Lavoro: Tim incontra i Sindacati per spiegare i 382 esuberi in atto

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È avvenuto a Roma, il 12 settembre 2017, un importante incontro tra le Segreteria Nazionali di Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc e Slc Cgil, il coordinamento nazionale delle RSU e l’azienda TIM. Il fine è stato di proseguire la “procedura artt. 4 e 24 Legge n.223/1991”.

L’azienda TIM si è resa disponibile nel dibattito e, prima di trattare della procedura, ha  affrontato due questione che toccano i sindacati e che saranno, comunque, riprese a fine settembre 2017, precisamente giorno 28. In primis, la tematica trattata, già discussa giorno 1 agosto 2017, è stata quella inerente l’informativa sulle determinazioni circa il nuovo Regolamento Aziendale.

In tale contesto è bene ricordare che la SLC CGIL avevo vinto una causa con la TIM, che deve, infatti, riadattarsi al modello del 1° febbraio 2017. Inoltre, TIM ha parlato dell’informativa sugli esiti del gruppo di lavoro aziendale. Questi ultimi hanno studiato gli orari di Open Access e in particolare sull’apertura di un confronto in merito alla turnistica/orari del settore ASO ASA.

Dopo aver revisionato tali ostiche questioni, l’incontro si è focalizzato sulla tematica nodale, ovvero la procedura di Legge 223/91. TIM ha spiegato come si è giunti alla dichiarazione di 382 esuberi del luglio scorso e ha dichiarato come, invece, sta riorganizzando lo scenario complessivo aziendale. Tutto ciò, sostiene l’azienda, potrebbe essere affrontato attraverso la non opposizione con i sindacati, bensì attraverso un accordo. L’azienda ha, successivamente, ribadito che le eccedenze sono state individuate in contesti specifici.

Ricordiamo quali, ovvero:

  • 225 lavoratori, non usufruitori della procedura, siglata il 21.09.2015, con il criterio di non
    opposizione per 330 esuberi e terminata il 31 dicembre 2016;
  • 114 lavoratori che pur avendo i requisiti certificati per accedere all’articolo 4 della Legge Fornero, ad oggi non hanno formalizzato l’intenzione di usufruire di tale opportunità a seguito dell’accordo di ottobre 2015.
  • 43 lavoratori che hanno già maturato i requisiti per l’accesso diretto alla pensione.

La parola è stata poi presa dai sindacati che hanno chiesto all’azienda di delineare approfondimenti relativi alle voci che fanno riferimento a riduzioni dei costi in azienda, anche riguardo la cessazione o rinegoziazione degli appalti. TIM, ribadendo la volontà di cooperazione, si è resa immediatamente disponibile nella sinergia tra azienda e sindacati, i quali però vogliono approfondire e comprendere quali siano gli strumenti che TIM utilizzerà per realizzare il progetto del 27 Settembre 2017.

Oltre alla procedura di Legge 223/91 l’incontro è stato anche terreno di discussioni relative alla delibera AGCOM 321/17/CONS del 27 luglio 2017 sulla RETE TIM.

Il commento di TIM al riguardo è positivo, in quanto la delibera sembra essere una risposta meno “invasiva”, come citato da TIM, rispetto, invece, alle altre opzioni negative che potevano essere attuate, soprattutto per quanto attiene il personale e l’organizzazione. Per TIM, comunque, è ancora prematuro affrontare il tema della delibera, che dovrà, invece, attendere un po’ di mesi, per capire fino in fondo quale impatto genera.

Sono stati, in seguito, discussi altri nodi nell’incontro tra TIM e le Segreterie Nazionali, tra i quali la Governance dell’azienda, da due mesi priva di un Amministratore Delegato, e il Piano Industriale in atto. Entrambi punti essenziali che dovranno avere maggiore risposta.

L’incontro attuatosi il 12 settembre 2017 lascia un po’ di amaro in bocca per l’azienda TIM, perché rende ancor più visibile il clima teso, che la pausa estiva sembra non avere attenuato.

La poca unitarietà confederale tra  Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc e Tim, è ravvisabile nella volontà delle Segreterie Nazionali di sollecitare altri scioperi e di non sottoscrivere accordi. D’altra parte, però, le Segreterie sono pronte a incontrare nuovamente l’azienda, non appena quest’ultima avrà confermato l’insediamento del nuovo Amministratore Delegato, per avere, soprattutto, informazioni in merito al piano industriale. Intanto Giovedì 28 Settembre 2017 è previsto il primo sciopero.

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