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Iliad sbarca anche in Irlanda. Si estende l’impero di Xavier Niel nel mondo

Dopo aver ottenuto la licenza per operare in Italia, la società francese Iliad che lancerà il nuovo quarto operatore, il cui nome è ancora ignoto, ha acquistato una quota importante dello storico operatore irlandese e incumbent (ex monopolista) Eir.

Pur avendo acquistato la quota minoritaria del 31,6, Xavier Niel ha acquistato anche il 32,9% delle quote tramite la Holding NJJ, di cui a sua volta l’imprenditore francese detiene il 52%. Il nome di quest’ultima società non è sconosciuto a coloro che negli scorsi anni avevano seguito la possibile scalata di Xavier Niel in Telecom Italia, in virtù della quota del 15% posseduta dalla controllata Rock Investment. I piani furono poi disfatti in vista della ruolo diretto che Xavier Niel avrebbe avuto nel mercato della telefonia italiano attraverso il quarto operatore in arrivo tra fine 2017 e inizio 2018.

Le quote residue dell’operatore Eir saranno detenute dalla Anchorage Capital Group, L.L.C. e dalla Davidson Kempner Capital Management LP per un totale del 35,5%.

Inoltre, grazie ad un accordo tra Iliad e NJJ, entro il 2024 Iliad potrebbe arrivare a possedere sia l’80% delle quote della Holding e acquistare al valore di mercato, ridotto del 12,5%, il 26,3% che quest’ultima possiede in Eir, arrivando così ad avere anche la quota maggioritaria dell’operatore irlandese attraverso un 57,9%.

Xavier Niel

Eir è il primo operatore nella banda larga in Irlanda e con la più grande rete in fibra ottica in Irlanda, con una quota di mercato in questo settore del 32%. Opera anche nel settore della telefonia fissa e mobile (con una quota del 18% in quest’ultima), nonché anche nel mercato della televisione.

Nel suo comunicato la società francese ha assicurato che la quota minoritaria in Eir avrà un’influenza limitata sull’indebitamento aziendale di Iliad, ma anche che:

Iliad préserve ainsi sa flexibilité financière afin de poursuivre son plan de croissance en Italie, de continuer sa politique d’investissement rentable dans les réseaux fixes et mobiles de dernière génération en France et de saisir les opportunités de consolidation sur les marchés où Iliad est présent.

La quota minoritaria permetterà quindi alla società di non rallentare e non mettere in secondo piano la sua strategia di avvio e crescita in Italia e in Francia, e d non mancare le opportunità che deriveranno dai mercati dove Iliad è presente. Xavier Niel pare aver fatto in effetti della sua carriera un’opera di colonizzazione che va ben oltre i confini francesi. Nel 2011 Niel acquistava il 30% di Golan Telecom in Israele, dove esistono 5 operatori mobili per 8 milioni di persone, nel 2014 ha ottenuto il 55% di Monaco Telecom (che a sua volta detiene in diverse modalità quote in Afghanistan, Kosovo e in altri paesi africani, come il Mali). La strategia, anche per Eir sarà la stessa: investire nella tecnologia.

La transazione finanziaria dovrà essere però avallata preliminarmente dalle autorità competenti del mercato e della concorrenza in Irlanda. La finalizzazione è attesa per il primo semestre del 2018, quando Iliad farà ingresso in Italia, con notevole ritardo rispetto a quanto prestabilito inizialmente. Si tratta di un ritardo che potrebbe avvantaggiare gli altri tre operatori, TIM, Vodafone e Wind Tre, o che potrebbe probabilmente servirebbe per rendere più irruente l’azione del tanto atteso nuovo quarto operatore.

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