Fatturazione mensile: i fautori della nuova legge presentano un esposto all’Agcom e all’Antitrust
Alessia Morani, deputata del Partito Democratico e fautrice della Legge 172/2017 sulla fatturazione mensile per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, ha deciso insieme a Simona Malpezzi, Stefano Esposito, Alessia Rotta, di presentare all’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni) e all’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) un esposto chiedendo di verificare se gli operatori di telefonia dopo essere stati obbligati a cancellare la fatturazione ogni 4 settimane non abbiamo aggirato il problema aumentando le tariffe, le opzioni e le offerte di un pari importo.
Ecco le dichiarazioni dei 4 deputati del PD:
Le compagnie telefoniche stanno continuando a fare cartello tra di loro per provare a giustificare un incredibile aumento delle tariffe dell’8,6% che avevano mascherato con il trucchetto delle fatture a 4 settimane. Una legge approvata dal Parlamento obbliga le società a tornare alla fatturazione mensile, come accade in tutta Europa, e qui si svela il bluff: le compagnie stanno inviando agli utenti una comunicazione che punta a strumentalizzare la novità legislativa allo scopo di coprire, per la seconda volta, l’aumento delle tariffe.
Non è vero che il ritorno alle 12 mensilità comporta un aumento dei costi perché il costo annuale è lo stesso ma spalmato su 12 bollette invece che 13. È però vero che le compagnie hanno aumentato in silenzio unilateralmente le tariffe passando alla modalità di pagamento a 4 settimane e ora, non sapendo come fare, attribuiscono alla legge un costo che avevano maggiorato di nascosto e che era già esistente.
In più fanno il solito cartello: le compagnie telefoniche si sono accordate e stanno attuando le medesime modalità, così che è praticamente impossibile per l’utente sfuggire all’aumento della tariffazione.
Il Pd si è battuto con le associazioni dei consumatori per contrastare questi giochetti con una nostra proposta che ha l’obbiettivo di fare risparmiare i cittadini. Le compagnie vogliono aggirare nuovamente la norma ricalcolando il canone mensile. Per queste ragioni abbiamo presentato un esposto all’Agcom e all’Antitrust per impedire che le compagnie telefoniche facciano cartello e aumentino le tariffe, a totale discapito di consumatori ignari dei loro giochetti.
TELEFONIA: IL #PD PRESENTA ESPOSTO AD AGCOM E ANTITRUST PER SMASCHERARE I NUOVI AUMENTI DELLE TARIFFE.
FACCIAMOLO TUTTI! pic.twitter.com/ChKwEiAsnj
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) January 22, 2018
Carlo Rienzi, presidente del Codacons, nei giorni scorsi aveva presentato un esposto all’Autorità per le Comunicazioni e a 104 Procure della Repubblica, ha dichiarato:
“Il Pd arriva in ritardo: già dieci giorni fa il Codacons ha inviato un esposto all’Agcom e a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia chiedendo di indagare sui rincari tariffari decisi dagli operatori telefonici dopo lo stop alle bollette a 28 giorni. Fa sorridere che un partito come Pd tenti di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati: invece di presentare tardivi esposti alle autorità, avrebbero dovuto i parlamentari proporre norme che vietassero in modo categorico alle compagnie telefoniche di elevare le tariffe per recuperare i minori incassi delle fatturazioni a 28 giorni. E lo strapotere che permette alle società della telefonia di vessare gli utenti con simili comportamenti è da attribuire proprio alla mancanza di interventi normativi da parte della politica“.
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