Stabilito il costo medio del lavoro per i dipendenti delle imprese che svolgono attività di call center
Grazie all’accordo tra il Direttore Generale del Ministro del Lavoro Roberto Camillis e delle Politiche Sociali, Asstel (l’associazione di categoria delle imprese che operano nel settore delle comunicazione) e i sindacati di categoria SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL TELECOMUNICAZIONI, è stata elaborata la tabella annuale del costo medio dei dipendenti che operano in imprese che svolgono attività di call center, come previsto dal decreto legislativo n.50 del 2016 e, ancora prima, dal Codice dei contratti pubblici.
I valori inseriti nelle tabelle sono stati calcolati, come generalmente effettuato nel campo, sulla base della prestazione resa al minuto.
La materia disciplinerà il costo del lavoro dei dipendenti delle imprese che svolgeranno attività di call center in casi di affidamenti da parte di amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori di servizi di call center.
Il costo del lavoro stabilito dal decreto ministeriale potrà subire delle variazioni in virtù degli eventuali benefici di cui l’impresa usufruisce in base alla legge, di oneri derivanti dall’applicazione di eventuali accordi applicativi aziendali (come lo possono essere la mensa o i premi), e di oneri dovuti a infrastrutture, attrezzature o macchinari previsti dalla legge in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Ecco la tabella dei parametri del costo medio dei lavoratori in questione:
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