Telecomunicazioni

2017: cosa va via e cosa resta di questo anno di telefonia? Buon 2018 a tutta la comunità di MondoMobileWeb!

Nel fare un resoconto di fine anno, si potrebbe in generale pensare al fatto che il 2017 sia stato uno degli anni più caldi e secchi di sempre, un anno dall’alta tensione politica (dai venti secessionisti che hanno soffiato più forte in Catalogna all’apice della guerra siriana). Il 2017 si chiude senza lasciare un quadro definitivo, senza lasciare delle risposte certe, utili a rendere chiaro il mosaico delle vicende che quest’anno si sono succedute.

Pur rappresentando un ambito più particolare e meno determinante nelle sorti delle vite umane che coinvolge, anche nel campo mercato della telefonia italiana, il 2017 si chiude con risposte che non sono definitive. Nel ripercorrere le vicende di questo anno, MondoMobileWeb ha analizzato le questioni che hanno interessato gli attori della telefonia in Italia.

 

TIM – Dal caso Vivendi alla regia di Amos Genish

In virtù del preannunciato arrivo entro il 2017 del nuovo quarto operatore mobile lanciato da Iliad, Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Telecom Italia fino al 24 luglio 2017, aveva annunciato già sul finire del 2016 l’istituzione di un operatore Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) low cost per contrastare l’offerta del futuro nuovo concorrente, conosciuto in Francia per la convenienza economica delle sue offerte. A marzo 2017 è così nato Kena Mobile (che si potrebbe dire aver avuto una fase di avvio abbastanza travagliata, a giudicare dai numerosi disservizi).

Dal punto di vista istituzionale, il rafforzamento della posizione di Vivendi sulla società italiana, approvato dalla Commissione Europea, si sarebbe concretizzato prima con la nomina il 1 giugno 2017 a Presidente esecutivo, nonché CEO di Vivendi, di Arnaud Roy de Puyfontaine, e poi con l’inclusione nel Consiglio di Amministrazione dopo le dimissioni di Cattaneo di Amos Genish, CCO (Chief Convergence Officer) della società francese. Proprio queste operazioni, insieme ad altre elencate dalla Consob, avrebbero dato ragione ai sospetti del Ministro Calenda che intanto aveva avviato a luglio l’istruttoria per verificare l’obbligo di notifica delle attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi su Telecom (che intanto, avrebbe definitivamente chiamato il suo nome in TIM). Nonostante Vivendi, tramite TIM, abbia solo successivamente comunicato l’esistenza del controllo de facto sull’ex monopolista, e nonostante il governo abbia già individuato degli obblighi che TIM dovrà rispettare in materia di governance per quanto riguarda le componenti strategiche per l’economia italiana di Sparkle e Telsy, resta il nodo, che dovrà sciogliere il prossimo governo, sullo scorporo e neutralizzazione della rete TIM.

La nuova denominazione di Telecom Italia dopo l’avvio della direzione e del coordinamento da parte di Vivendi

Si sarebbero attenuati gli scontri tra la società e il governo, dopo la rottura segnata dalla non aggiudicazione del bando Infratel da parte di TIM, che sarà impegnata nei prossimi mesi con l’approvazione del piano industriale 2018-20, che prevederà la digitalizzazione dell’azienda, l’investimento nei contenuti (grazie anche alla nuova joint venture con Canal+) e che lamentava una scarsa considerazione da parte dell’esecutivo per la presenza storica della società nella ricerca dell’innovazione tecnologica e nello sviluppo della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale. Su Amos Genish incombe la responsabilità di avviare una nuova fase e di riorganizzare le risorse umane per la realizzazione degli obiettivi, come mostrato nelle linee guida del piano industriale che dovrà essere presentato il 6 marzo 2018.

 

Vodafone – la direzione è il futuro, ready?

