5G: la nuova rete che sconvolgerà la nostra quotidianità tra macchine senza pilota e cure da remoto
Da come si è avuto modo di comprendere, ascoltando le recenti notizie riportate dai telegiornali o dai giornali, è in corso lo sviluppo ed attuazione di una nuova tecnologia denominata 5G. A differenza di quanto si possa pensare, essa non è semplicemente un’evoluzione del 4G, bensì una tecnologia che porterà a diversi servizi innovativi che cambieranno fortemente il modo di vivere dei cittadini o il modo stesso di produrre da parte delle imprese (industria 4.0).
Già dal 16 Marzo 2017 è partito il processo di sperimentazione 5G che ha interessato cinque città italiane: Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera, scelte per la loro posizione geografica e la disponibilità di frequenze nella banda 3,7-3,8 (la banda principale utilizzata per la sperimentazione del 5G).
Vediamo in quali settori la nuova rete sarà in grado di apportare significativi passi in avanti.
AUTOMOBILISTICO
Alcune imprese automobilistiche hanno già sviluppato dei prototipi di macchine senza pilota cioè in grado di guidarsi da sole senza che sia necessario l’intervento di un essere umano. Lo sviluppo di tali prodotti è reso possibile dal diffondersi della rete 5G, in quanto permetterà alle automobili del futuro di comunicare tra di loro e con la piattaforma che le gestisce, grazie alla potenza ed alla velocità della nuova rete.
Infatti, nel campo della mobilità Vodafone sta sperimentando, a Milano, lo Urban Cross Traffic Cooperativo, un servizio che permetterà di estendere il raggio di visione di chi guida e il potenziale miglioramento delle performance dei sistemi di sicurezza anticollisione realizzati attraverso l’acquisizione, tramite sensori sui veicoli stessi e sulle infrastrutture stradali, di dati sui veicoli in avvicinamento e le condizioni stradali.
DOMOTICA
Con tale termine si intendono le cosiddette “smart house” (case intelligenti), ovvero delle case in grado di essere controllate dai proprietari da remoto, grazie alla presenza all’interno di esse di sensori in grado di controllare fattori come la temperatura, l’attivazione o lo spegnimento degli elettrodomestici e le videocamere di sicurezza.
E-HEALTH
Esso rappresenta, in altri termini, il settore delle cure a distanza e quindi intelligenti. Con l’utilizzo sempre più massiccio della rete 5G, i medici o i chirurghi saranno in grado di visitare o addirittura di operare i loro pazienti anche da remoto attraverso l’utilizzo di sensori inseriti all’interno degli strumenti medici in grado di comunicare i valori del paziente e di essere controllati a distanza.
Un’ applicazione concreta della nuova tecnologia in questo campo si sta sperimentando nelle città di Prato e L’Aquila grazie all’installazione della rete 5G rispettivamente di Wind Tre e di Open Fiber che renderà l’assistenza sanitaria più efficiente e conveniente grazie alla creazione sia di servizi personalizzati in grado di garantire assistenza continuative ai pazienti e sia alla progettazione di un sistema integrato di Telemedicina per consulti medici a distanza mediante Smart Glasses, di monitoraggio remoto di pazienti e soggetti fragili, mediante dispositivi medici con consegna farmaci tramite droni.
SMART MANUFACTURING
Forse tale termine è meno noto rispetto a quello di “Industria 4.0“, ma i concetti che essi esprimono sono gli stessi. Entrambi vogliono indicare le industrie del futuro, che saranno sempre più automatizzate e quindi non solo in grado di comunicare tra di loro senza l’intervento della forza umana, ma di individuare possibili guasti prima ancora che essi accadano. Tutto ciò è possibile grazie al brevissimo tempo di risposta ( tempo di latenza) che solo la rete 5G può garantire.
Alcuni esempi di applicazioni delle industrie intelligenti saranno presenti nel nostro Paese grazie alle iniziative di Fastweb, Tim e Huawei per Bari. In particolare nella città di Bari si sta cercando di costruire il primo porto 4.0 d’Italia, per migliorare la sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica, grazie alle innovazioni dell’Internet of Things.
Non tutti però vedono in questa velocissima diffusione della nuova tecnologia solo degli aspetti positivi legati al miglioramento dei servizi come quello della sanità, della sicurezza e dei trasporti. Alcuni studiosi e visionari affermano infatti che tale rivoluzione tecnologica sarà la causa anche della perdita di milioni di posti di lavoro, a causa della maggiore automatizzazione di cui godranno le macchine e i computer. Coloro che sono a favore della diffusione della tecnologia, che come già affermato renderà gli oggetti sempre più intelligenti e connessi tra loro, non sembrano essere preoccupati da tali scenari, perché anche se essa sarà la causa della scomparsa di alcune tipologie di lavoro, ne creerà di nuove con altrettanti posti di lavoro.
Si spera che comunque il futuro non porti un GAP tecnologico (Digital Divide) tra diverse città italiane, in quanto oggigiorno in alcune zone d’Italia non si riesce a navigare nemmeno in 3G, il che è assurdo visti i passi grandi passi avanti della tecnologia.
Non si può vivere lo sviluppo tecnologico da spettatore, come se ciò non interessasse le nostre vicende di tutti i giorni. Nonostante però, tale processo sia inarrestabile, dovrebbe essere portato avanti con attenzione da parte delle autorità pubbliche, con seminari e convegni che illustrino le potenzialità e i pericoli di questa nuova rete. La strada più ovvia, che sembra essere la miglior risposta a questi cambiamenti, è quella di riformare i lavoratori per farli adattare ai lavori del futuro e modificare il sistema scolastico in modo tale che sia al passo con la tecnologia, permettendo in questo modo che i vecchi ed i nuovi lavoratori non siano tagliati fuori dal mondo del lavoro.
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