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Bollette gas, luce e pedaggi autostradali in aumento nel 2018

“Caro” 2018, quanto mi costi? L’anno nuovo deve ancora iniziare e già si fa sentire nelle tasche degli italiani con un incremento delle bollette di gas e luce, rispettivamente del +5% e del +5,3%, dal primo gennaio 2018, secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia.

Tali percentuali si tradurrebbero in un lasso di tempo compreso tra il primo gennaio 2018 e il primo gennaio 2019 in ben 79 euro in più rispetto al 2017, di cui 28 euro per la luce e 51 euro per il gas. Le motivazioni? L’Autorità di settore spiega che, per quanto riguarda l’energia elettrica, il rincaro è dovuto alla somma di più fattori, come i costi per adeguatezza e sicurezza, e la crescita dei costi di approvvigionamento che incide del +3,8% (di cui +1,3% è dovuto alla variazione dei costi di acquisto, +1,3% deriva dalla componente di perequazione per il recupero tra costi di approvvigionamento attesi e quelli reali registrati nei trimestri precedenti, e +1,2% è dato dai costi di dispacciamento). La variazione del gas è invece legata all’aumento delle quotazioni del gas attese nei mercati all’ingrosso nei prossimi tre mesi, anche per effetto della solita crescita della domanda dei mesi invernali.

Brutte notizie anche per chi viaggia spesso in macchina, in quanto si registra un incremento medio dei pedaggi del 2,74% sulla rete autostradale italiana, e, tra gli aumenti più significativi, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture segnala il +13,91% per Milano Serravalle – Milano Tangenziali ed il +8,34% della Torino – Milano.

Non si sono fatte attendere le reazioni delle associazioni a favore dei consumatori, come l’Unione Nazionale Consumatori, il cui membro Pieraldo Isolani si pronuncia sul peso che avranno questi cambiamenti sugli italiani: “[…] nonostante ci sia già stato nel precedente trimestre, alle soglie dell’inverno, un aumento del gas del 2,8%, prosegue il rialzo dei prezzi per chi deve riscaldare la propria abitazione, gravando ulteriormente e pesantemente sui bilanci delle famiglie. Grave, poi, che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore”.

Il presidente di Codacons Carlo Rienzi, invece, punta sull’inadeguatezza di un rincaro relativo a servizi di prima necessità che non dovrebbe gravare sul consumatore finale: “Si tratta di aumenti delle tariffe del tutto sproporzionati e che avranno un impatto elevatissimo sui nuclei familiari numerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso. I rincari sono poi determinati da fattori speculativi che nulla hanno a che vedere con i costi reali di approvvigionamento: basti pensare che alla base del rialzo del +5% del gas vi è la prevista maggiore domanda per i mesi invernali, mentre l’incremento del +5,3% per l’elettricità è causato, tra i vari fattori, anche dagli oneri per la sicurezza del sistema elettrico, che così vengono scaricati interamente sui consumatori”.

Di seguito, riportiamo i valori riscontrati da Codacons negli ultimi cinque anni, che testimoniano l’andamento altalenante delle bollette gas e luce:

Luce: 2012: 16,8%; 2013: -1,8%; 2014: 1,3%; 2015: -1,2%; 2016: -3%; 2017: +5,9%; 2018: 5,3%.
Gas: 2012: 8,2%; 2013: -5,6%; 2014: -4,7; 2015: -2,9; 2016: -9,5%; 2017: +1,9%; 2018: 5,0%.

Commenta l’associazione: “Ancora una volta siamo in presenza di un andamento anomalo del mercato dell’energia, che ha portato in 5 anni a forti rincari delle bollette elettriche a fronte di una riduzione delle tariffe del gas. Proprio sulle tariffe elettriche si sono già concentrati i dubbi del Codacons, sfociati in un ricorso al Tar della Lombardia che a luglio del 2016 ha accolto il ricorso dell’associazione dei consumatori sospendendo i rincari decisi dall’Autorità. Stiamo analizzando i nuovi incrementi tariffari varati oggi allo scopo di denunciare eventuali anomalie e portare nuovamente dinanzi alla giustizia speculazioni di grossisti o altri soggetti che determinano aumenti di spesa a danno dei consumatori”.

Infine, il presidente della Federconsumatori, Emilio Viafora, vorrebbe controlli ed indagini più approfondite contro tasse sospette che si celano all’interno delle bollette dell’energia elettrica e del gas: “Nonostante le nostre instancabili denunce in tal senso, infatti, i cittadini continuano a pagare in bolletta i famigerati oneri di sistema per la dismissione delle centrali nucleari, per le agevolazioni alle imprese energivore, per i regimi tariffari speciali a favore delle ferrovie, per gli incentivi alle fonti rinnovabili”. Tutte voci – secondo Federconsumatori – che, attraverso un serio e mirato intervento normativo, dovrebbero essere riviste e ridimensionate”.

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