A ottobre il gruppo Vodafone annunciava una nuova strategia di posizionamento, che sarebbe consistita prevalentemente nel cambio del claim da “Power to you” a “The future is exciting. Ready?” e nel cambio del logo. In un comunicato di fine anno il gruppo ha tracciato la sua rotta: il punto di riferimento rimane il 5G, le cui sperimentazioni sono state avviate a Milano e il cui utilizzo investirà molti aspetti della vita. Non irrilevante è anche la strada che l’operatore sta percorrendo nello sviluppo della tecnologia dell’Internet delle cose, attraverso la piattaforma V by Vodafone. Inoltre il lancio dell’offerta Vodafone Shake Remix, Vodafone permette agli under 30 di poter personalizzare la propria quantità di chiamate, sms e traffico dati, scegliendo tra le 400 combinazioni possibili.

Nuovo Claim di Vodafone

Si è in attesa della mossa che Vodafone Italia assumerà per contrastare l’operatore che introdurrà Iliad. La fondazione della società Vei Srl dovrebbe portare all’istituzione di un marchio low cost le cui caratteristiche sono ancora poco note, probabilmente in virtù della decisione di aspettare l’avvio delle attività del nuovo concorrente.

 

Wind Tre – nuove identità e nuove ambizioni

I due marchi sono alle prese con una joint venture che prospetta un maggior rafforzamento dell’ offerta e della posizione sul mercato. Dopo aver lanciato nel settore business i prodotti di Wind Tre Business, la società procederà verso l’unificazione dell’offerta anche nel mercato consumer in concomitanza con l’unificazione delle due reti sperimentata per la prima volta a Trieste.

Anche Wind Tre è stata soggetta ad un cambio al vertice per l’incarico di amministratore delegato. Jeffrey Hedberg ha preso così il posto di Maximo Ibarra per continuare la realizzazione del completamento dell’integrazione dei due network e pianificare le prossime tappe verso l’innovazione, tra cui l’ambizioso traguardo di raggiungere la rete migliore tra la del fine 2018 e l’inizio del 2019, come dichiarato in un’intervista.

 

Iliad – Arrivederci al 2018

Quella che doveva essere la sorpresa del 2017, è stata rinviata al 2018. Non sono note le ragioni del ritardo nell’ingresso del nuovo quarto operatore, ma è possibile che lo slittamento abbia posto gli altri operatori nelle condizioni di anticipare il calo dei prezzi (attirando così in anticipo nuovi clienti) che si sarebbe dovuto verificare con l’arrivo di una società che ha come obiettivo il raggiungimento del 10% delle quote di mercato. Iliad si impegnerà nell’abbattere i costi (la stessa distribuzione commerciale delle SIM dovrebbe avvenire prevalentemente attraverso distributori automatici), ma interessante sarà anche osservare come ciò potrà essere conciliato con lo sviluppo di servizi di qualità, sulla scorta del modello francese. La società si è impegnata sia acquistando attività da Wind Tre e dallo stato e sia concludendo accordi di roaming che possano permetterle una buona copertura su tutto il territorio nazionale. Il resto sarà da vedere.

 

Il consumatore – tutto bene quel che finisce bene?

Dopo le prime frizioni tra Agcom e compagnie telefoniche, è stato necessario l’intervento legislativo per far cessare il ricorso degli operatori alla fatturazione a 28 giorni. Con la legge fiscale collegata alla legge di Bilancio 2018 si è tornati per tutti i contratti di telefonia, reti televisive e comunicazioni elettroniche alla fatturazione mensile. Gli operatori avranno tempo fino al 5 Aprile 2018 per adeguarsi. Pioniera è stata “Tim Impresa Semplice”, che ha adeguato le proprie offerte, mantenendo intatta la spesa annuale e aumentando di conseguenza la spesa mensile che adesso è rapportata ai 12 rinnovi, rispetto ai precedenti 13. In aggiunta i consumatori beneficerebbero di una minore quantità annuale del servizio ricevuto, dovendo beneficiare dello stesso bundle non più per 28 giorni, ma per l’intero mese (30-31 giorni in media).

