Secondo quanto riportato dalla giornalista Sara Bennewitz del quotidiano “La Repubblica“, nell’edizione cartacea del 20 Febbraio 2018, l’arrivo del nuovo quarto operatore è previsto per i primi di Aprile 2018.
La giornalista scrive: “Di sicuro c’è solo che il gruppo d’Oltralpe avrebbe scelto di commercializzare i suoi servizi con il marchio Iliad, lo stesso della holding e non sotto il nome Free che tanto ha spopolato in Francia. Su piani e tariffe vige il massimo riserbo. Insomma, un bel pesce d’Aprile per tutti gli operatori mobili, ma una buona notizia per gli italiani che grazie a Iliad saranno bersagliati da nuove offerte e pacchetti scontati. Morale l’aumento delle tariffe per tornare dalla bolletta da 28 e 30 giorni, tra qualche settimana potrebbero pagarlo le compagnie telefoniche pur di trattenere il cliente.“
A partire da Marzo 2018, come aveva scritto il quotidiano online Corriere delle Comunicazioni, una delle fonti più attendibili, partiranno in outsourcing i Call Center dedicati al nuovo quarto operatore, nato dopo la fusione di Wind e 3. E’ previsto un periodo di formazione, poi pronti per ricevere le chiamate degli operatori. I call center partiranno direttamente dall’Italia. Buone notizie per chi vuole che il servizio di Assistenza Clienti non sia delocalizzato all’estero, dato che molte volte il consumatore non riesce a comunicare bene con il consulente.
I tempi quindi si avvicinano, si prepara una primavera molto interessante per i consumatori che potranno avere delle alternative alle loro offerte tariffarie.
Gli operatori avrebbero già messo a punto, secondo quando riportato dal quotidiano, un “contigency plan” ovvero un piano d’emergenza se la concorrenza di Iliad andando verso la campagna estiva, dovesse essere più dura del previsto.
Per i clienti di telefonia mobile il rischio di avere un aumento del 8,6% del costo del rinnovo dei loro pacchetti tariffari, potrà portare la scelta di cambiare operatore. Quindi per i già clienti sono previsti nuove tariffe ideali per cercare di trattenere il cliente come dice la giornalista del quotidiano La Repubblica? Come per esempio, FastWeb che ha scelto la politica che i già clienti e i nuovi clienti devono avere le stesse tariffe, senza far differenza tra clienti di Serie A e clienti di Serie B. Anche se FastWeb, chiede un conto corrente o domiciliazione bancaria, per utilizzare i suoi servizi rivolgendosi ad un target ben specifico. Ma questa è un’altra storia.
Nello stesso periodo non nascerà solo Iliad in Italia, perchè quasi in contemporanea, come vi avevamo comunicato alcune settimane fa, arriverà l’operatore virtuale della società Vei Srl del gruppo Vodafone. Massimo riservo ancora per il nome del brand, ma è già presente l’applicazione di supporto per i rivenditori per la vendita delle SIM.
In più Tim non sta ferma, ha deciso di aumentare i punti vendita disponibili nel territorio italiano per il suo operatore virtuale Nòverca che utilizza il brand KenaMobile, con nuove affiliazioni anche con multibrand che gestiscono la vendita delle sim Tim.
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