Wall Street punta sull’IoT: grandi investimenti indirizzati ai colossi e alle start-up del settore tech
Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, il mercato legato all’Internet of Things potrebbe raggiungere i 1100 miliardi di dollari nel 2021. Chiaramente, ciò attrae particolarmente i maggiori investitori mondiali, per via delle enormi possibilità di crescita e del suo intrinseco dinamismo.
Tra devices, hardware e software, gli interessati avranno solo l’imbarazzo della scelta. Per questa ragione, gli investitori di Wall Street hanno già avviato diverse transazioni, facendo lievitare le quotazioni delle imprese più influenti e delle nuove realtà del settore.
Inoltre, i big del mercato, come Apple, Amazon e Google, stanno concentrando sempre più la loro attenzione verso l’IoT, al fine di gettare solide basi per i business futuri. Difatti, recentemente, proprio Google ha deciso di acquistare Xively, una divisione di LogMeIn, a un prezzo di 50 milioni di dollari, così da integrarla alla sua piattaforma proprietaria Google Cloud, migliorandone efficienza e sicurezza.
Importanti gli afflussi di capitale anche da parte di società totalmente estranee al settore in questione, come nel caso del colosso di riassicurazione tedesco Munich Re, che tramite la controllata Hsb Ventures ha investito 16.5 milioni di euro su una start-up, chiamata Mnubo, specializzata nel data analytics e nello sviluppo di soluzioni legate all’intelligenza artificiale.
Così facendo, riporta il quotidiano La Repubblica, HSB Ventures potrà creare soluzioni finanziarie su misura per migliorare il business delle compagnie.
Anche in Italia inizia già a percepirsi un clima totalmente nuovo a riguardo: sebbene il nostro paese non sia pioniere dell’innovazione nell’IoT, nell’ultimo anno e mezzo le quotazioni di STMicroelectronics sono triplicate, grazie alle applicazioni IoT, portando a un ricavo superiore del 20% rispetto all’anno scorso.
Sono, questi, segnali chiari, che mostrano come la rivoluzione dell’Internet delle cose possa aprirsi a tanti scenari e situazioni differenti, stimolando anche l’interesse di settori collaterali, perfettamente consapevoli di come il futuro della tecnologia coincida con quello degli affari.
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