutto compreso, il commesso risponde che è la stessa Tim ad aggiungere servizi extra a pagamento, chiamati di default, a nostra insaputa”. Viceversa, quando si chiede di disattivare un contratto, come la legge consente, la risposta è “che il sistema non consente di accedere al numero, o prendere una voce e cancellarla”, e che quindi è l’azienda stessa ad impedirlo da sistema.

Laura Cecchini, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, chiamata in causa su questi servizi attivati senza poter recedere, in studio, commenta che “ad oggi c’è un’istruttoria in corso proprio perché i centri assistenza si attivino anche per disattivare servizi non richiesti e comunque essere a fianco del cliente e dei gestori per risolvere i vari problemi, perché chiedere l’intervento di un fax o una pec, un modulo attraverso internet, non per tutti può essere agevole la risoluzione del problema, mentre il centro Tim, mentre attiva la sim e risponde alle opzioni richieste dovrebbe essere anche in grado di disattivarle”.

Il conduttore, Salvo Sottile, infine, afferma che, eppure la legge annuale della concorrenza è abbastanza chiara e, recita, che “si può disdire servizi e contratti telefonici con la stessa facilità con cui si attivano, che i contratti con promozione non possono durare più di 24 mesi, che i servizi aggiuntivi sono attivabili solo mediante consenso scritto, e che le spese di migrazione e di chiusura contratto devono essere trasparenti”.

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