La Digital Detox di Vetrya: alla Silicon Valley italiana ci si disintossica dal digitale

Vetrya SpA è una società di Orvieto, conosciuta come la Silicon Valley italiana, creata da Luca Tomassini e diventata negli anni una multinazionale operativa in tutto il mondo. In quest’azienda è stato avviato un progetto di digital detox, ovvero una disintossicazione dal digitale, una disconnessione dal mondo tecnologico per ritemprare i nervi e la mente.

Si tratta della creazione di uno spazio molto luminoso che confina con un cortile carico di opere d’arte. Le pareti sono completamente bianche e sono disponibili delle comode poltrone e cuscini in tutta la stanza, per agevolare il riposo e l’interazione sociale.

Sembrerebbe un paradosso in una società leader nel settore hi-tech, ma la presenza di uno spazio di disconnessione, e la conseguente assenza totale di dispositivi tecnologici, è stata molto apprezzata dai lavoratori.

Si tratta prevalentemente di laureati, con un’età media di 32 anni, che sviluppano servizi per le reti tlc, piattaforme per la distribuzione di contenuti multimediali e lavorano quotidianamente sull’Internet delle Cose.

In un’intervista al quotidiano La Repubblica, il presidente e amministratore delegato di Vetrya, Luca Tomassini, spiega come un sistema del genere permetta ai cervelli dell’azienda di riposare e rilassarsi, per poi riprendere a sfruttare tutta la loro immaginazione nel creare contenuti originali unici in Italia.

Secondo Tomassini, la rivoluzione digitale sta modificando rapidamente i modelli di vita delle persone, compresa la sfera lavorativa, portando con sé, da un lato, vantaggi senza dubbio evidenti, dall’altro, uno straniamento rispetto alla realtà che ci circonda.

La disconnessione, come intesa da Vetrya, finisce per intersecare un mondo che Internet ha contribuito a disintermediare, tanto nel campo privato, quanto negli ambienti scolastici e lavorativi.

L’innovazione tecnologica deve quindi essere governata, a tutela soprattutto dei lavoratori. E la pausa in un ambiente così suggestivo, oltre ad essere un diritto, sembra aiutare l’efficienza e la produzione dei singoli impiegati.

Solo in Francia, il diritto alla disconnessione è stato già affrontato sul versante legislativo, mentre le altre nazioni europee sono, in tal senso, ancora alquanto arretrate. Quello compiuto da Vetrya è quindi un grande passo in avanti in Italia, che potrebbe gettare le basi per una sana emulazione da parte di altre imprese operanti in settori affini.

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