Accordo sui contenuti rinviato per TIM e Canal+

TIM ha reso noto il mancato raggiungimento dell’accordo definitivo con Canal+, la società controllata da Vivendi (gruppo che già svolge poteri di direzione e coordinamento nei confronti dell’impresa di telefonia), per il 51,52%. Le trattative erano state avviate già nell’estate del 2017 allo scopo di creare una joint venture, un progetto di fusione, che avesse potuto arricchire, grazie al contributo dell’emittente francese, l’offerta dei contenuti televisivi che TIM offre ai suoi clienti attraverso piattaforme come “Tim Vision”.

Le parti avevano fissato in precedenza un term sheet, un termine entro il quale le parti avrebbero dovuto giungere ad un punto in cui avrebbero confermato le condizioni dell’accordo da attuare per procedere alla conclusione dell’accordo. Tale scadenza coincide infatti con la data troppo imminente di giovedì 18 gennaio 2018.

Il negoziato tra TIM e Canal+ sarà riavviato con l’impegno di arrivare in tempi rapidi ad una conclusione in linea con l’esigenza di investire nelle offerte convergenti tra telco e media espressa nell’approvazione delle linee guida del piano industriale 2018-20, che dovrà essere approvato dalla direzione societaria di TIM il 6 marzo 2018.

Le trattative che verranno poste in essere si configureranno con la procedura di “operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza”, formula che prevede il coinvolgimento di un Comitato, che nel caso di TIM sarà composto da tutti i componenti indipendenti del Consiglio di Amministrazione della società. Il Comitato, presieduto dal presidente del Comitato per il controllo dei rischi Lucia Calvosa, sarà chiamato a esprimere un parere vincolante su interesse, convenienza e congruità delle condizioni dell’iniziativa.

Non si conoscono quindi le motivazioni che non hanno portato alla stipulazione dell’accordo finale, fatto sta che il suo raggiungimento sarebbe prioritario per un solcare nuove strade.

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