Categorie: Fastweb

Rapporto Clusit 2018: con la collaborazione di Fastweb stimati danni per circa 10 miliardi di euro nel 2016 solo in Italia relativi al Cybercrime

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La dodicesima edizione del Rapporto CLUSIT sulla sicurezza ICT presentata ieri, 28 Febbraio 2018, a Milano evidenzia un trend inarrestabile di crescita degli attacchi informatici e dei danni conseguenti. Sono stati 1127 gli attacchi “gravi” registrati ed analizzati nel 2017 da Clusit a livello mondiale, ovvero con impatto significativo per le vittime in termini di perdite economiche, di danni alla reputazione, di diffusione di dati sensibili. Di questi, il 21% è stato classificato dagli esperti Clusit di impatto “critico”.

Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit, sintetizza in tre punti chiave i dati analizzati nel Rapporto Clusit 2018:

Il 2017 è stato l’anno del trionfo del Malware, degli attacchi industrializzati realizzati su scala planetaria contro bersagli multipli e della definitiva discesa in campo degli Stati come attori di minaccia. La situazione che emerge dalla nostra analisi è molto preoccupante perché questo scenario prefigura concretamente l’eventualità di attacchi con impatti sistemici molto gravi.

In particolare, il Rapporto Clusit 2018 evidenzia il Cybercrime (la cui finalità ultima è sottrarre informazioni, denaro, o entrambi), quale prima causa di attacchi gravi a livello mondiale (76% degli attacchi complessivi, in crescita del 14% rispetto al 2016); sono in netto aumento rispetto allo scorso anno gli attacchi sferrati con finalità di Information Warfare (la guerra delle informazioni, che segna +24%) e il Cyber Espionage (lo spionaggio con finalità geopolitiche o di tipo industriale, a cui va tra l’altro ricondotto il furto di proprietà intellettuale, che cresce del 46%). Importanti le cifre in gioco: secondo gli esperti Clusit dal 2011 al 2017 i costi generati globalmente dalle sole attività del Cybercrime sono quintuplicati, arrivando a toccare quota 500 miliardi di dollari nel 2017. Lo scorso anno, truffe, estorsioni, furti di denaro e dati personali hanno colpito quasi un miliardo di persone nel mondo, causando ai soli privati cittadini una perdita stimata in 180 miliardi di dollari. Sono esclusi da questa quantificazione i danni causati dalle attività di Cyber Espionage e le conseguenze sistemiche generate dalle crescenti attività di Information Warfare, i cui impatti sono difficilmente calcolabili, ma sicuramente crescenti.

Sulla base delle cifre in gioco a livello globale, gli esperti Clusit stimano che l’Italia nel 2016 abbia subito danni derivanti da attività di cybercrimine per quasi 10 miliardi di euro: si tratta di un valore dieci volte superiore a quello degli attuali investimenti in sicurezza informatica, che arrivano oggi a sfiorare il miliardo di euro. Su questo punto è molto critico Zapparoli Manzoni:

“Gli investimenti in sicurezza informatica nel nostro Paese sono ancora largamente insufficienti e ciò rischia di erodere i benefici attesi dal processo di digitalizzazione della nostra società. Ad oggi, alla vigilia delle elezioni, riscontriamo che il dibattito politico sta dando risposte inadeguate al tema della sicurezza cyber, fondamentale per lo sviluppo e il benessere dei suoi cittadini, nonché per la credibilità e la competitività del nostro Paese sul piano internazionale”.

Il Rapporto Clusit 2018 presenta storicamente anche i dati relativi agli attacchi rilevati dal Security Operations Center (SOC) e relativi agli indirizzi IP appartenenti all’Autonomous System (AS) di Fastweb, che ha analizzato la situazione italiana in materia di cybercrime e incidenti informatici sulla base di oltre 35 milioni di eventi di sicurezza accaduti nel 2017.

I dati, automaticamente aggregati e anonimizzati per proteggere la privacy e la sicurezza dei Clienti e di Fastweb stessa, mostrano un’evoluzione nella composizione dei Malware e Botnet rispetto al 2016, soprattutto per la diffusione massiva di nuovi malware, ancora sconosciuti e non rilevabili da sistemi tradizionali.

Il Rapporto CLUSIT 2018 sarà presentato al pubblico il prossimo 13 marzo 2018 in apertura della decima edizione di Security Summit, convegno che si propone di analizzare lo stato dell’arte della cybersecurity e di delineare in maniera indipendente le prospettive per i mesi a venire, con l’obiettivo di creare una vera e propria cultura sui temi della sicurezza delle informazioni, delle reti e delle infrastrutture informatiche.

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