La legge sulla concorrenza (legge n. 124 del 4 agosto 2017) entrata in vigore il 29 agosto ha conferito maggiore trasparenza nella determinazione dei costi di disattivazione quando si recede da un contratto. Si è stabilito che tali costi devono essere commisurati al valore del contratto e collegati con i costi sostenuti dall’operatore per la dismissione della linea e per il trasferimento del servizio. Essi dovranno essere inoltre comunicati all’Agcom che avrà poteri di controllo e sanzionatori. Altre disposizioni hanno poi toccato i campi della bigliettazione elettronica nell’ambito culturale, la durata dei contratti delle promozioni accessorie, le erogazioni liberali, ecc. (le norme sono state analizzate nello specifico da MondoMobileWeb).

I buoni propositi e progetti per il 2018 (alias obiettivi programmatici della legge di Bilancio 2018) hanno portato anche ad una migliore regolamentazione, mediante una legge ad hoc (anch’essa sviscerata da MondoMobileWeb), del registro delle opposizioni e all’introduzione di prefissi unici per le chiamate commerciali e per le chiamate statistiche e alle fasi che dovranno condurre alla definizione e all’assegnazione delle frequenze per il 5G.

 

Le nuove frontiere tecnologiche – 5G e Internet delle Cose

Il 2017 ha riconfermato la maggiore diffusione delle ultime innovazioni, in linea con il fabbisogno tecnologico richiesto dagli utenti della sempre più in crescita “Gigabit society”, una società sempre più alla ricerca del maggior traffico dati. Molte compagnie telefoniche hanno innalzato il loro bundle (quantità) dati, in parte anche per l’arrivo del nuovo quarto operatore che in Francia ha fatto del rapporto quantità/prezzo la sua arma vincente. Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Agcom, gli utenti in banda larga nella telefonia fissa sono aumentati di 200mila unità da marzo a giugno 2017 (800mila nel giro di un anno), mentre le SIM “Machine to Machine”, inserite ormai in numerose tipologie di dispositivi (telecontrollo, sicurezza, domotica, automezzi, ecc), e che saranno coinvolte nell’interconnessione tra gli oggetti in futuro, sono aumentate di 1,3 milioni di unità nel trimestre marzo-giugno (3,6 milioni su base annua fino a giugno).

Il mondo interconnesso dell’Internet delle Cose

Per quanto riguarda la rete 5G, il Ministero ha assegnato i bandi per la sperimentazione della nuova rete in 5 città italiane (Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera), applicandone i vantaggi in diversi ambiti (anche in questa occasione MondoMobileWeb ha fatto il punto della situazione).

 

… e per MondoMobileWeb.it?

E’ stato un 2017 molto importante per noi, abbiamo sempre cercato di darvi informazioni e dettagli per consigliarvi di attivare la vostra offerta preferita sulla vostra SIM. Spero sia stato raggiunto il nostro obiettivo. Solo grazie alla vostra presenza e alla vostra partecipazione, noi possiamo andare ancora avanti per informare più consumatori sulle offerte e servizi della telefonia mobile, avendo sempre un occhio di riguardo per le nuove avventure tecnologiche del futuro.

In questo 2017 vi abbiamo comunicato tante offerte in anteprima nazionale con tanti dettagli assoluti, ma abbiamo anche allargato lo sguardo alle altre sfaccettature di un mondo sempre più legato all’esperienza umana e più sconfinato di quanto si creda.

MondoMobileWeb.it nasce per la passione di informare e far interagire più consumatori su servizi e offerte degli operatori di Telefonia Mobile.

MondoMobileWeb è un sito interattivo ad uso dei consumatori, creato dai consumatori italiani, che  punta sull’interferenza costruttiva, che vuole essere strumento nelle mani degli stessi lettori e terreno di scambio di idee, opinioni, proposte.

Da Agosto 2017 siamo una Squadra di ragazzi e ragazze con la voglia di informarvi e farvi risparmiare in questo mondo. Continuate a seguirci perché nel 2018 abbiamo tante idee per Voi.

Auguriamo un Meraviglioso 2018 alla nostra comunità !!! Un saluto da Adriana, Alberto, Carolina, Davide, Deborah, Fabio, Gianluca, Mirko, Salvo, Samuele, Simone, Stefano, ZioTel e tutto il resto dello Staff di MondoMobileWeb.

 

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