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Divieto di smartphone per un giorno: arriva il 22 Febbraio 2018 noto come #sconnessiday

Staccare la spina per un giorno, togliere la connessione Internet dai propri device, e riappropriarsi dei propri spazi e delle relazioni interpersonali: questo è lo spirito con cui dovrà essere affrontata la giornata di giovedì 22 Febbraio 2018, che, in occasione dell’uscita al cinema del film Sconnessi, è stata riconosciuta come #sconnessiday.

Una giornata concepita sia come esperimento sociale sia come campagna di sensibilizzazione contro la dipendenza da smartphone e patologie annesse, come la nomofobia (letteralmente no-mobile-phone-phobia) ovvero la paura di restare senza smartphone. L’iniziativa è ad opera del Consulcesi Club in collaborazione col Ministero della Salute, e potrebbe portare alla proclamazione del 22 Febbraio di “Giornata Mondiale della Sconnessione”.

Il regista Christian Marazziti ha incentrato il film sulle conseguenze tragicomiche che deve affrontare una famiglia rimasta senza Internet in uno chalet di montagna, offrendo, così, degli spunti su cui riflettere in merito all’ossessione da smartphone e social network. Come afferma G.E. Gorietti, una delle protagoniste del film:

 “Internet ci ha dato tanto, ma ci ha anche tolto, questa è la malattia del secolo. Il film non solo fa riflettere sulla tematica della dipendenza da Internet e social, ma sottolinea anche i vuoti che la perenne connessione ha creato tra padri e figli, mariti e mogli, fratelli e sorelle.”

Distaccarsi anche per sole 24 ore da un oggetto che ci accompagna perennemente, dall’uscita con gli amici al bagno, non è semplicissimo, ma recenti studi scientifici hanno dimostrato che gli effetti immediati della nomofobia, come la sensazione di disorientamento e di panico, svaniscono dopo le prime ore, e alla fine della giornata ci si sente molto meglio. Niente Facebook, posta elettronica, Instagram, o Whatsapp, nulla: sfruttare le funzioni base del cellulare pare essere l’unica cosa ammissibile alla sfida di domani.

Ma un giorno così, all’anno, basterà per renderci più liberi dalle nuove tecnologie? Probabilmente no, ma d’altronde, che sia un qualunque sconnessiday (non necessariamente il 22 Febbraio) o anche uno sconnessihour, poco importa: questo potrebbe essere il punto di inizio verso una nuova consapevolezza di sé e di acquisizione di buone abitudini che potrebbero apportare solo benefici psicofisici.

Il dottor David Martinelli, del Centro Pediatrico Interdipartimentale Psicopatologia da Web presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, lancia il messaggio: “disconnettiamoci dai device e riconnettiamoci tra di noi”. Aggiungiamo noi, anche più volte all’anno, anche più volte al giorno.

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