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L’Isde richiede moratoria per le sperimentazioni su 5G in Italia

Che l’innovazione apportata dalla rete di quinta generazione fosse qualcosa di inedito era chiaro, ma l’applicazione sul territorio nazionale che avverrà attraverso il bando del Ministero dello Sviluppo Economico in 5 città d’Italia ha interrogato alcuni medici sull’incerta salubrità che ne deriverebbe.

Ad interrogarsi su questo aspetto sono stati i medici dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, nota come Isde Italia, poichè affiliata proprio all’International Society of Doctors for Environment. La società ha reso noto come il bando emanato dal ministero nelle tre aree metropolitane di Milano, L’Aquila-Prato e Bari-Matera sia volto alla diffusione di frequenze che oltrepasseranno i 30GHz dei sistemi radiotelefonici. Il comunicato pubblicato da Isde Italia nei primi giorni di settembre 2017 ha segnalato come alcuni esperimenti preliminari sugli effetti dell’esposizione a frequenze superiori alla soglia dei 30GHz hanno indicato il rischio di alterare l’espressione genica cellulare e la temperatura della cute, stimolare la proliferazione delle cellule, alterare le proprietà delle membrane citoplasmatiche e la funzionalità dei sistemi neuro-muscolari e modulare la sintesi di proteine coinvolte in processi infiammatori e immunologici, con potenziali effetti sistemici. Già nel 2011 l’International Agency for Research on Cancer (IARC) definì l’elettromagnetismo ad alta frequenza come “possibile cancerogeno”.

La particolarità dei progetti di sperimentazione della rete 5G, secondo i medici scriventi, oltre ad essere l’alta frequenza di esposizione, è anche l’altissima densità di antenne microripetitrici (che sarebbero presenti quasi su ogni palazzo delle città coinvolte), necessaria per risolvere le limitazioni alla trasmissione del segnale.

Ciò che si presenta necessario sarebbe quindi evitare che gli studi sui possibili effetti nocivi delle esposizioni ad alte frequenze possano giungere a posteriori rispetto alla realizzazione del progetto, con danni seri per la salute dei soggetti più sensibili, come ad esempio i bambini in età pediatrica e le donne incinte. Ciò che si renderebbe necessaria è l’acquisizione di una posizione cautelativa, rinviando sostanzialmente la realizzazione del progetto in attesa dell’accertamento degli effetti biologici delle sperimentazioni.

Tale richiesta di moratoria, effettuata secondo il principio di precauzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è diretta a coinvolgere attivamente tutti gli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario (Ministero dell’Ambiente e Ministero della Salute in primis), mettere in atto valutazioni preliminari di rischio secondo metodologie codificate ed effettuare un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari sugli esposti.

Il 22 settembre u.s. il Ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato ufficialmente le autorizzazioni per la sperimentazione pre-commerciale delle reti 5G.

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